Cipriano Elìsio Oppo è nato a Roma il 2 luglio 1890. Laureato in lettere e diplomato all'Accademia di belle arti, è stato per molti decenni titolare della cattedra di pittura a Roma. È Accademico d'Italia e membro della Commissione Pontificia d'arte sacra.
Pittore e scrittore. Vinse nel 1937 il Gran Prix di Pittura all’Esposizione Universale di Parigi. Sue opere figurano nella Galleria d’Arte Moderna di Roma, e in quella di Torino, nel Museo del Campidoglio, nel Museo d’Arte Moderna del Perù, nel Museo Jeu de Paume di Parigi, nella collezione del Principe Eugenio di Svezia ecc. È titolare di figura all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Ha creato scene e costumi per teatri tra i quali l'Opera di Roma, la Scala di Milano, il Vittorio Emanuele e la Pergola di Firenze, la Fenice di Venezia ecc.
Iniziò la sua attività di giornalista e scrittore nel 1914 all’«Idea Nazionale» ove pubblicò anche disegni politici; passò alla «Tribuna» e ora scrive sul « Globo » e in altri giornali. Ha pubblicato parecchi libri tra i quali; Mostre figure e paesaggi, Forme e colori nel mondo, Corot, Gli antichi Veneziani, Gli antichi Ferraresi, Saggio su Picasso, ecc.
Partecipa come volontario alla Prima guerra mondiale, viene ferito quattro volte e si guadagna una medaglia d'argento.
Nel 1917 figura alla mostra La guerra vista dagli artisti italiani, organizzata dal Circolo Artistico con 25 litografie.
Nel 1936/1938 per la Casa Madre dei Mutilati e Invalidi di Guerra a Roma, esegue Il grande affresco murale (con Antonio Giuseppe Santagata, entrambi reduci e feriti durante i combattimenti) che corre lungo la Corte delle Vittorie è l’unico esempio italiano a raccontare per immagini, in oltre 500 metri quadrati, la Grande Guerra. È il ciclo pittorico che celebra le quattro vittorie delle truppe italiane nel primo conflitto mondiale.
Fra le molte opere di pittura di questo artista riguardanti la sua famiglia, i ritratti, i paesaggi, si notano molte opere trattanti argomenti sacri quali: David e Golia (1936); Casa madre dei mutilati; San Benedetto affresco nella Chiesa di Pomezia (1939); Santa Maddalena (1923); Miracolo del cieco (1939); San Sebastiano (1932); trittico di San Benedetto; trittico di Santa Teresa (1944); Cristo lavoratore (1952) ecc.
Nel 1926 partecipa alla XV Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con 1 dipinto-
Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con il dipinto: Eugenia in grigio.
Nel 1940 partecipa alla XXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con una Mostra Personale, espone 25 dipinti.
Bibliografia:
1917 - Arturo Lancellotti, La guerra vista dagli artisti italiani, Milano, Emporium, n. 275 novembre, p. 268 ill.
1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 131.
1936 - Enrico Somarè, L'arte italiana moderna e contemporanea all'estero, Almanacco degli Italiani ell'Estero 1936 - Roma, Edizioni Roma, p. 55.
1955 - Cipriano Efisio Oppo. Pittore, Città del Vaticano, Fede e Arte, Rivista Internazionale di Arte Sacra, Anno III, n. 1 gennaio, p. f.t.
1962 - La scomparsa di un illustre pittore, Milano, Gente, n. 3, 19 gennaio, p. 71.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 559.