Suo padre, Andrea, fu intagliatore di pietre dure; di suo fratello Camillo è detto nella precedente tabella; scultori furono i suoi figliuoli, Giuseppe e Michelangelo. Compì gli studi all’Accademia romana di San Luca, nella quale più tardi insegnò e della quale due volte venne nominato Principe. S’avvertono in lui i primi moti dell’indirizzo neoclassico. Il suo bozzetto di terracotta “Achille e Pentesilea ,, nella Galleria^dell’Accademia citata, arieggia il “Patroclo,, della Loggia de’ Lanzi in Firenze. Nella Protomoteca capitolina sono tra l’altro i suoi busti dello scultore “Pietro Bracci,,, e del pittore “Marco Benefial,,. Molte decorazioni, a bassorilievo, fece per le sale della villa oggi Museo Borghese.
Bibliografia:
1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 767
2006 - Aldo Lo Presti, Le Arti ad Orvieto. Proposta per un dizionario, Orvieto, Arte Cultura Sviluppo, ad vocem.