Realizza in collaborazione con il padre Adamo Pedrazzi, nel 1952, per la Chiesa di San Giuseppe sposo della Beata Vergine, di Modena, la porta a due Ante doppie, apribili nel mezzo. In rame sbalzato, applicato su battenti di legno. Si dividono in cinquantaquattro formelle, separate da listature lisce borchiate negli spigoli. Sono raffigurate a bassorilievo scene evangeliche inerenti la Passione di Cristo. In particolare, si riconoscono il 24 maggio 1915, il 4 novembre 1918, i SS. Vito e Modesto protettori di Fiume, S. Virgilio di Trento, S. Geminiano di Modena, S. Giusto di Trieste, S. Anastasia di Zara, S. Sebastiano, S. Barbara, S. Giorgio e la Madonna di Loreto. I picchiotti sono ad altorilievo con leoni che trattengono in bocca grosse anelle. Tutte le raffigurazioni si riferiscono alla prima guerra mondiale ai cui caduti il tempio è dedicato.
Rubens Pedrazzi, atleta di canottaggio, e successivamente scultore e professore d’arte, dopo la prigionia del ‘45, torna nella sua Modena, per dirigere con gran spinta la società della Canottieri Mutina, è stato anche presidente della società di nuoto Rari Nantes di Modena.
Bibliografia:
1922 - Cammello. Modena, Il Focolare di casa nostra, espressione di vita della Famiglia degli Artisti, Maggio, p. 5, tav. f.t.