Ebbe a maestro per un anno, nell’Accademia di Belle Arti, Adolfo Wildt; e a guida costante, amorosa, Eugenio Pellini suo padre. Dal 1941 è insegnante alla Scuola Superiore degli Artefici, nel Castello Sforzesco di Milano. Qui egli vive ed è sempre vissuto. Ha lavorato per il Duomo e pel palazzo di Giustizia milanese. Ha eseguito tutte le sculture pel Santuario di Santa Rita a Cascia, compresa la “Via Crucis,,, (non ancora ultimata, 1949); codesti lavori sono incominciati nel 1940. Nelle sue figure, ne’ suoi ritratti, rivive la patetica dolcezza della scultura paterna.
Nell’aprile - maggio 1950 partecipa alla VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana, che si tiene all’Angelicum, di Milano, con la scultura: Crocifissione (rame sbalzato).
Nel 1953 partecipa all'Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, conLa scultura: Ragazza Lombarda.
Dall’8 ottobre al 10 novembre 1961 figura al IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, con la scultura: Dopo il bagno.
Bibliografia:
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1950 - VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana, catalogo mostra, Milano, Angelicum, aprile - maggio, p. 24.
1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 258, 259, 260.
1953 - Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, catalogo mostra, tav. 65.
1961 - IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, catalogo mostra, Padova, p. 27.
1969 - Prima Triennale dell’Incisione, catalogo mostra, Milano, gennaio-febb., p. 71.