Compie gli studi all'Istituto di Belle Arti di Napoli dove ebbe come maestri Filippo Palizzi e Domenico Morelli. Altro suo maestro fu Teofilo Patini. Dipinge paesaggi, scene campagnole, animali, ritratti di vecchi contadini.
Nel 1911 Pellicciotti partecipa alla campagna di Libia, ispirato dal paesaggio e dai costumi realizza una produzione artistica i cui temi sono carovane di cammelli, deserti e oasi.
Espone con mostre personali a Roma, Napoli, L'Aquila e in altre città. Una mostra retrospettiva fu organizzata nell'agosto del 1993, nel Forte spagnolo dell'Aquila.
Nell'agosto 2015 viene ricordato nel suo paese natale con la mostra: Tito Pellicciotti. Poesia delle piccole cose.
Bibliograia:
1972 - A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori,
Disegnatori e Incisori Italiani Mopderni e Contemporanei, Volume Quarto (Mont-Ron), Quarta Edizione, Milano, Luigi Patuzzo Editore, p.
2400.
1981 - T. Pellicciotti, testo di Giuseppe Luigi Marini, Catalogo mostra, Milano, Galleria Urbani.
2015 - Pasquale Del Cimmuto, Tito Pelliccioti, La poesia delle piccole cose, Artemia Nova Editrice - Mosciano S.A. (TE)