Collabora con incisioni all'Opera monumentale che Roberto d’Azeglio che cominciò a pubblicare nel 1836 in fascicoli in folio per illustrare le opere d’arte raccolte nella Reale Galleria di Torino.
Nel 1853 per il volume di P. Vincenzo Marchese, Domenicano, “S. Marco Convento dei Padri Predicatori in Firenze, illustrato e inciso principalmente nei dipinti del B. Giovanni Angelico …”, edito a Firenze, Presso la Società Artistica, editrice della Galleria dell’Accademia delle Belle Arti, incide: Gesù deposto (F. Gio. Angelico dip., R. Buonajuti dis.) (tav. XXVIII); Buon Pastore (Fra Bartollomeo dip., F. Calendi dis.), tav. XXXIX.
Bibliografia:
1853 - P. Vincenzo Marchese, Domenicano, S. Marco Convento dei Padri Predicatori in Firenze, illustrato e inciso principalmente nei dipinti del B. Giovanni Angelico …, Firenze, Presso la Società Artistica, editrice della Galleria dell’Accademia delle Belle Arti, tavv. XXVIII, XXXIX
1949 - Armando Pelliccioni, Dizionario degli Artisti Incisori Italianiii (dalle origini al XIX secolo), Carpi (MO), Gualdi, e F., p. 131
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 629;
1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 485
2008 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume VII, Ni-Ra, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 161/162, 163