Torino (1890-1973), studia all’accademia Albertina e sempre rimane fedele ad un classicismo, che si puó appunto definire accademico. Insegna a lungo al liceo artistico di Torino dove fu autore della tomba Baraldi (1927) ideatore di monumenti ai caduti di Cherasco, inaugurato solennemente il 25 giugno del 1922, di Montà e di Chivasso (1936 - poi distrutto e sostituito) è coautore del monumento Arnaud a Torre Pellice.
Nella primavera del 1923 partecipa alla Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, con la scultura in gesso: Aurora.
A Gressoney Saint-Jean inaugura il 9 settembre 1928 il busto alla Regina Margherita.
Partecipa nel maggio-giugno 1940, alla 12° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, che si tiene nel Palazzo della Società Promotrice, con le sculture: Atleta in riposo (gesso patinato),
Bibliografia:
Nella primavera del 1923 partecipa alla Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, con il dipinto: L'altare.
1923 - Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, catalogo mostra, p. 64, n. 746.
1928 - Busto alla Regina Margherita, Napoli, Cimento, p. 81.
1940 - 12° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascita di Belle Arti in Torino, catalogo mostra, maggio-giugno, p. 26, (ill.)
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 743
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 593