Pinciroli Ezio

pittore scultore
Legnano (MI), 1947

Ezio Pinciroli, pittore e scultore autodidatta, nato nel 1947 a Legnano (MI), ha tenuto numerose personali a Milano, Castellanza, Novara, Legnano, Castell’Arquato, Bruxelles, Castiglione Olona, Dolceacqua, etc.

Ha partecipato a molte rassegne in Italia e all’estero, ottenendo premi, fra cui il 1° Premio Arte Coni a Cannes (2003) il Premio Venezia Serenissima 2003 a Firenze (Gall. Centro Storico), il 1° Premio Sant’Ambrogio d’Oro (Milano 2006) e il Premio Int. Città di Rho (2010).

Nel 2022 entra nel gruppo degli Artisti Indipendenti di Varese.

Sue opere sono presso la Fondazione Comunitaria del Varesotto a Varese, nella sede della Famiglia Legnanese, nella Sala Consiliare del Comune di Legnano, nel Comune di Ghirla e in molte collezioni private.

Le sue opere sono custodite presso enti pubblici e privati.


Contatti:

Enzo Pinciroli

Via Calatafimi, 33 - 21100 Varese

Cell. 349.3532317

E-mail: info@artepinciroliezio.it

Sito Internet: www.artepinciroliezio.it


Mostre personali

2001 - Famiglia Legnanese, Legnano, giugno. 2002 - Arte Cultura Galleria, Milano, aprile. Villa Pomini, Castellanza, luglio. Espace Fontvielle, Montecarlo, novembre. 2003 - Artexpo, New York, febbraio. Biennale d’Arte Internazionale, Cannes, marzo. 28a Rassegna Int.le “La Telacela d’Oro”, Torino. Villa Jucker, Legnano, aprile. Banca Popolare di Novara, Novara, giugno. Galleria Modigliani, Milano, ottobre. Banca Agricola Popolare di Ragusa, Milano, novembre. Palazzo Bovara Union Commercio, Milano, gennaio. 2004 - Palazzo Serbelloni, Circolo della Stampa, Milano, febbraio. Banca Monte dei Paschi di Siena, Bruxelles, maggio. Language School Thema, Arte C’è, Bruxelles, giugno. Scene Art Space - Arte C’è, Milano, maggio. Galleria Transvisionismo, Castellarquato, ottobre. Arte Padova, Padova. 2005 - Villa Pomini, Castellanza, gennaio. Chiostro S. Antonino - Creo2 Spazio d’Arte, Varese, settembre. 2006 - Castello di Monteruzzo, Castiglione Olona, maggio. 2007 - Museo d’Arte Moderna Pagani, Castellanza, luglio. 2010 - Galleria Transvisionismo, Castellarquato, aprile. Casteldoria, Dolceacqua (IM). 2013 - Centro Culturale S. Magno, Legnano (MI), marzo. 2018 - Galleria Boragno di Busto Arsizio (VA), Sogni Tradizioni dell’Arte Aborigena.


Mostre collettive

2001 - Artecultura, Milano, dicembre. 2003 - Galleria Modigliani, Milano, gennaio. 2004 - Galleria Transvisionismo, Castellarquato, dicembre. 2005 - Villa Sironi, Oggiono, aprile. Malpensa Arte, Busto Arsizio, novembre. 2006 - Milano, 1° Premio Sant’Ambrogio d’oro. 2007 - Malpensa Arte, Busto Arsizio. 2009 - “Officina Lombarda Babylon”, (Im)possibile scenario del futuro prossimo, Galleria Arianna Sartori, Mantova, marzo/aprile. 2009 - “Officina lombarda in/out biennale”, Galleria Terzo Millennio, Venezia, giugno. Galleria Transvisionismo, Castellarquato settembre. 2011 - 150° Unità d’Italia, Castello Visconteo, Legnano. 2014/2015 - Galleria Transvisionismo per la presentazione del Catalogo G. Mondadori n. 51. 2016 - Galleria Art Time Udine, eventi d’arte contemporanea. 2017 - Galleria di via Roma a Legnano, “Il colore che accomuna”. Galleria Transvisionismo Castellarquato, “Colori e profumi delle quattro stagioni”. 2022 - Palazzina degli Artisti di Porto Ceresio. 2022 - Sala Veratti di Varese. 2023 - Sala Veratti di Varese. 2024 - Palazzina degli Artisti di Porto Ceresio. 2024 - Sala Veratti di Varese.


