Compì i suoi studi all'Accademia di Venezia sotto Luigi Ferrari e Antonio Dal Zotto, Si trasferì a Roma, dove è allievo di Giulio Monteverde.
Nel 1895 partecipò alla Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura: Busto in marmo.
Nell’atrio del Circolo Militare di Roma viene inaugurato nel marzo 1901 con l’intervento del Re, il monumento ai Caduti in Africa, il basamento è in granito di Baveno, il gruppo sovrastante è in bronzo e rappresenta un gruppo di reliquie di guerra e un’aquila reale.
A Cesena, inaugura il 10 settembre 1901 il Monumento ad Amedeo di Savoia, l’opera realizzata gratuitamente, viene collocata sulla facciata della caserma di cavalleria.
Il 14 novembre 1901, in Asti, viene inaugurato il Monumento al senatore Isacco Artom, il busto somigliantissimo è fuso in bronzo come lo stemma del Comune e l’epigrafe, la lapide è in granito rosso.
Esegue Il monumento al generale Michele De Rada nel Cimitero di Roma, inaugurato il 1° giugno 1905.
Esegue nel 1907 il busto del poeta Luigi Mercantini, che viene collocato sulla sua casa natale a Ripatransone (Ascoli Piceno)..
Nel 1909 esegue la Targa votiva del cinquantenario della battaglia di Castelfidardo.
Esegue la targa in bronzo raffigurante il genio italico che ha rotte le catene e innalza la bandiera Italiana: Al Sernatore Luigi Pastro i Veneti, Roma 10 marzo 1910.
Nel 1910, realizza la corona in bronzo di circa un metro e mezzo di diametro per la tomba di Re Umberto al Pantheon.
Esegue sempre nel 1910 il monumento alla liberazione di Pergola (Pesaro-Urbino).
Esegue per il Cimitero Monumentale di Milano, la figura in bronzo “La Marina Italiana a Guardia d’Onore al compianto Ammiraglio” per la tomba Carlo Mirabello, Ammiraglio e Ministro della Marina Italiana, anno 1911.
Esegui Il Monumento al generale Enrico Cialdini, in occasione del cinquantenario della battaglia di Castelfidardo che permise l'annessione delle Marche e dell'Umbria al Regno d'Italia. Il monumento viene inaugurato il 18 settembre 1912 dopo dieci anni di lavori. Oggi Monumento nazionale delle Marche.
Fu autore di numerose opere funerarie, di busti-ritratto e, nella maturità, di importanti monumenti celebrativi.
Nella salita del Pincio a Roma sono presenti numerosi suoi busti, tra i quali Lomonaco (1914) e Albini (1923).
Lo scultore è sepolto nella tomba Pardo (Circolare, riquadro 5), caratterizzata da un suo gruppo marmoreo raffigurante l’Invocazione (1922): una donna inginocchiata ai piedi della croce tende le braccia verso la figura di Cristo che si protende verso di lei per confortarla. L’artista eseguì per il Verano molte altre opere, tra cui, oltre al monumento per la famiglia Sinigaglia, si possono citare la tomba Traversa (Pincetto Nuovo, riquadro 81), il bassorilievo sulla porta della cappella Manzi (Circolare, riquadro 3) e infine le tombe Telfener e Kellner non più in situ (già nel Quadriportico e nel reparto israelitico).
Il 13 luglio 1919, a cura della Lega Navale Italiana si inaugura sul luogo del supplizio nel carcere militare di Pola, un monumento a Nazario Sauro. L'opera è dello scultore Vito Pardo, la scritta è di Sem Benelli che dice: «La Lega Navale Italiana / proclama in sacro tempio / questo pauroso luogo / dove il martirio orrendo / di Nazario Sauro / spezzò le catene / alla gloria italiana sul mare». Dopo la seconda guerra mondiale, La lapide bronzea viene collocata nella Darsena del porto di Venezia.
Il Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale di Montecarotto (AN), realizzato dallo scultore veneziano Vito Pardo nei primi anni Trenta, ha la particolarità ed originalità di essere costituito da elementi distinti in materiali diversi perfettamente integrati con l’imponente facciata della chiesa di San Francesco.
Bibliografia:
1895 - Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 158
1901 - Monumento ai Caduti d’Africa, (con ill.), Natura ed Arte, n. 8, 15 marzo, Milano - Roma, Vallardi, p. 603;
1901 - Monumento ad Amedeo di Savoia, (con ill.), Natura ed Arte, n. 21, 1 ottobre, Milano - Roma, Vallardi, p. 633, 634;
1901 - Un ricordo al Senatore Artom, (con ill.), Natura ed Arte, n. 1, 1 dicembre, Milano - Roma, Vallardi, p. 57.
1905 - Il monumento al generale De Rada nel Cimitero di Roma, L'Illustrazione Italiana, secondo semestre, p. 41.
1907 - Nuovi monumenti, A Cialdini a Castelfidardo, La Domenica del Corriere, Milano, anno IX, N. 6, 10 febbraio, p. 10.
1907 - Nuovi Monumenti - A Luigi Mercantini, La Domenica del Corriere, Milano, anno IX, N. 46, 10/17 novembre, p. 7.
1910 - Una targa a Luigi Pastro, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 11 - 5 maggio, p. 772.
1910 - Una corona votiva, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 18 - 20 agosto, p. 415 ill., 417/418.
1910 - Castelfidardo: Monumento a Cialdini, visto di fianco. Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 21 - 5 ottobre, p. 643 ill.,
1910 - Castelfidardo: Targa votiva del Cinquantenario. Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 22 - 30 ottobre, p. 697 ill.,
1910 - Il monumento di Pergola, Natura ed Arte, Anno XIX, n. 24, 20 novembre, Milano, Vallardi, p. 845 ill.
1911 - Guida Ufficiale delle Esposizioni di Roma, catalogo mostra, Roma, pp. 93;
1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, p. 127;
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 790/792
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 680