Dopo la prima guerra mondiale si trasferisce a Torino.
Nella primavera del 1923 partecipa alla Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, con il dipinto: Le ciliegie.
È tra gli Illustratori della prima e quarta copertina del settimanale "Illustrazione del Popolo" di Torino, fino al 1939, anno in cui finisce la sua attività di illustratore e ritorna al suo paese d'origine a Magrè di Schio. Contunua l'attività di pittore da cavalletto.
Esegue nel 1943 esegue il grande affresco per il Duomo di Schio "Gesù maestro".
Bibliografia:
1923 - Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, catalogo mostra, p. 21 - n. 1.