Fece i suoi primi studi di disegno alla Accademia fiorentina; passò poi a quella di Carrara, allievo di Lorenzo Bartolini per la scultura. Essendone diventato sbozzatore e aiuto, seguì il maestro a Firenze. Fece le “Najadi,, della pubblica fontana di Empoli. La sua figura “Orfano,, (1827) gli dette facile celebrità e venne riprodotta in parecchi esemplari. Scolpì le statue di “Arnolfo di Cambio,, e di “Filippo Brunelleschi,, (1830), per la piazza (ed ora nella canonica) del Duomo di Firenze. Eresse il “Monumento a Pietro Leopoldo,, (1833) in Pisa. La statua di “Leonardo da Vinci,, pel Loggiato degli Uffìzi è del 1842. La “ Venere,, è forse la principale sua opera. Varie sculture del Pampaioni si trovano a Brescia, Lucca, Pistoia.
Bibliografia:
1836-1837 - L’Ape Italiana delle Belle arti. Giornale dedicato ai loro cultori ed amatori, Anno III, Volume Terzo, Roma, Tip. Salviucci, pp. 18/19, tav. IX, DA FARE
1861 - Monumenti Danteschi in Italia, Torino, Il Mondo Illustrato, n. 12, 23 marzo, p. 187;
1882 - G. E. Saltini: Le arti belle in Toscana, Firenze 1862. - M. Missirini: Memorie sulla vita e sulle opere di Luigi Pampaioni, Firenze.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1989 - Renata Stradiotti, a cura di, Dai Neoclassici ai Futuristi ed oltre, catalogo mostra, Brescia, Santa Giulia, novembre, - gennaio 1990, p. 78 DA FARE
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 779/780
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 677.
2004 - Finarte, Catalogo Asta 1246, Roma, 17-18 maggio, n. 195 (San Giovannino).