Piffrader Hans

scultore
Chiusa (BZ), 5 agosto 1888 - Bolzano, 25 novembre 1950

Hans Piffrader nacque a Chiusa il 5 agosto 1888. Suo padre era tessitore. Hans Piffrader frequentò le scuole elementari a Chiusa e in seguito il prestigioso Liceo Cattolico dei Franscescani a Bolzano. Dal 1907 al 1911 studiò presso l'Istituto Tecnico Superiore di Innsbruck (indirizzo modellismo). Frequentò infine l'Accademia delle Arti Figurative di Vienna fino al 1914.

Durante la prima guerra mondiale Piffrader divenne ufficiale dei Tiroler Kaiserjäger. Partecipò alla così chiamata guerra di montagna sul fronte dolomitico contro l'avanzata italiana, anche nella zona del Pasubio. Congedato per malattia nel 1918, completa la sua formazione artistica nella stessa Accademia con i professori Edmund von Hellmer e Josef Müller.

Nel 1923 riceve il primo incarico pubblico, il monumento ai Kaiserjäger al Bergisel, presso Innsbruck. Nel 1924 rientra a Chiusa. Intraprende quindi viaggi di studio a Parigi e in Germania. Nel 1925-26 partecipa alla mostra Tiroler Künstler che viene esposta in sette città della Germania e negli stessi anni esegue il monumento funebre per il cimitero di guerra di Gelsenkirchen.

La sua città natia fu annessa nel 1920 all'Italia. Piffrader dopo l'avvento dei fascisti sotto Mussolini si dedicò all'arte fascista e nel 1931 si stabilì a Bolzano. Qui entra in più stretto contatto con il sistema artistico organizzato dal regime fascista che, pur non interferendo con le scelte stilistiche dell’artista, mirava a conquistarne il consenso offrendo un sistema espositivo ben organizzato, premi e committenze pubbliche. Piffrader, che aveva già esposto alle mostre Biennali di Bolzano nel 1922 e nel 1924, vi parteciperà dal 1930 al 1940, venendo più volte premiato.

Nel 1932 entra nel Sindacato fascista di Belle Arti. Partecipa alle mostre sindacali di Trento (1937) e di Padova (1939) e all’importante mostra degli Artisti Altoatesini e Tridentini a Roma nel 1938. In quell’occasione fa dono a Mussolini di una riproduzione in piccolo del rilievo Veni, vidi, vici, eseguito nello stesso anno per l’Istituto Tecnico “Cesare Battisti”, che raffigura la sconfitta del leone di Giuda, simbolo della vittoria sull’Etiopia.
Nel 1939 Piffrader decide di rimanere in Italia in occasione dell' ”Opzione” ordinata da Benito Mussolini e Adolf Hitler e da quel momento si fa chiamare “Giovanni”, viene nominato Cavaliere, esegue il rilievo sulla facciata della Cassa di Risparmio, e riceve l’incarico per il bassorilievo monumentale per la "Casa del Fascio" in piazza Tribunale a Bolzano, a cui lavorerà fino al 1942.

Nel 1940 diviene membro del Partito Nazionale Fascista.

Hans Piffrader nel 1946 è socio fondatore dell'associazione sudtirolese degli artisti, Südtiroler Künstlerbund, ne fu presidente dal 1947 al 1949, e successivamente presidente d'onore. Scompare il 25 novembre 1950 nella sua casa di Bolzano in seguito ad un ictus.



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