Con il gesso Gioia eterna, figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.
Nel 1924 realizza nella chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli in Napoli, la tomba alla memoria di donna Clotilde Capone, a cura del marito tenente generale conte Leonardo Tixon.
Alla II Biennale d’Arte Decorativa di Monza del 1925, presenta l’opera in terracotta: Il vampiro.
Esegue i Monumenti ai Caduti della Grande Guerra a Tricarico (MT), e nel 1925 quello di Matrice (CB).
Bibliografia:
1921 - 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 43.
1925 - Una tomba, Napoli, Cimento, Anno V, n. 2 febbraio, p. 39, 40 ill.
1925 - Luigi Parisio: Il vampiro (terracotta), Cimento, Anno V, n. 3, p. 86 ill.
1928 - Luigi Parisio, Monumento ai caduti di Tricarico (dettaglio), Napoli, Cimento, p. 22 ill.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 681.