Giudizi critici

“Ritmi e cromie vivaci caratterizzano le opere di Pinciroli, artista “esplosivo” che non disdegna la sperimentazione di tecniche diverse, in un tripudio eclettico di forza espressiva. Egli non si costringe entro i limiti della bidimensionalità, ma affronta anche lo spazio con la linearità strutturale dell’acciaio dorato... La materia cromatica nella sua pittura è sempre forte, in grado di esercitare attrazione nell’immaginazione del fruitore… sollecitandone impressioni e visioni addirittura tattili su itinerari dinamici e talvolta enigmatici”.

V. Cracas


“Ezio Pinciroli è un artista che si è anche misurato con la scultura, la fotografia e la letteratura. trovando però una dimensione congeniale nella pittura. Il suo percorso si è snodato in una lunga ricerca che lo ha visto passare da uno stile figurativo impressionista, all’astrattismo e alla transavanguardia geometrica, perfezionando negli ultimi anni un linguaggio informale in cui ha saputo esaltare l’efficacia segnica e materica. Sono opere fortemente espressive, talvolta quasi espressioniste, dove Pinciroli trasfigura le sensazioni e le emozioni più profonde, in un processo creativo che parte dall’inconscio per divenire materia pittorica pura e dunque pura espressione artistica”.

Paolo Levi


“Nella sua pittura nulla è uguale, ogni creazione vive a sé stante per originalità e novità a testimonianza della suacreatività, nel suo liberismo strutturale geometrico e spaziale. Alla pittura ha affiancato la scultura espressiva; sono opere in acciaio finemente dorate notevoli per forza espressiva che hanno affinità con la pittura. Gestualità, fantasia, razionalità ed immaginazione portano l’autore a creare opere dense di implicazioni emozionali. Un’arte protesa ad indagare il microcosmo dell’umano, nelle infinite sollecitazioni del reale in una libera articolazione di forme e colore che raccolgono le tensioni dell’interiorità”.

Renata Gerevini


I vortici dinamici di Ezio Pinciroli

“Colpito dalla bellezza dell’arte aborigena, leggendo un libro, si innamora. Stregato dall’affascinante paesaggio australiano, dalla storia, dalla cultura e dalle tradizioni di quel popolo, cambia stile e linguaggio espressivo. Così l’artista Ezio Pinciroli, da sabato alla galleria Boragno, inizia a dipingere un nuovo racconto. Nasce infatti dedicandosi al figurativo poi passa all’informale astratto fino a focalizzare l’attenzione e la ricerca, sempre in continua evoluzione, sulla sintesi del segno. Quello che si apre nell’esposizione è un mondo di emozioni, un’esplosione di colori che si rincorrono in vortici luminosi e brillanti. Si ritrovano le famose puntinature cromatiche che creano intricati disegni, semplici forme geometriche che assumono intriganti effetti ottici. «Colori che mi hanno portato a sognare – spiega l’artista. L’incontro con l’arte aborigena ha da subito acceso il desiderio di approfondire questo particolare genere. Ho cominciato a lavorare disperatamente, studiando e approfondendo, dai colori alle forme ai segni. Tutto arriva dalle emozioni che poi la sintesi ambienta ispirandosi a quella terra». Prendono corpo così le opere che, una dopo l’altra, danno vita a un mondo irreale nel quale l’osservatore viene invitato ad entrare per immergersi in un sogno pervaso da simboli che si muovono su coloratissime superfici in movimenti circolari, attraversati talvolta da piccole linee e da lettere di un alfabeto, quali rimandi a significati lontani. Qui cielo e terra non hanno confini ma diventano spazi, spazi infiniti dove si avverte il desiderio di libertà. Nei lavori di Pinciroli ci sono esplosioni di emozioni che la vivacità dei colori trasforma in sentimenti. «Il cerchio - precisa l’artista - ha un significato che da senso di vastità, che porta a sognare qualcosa, qualcosa di celestiale. Ti porta lontano…». Tutti elementi dentro alla cultura aborigena di cui Pinciroli, innamorato, se ne appropria”.

ArteVarese.com, 28 settembre 2018


Bibliografia:

2018 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea 2019, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 158.

2021 - Artisti Italiani 2022 catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, prefazione di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 292/294.

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