Gigi (Luigi) Morbelli nacque a Orsara Bormida il 3 gennaio del 1900. Iniziò i propri studi a Orsara, proseguendoli prima ad Acqui, poi presso l’Istituto Tecnico di Alessandria. Ottenuto il diploma nel 1917 si iscrisse – seguendo la propria vocazione per la meccanica – alla Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, che lasciò momentaneamente per seguire, diciannnovenne, il vate Gabriele d’Annunzio nell’avventura fiumana.
Rientrato a Torino, dove la famiglia si era oramai stabilita, fu costretto a lasciare gli studi di Ingegneria a causa, così diceva, di una forma di esaurimento nervoso che gli aveva fatto dimenticare tutto quanto aveva imparato fino ad allora al Politecnico. Questa disavventura fu però all’origine della sua brillante carriera artistica, dispiegatasi per più di mezzo secolo, perché lo spinse a seguire la sua seconda e decisiva vocazione, quella del disegno e della pittura. Lasciati definitivamente gli studi di Ingegneria, si iscrisse infatti nel 1923 al Corso inferiore dell’Accademia Albertina di Belle Arti, guidato da Luigi Onetti. Promosso nel 1925 al Corso superiore, lo seguì sotto il magistero di Giacomo Grosso e di Cesare Ferro.
La prima esposizione delle sue opere ebbe luogo in occasione della mostra collettiva tenuta nel 1930, sempre a Torino, con un gruppo di compagni dell’Accademia. Quattro anni dopo iniziò la lunga serie di partecipazioni alle mostre organizzate dalla “Società Promotrice delle Belle Arti” presentandovi il “Ritratto di Maritza Olivieri di Vernier”. Negli anni successivi espose le proprie opere in rassegne nazionali come la “Permanente” di Milano e in varie mostre di Arte Sacra. Nel 1939 tenne presso la Galleria Lombardi di Torino la prima delle sue rare mostre personali.
Nel 1941 entrò nei ruoli del Liceo Artistico presso l’Accademia Albertina, ottenendo la cattedra di “Figura Disegnata”, che tenne fino al 1955. Se ne dimise al termine di una vicenda burrascosa, innescata dalla convinzione di aver subito un grave torto in occasione del concorso alla cattedra di Pittura presso l’Accademia stessa. Fu successivamente consolato della delusione subita da una serie di importanti riconoscimenti, come le medaglie d’oro conferitegli nel 1965 dall’Ente del Turismo di Alessandria e dalla “Società Promotrice delle Belle Arti”, nel 1966 dalla Città di Asti nonché, nel 1969 e nel 1974, dall’Associazione “Piemonte Artistico e Culturale” di Torino.
Ottenne anche nel 1966 un “Diploma d’onore” dal Museo d’Arte di Parigi e nel 1970 un premio della Provincia di Torino.
Sempre negli anni ’60 e ’70 partecipò a varie mostre, in particolare a tutte le rassegne del “Piemonte Artistico e Culturale” nonché a quelle organizzate presso la Galleria S. Grato di Saint Vincent (1962), la Galleria Mercurio di Biella (1964), la Galleria Berman di Torino (1971 e 1972) e la Galleria “La Ruota” sempre di Torino (1973). In particolare, le due mostre presso la Galleria Berman lo videro esporre le proprie opere insieme con quelle di altri personaggi significativi della pittura piemontese e torinese: Ferro, Follini, Fontanesi, Menzio e Terzolo nel 1971; Deabate, Manzone, Micheletti e Quaglino nel 1972.
Nel 1976, dopo circa sessant’anni di cittadinanza, salutò Torino con una grande mostra antologica tenuta in novembre presso la galleria Pirra per trasferirsi, lontano dai rigori degli inverni subalpini, a Porto Maurizio (Imperia). Lì continuò a dipingere e a disegnare incessantemente fino alla morte, avvenuta il 23 novembre del 1980. Le sue opere catalogate – fra tempere all’uovo (220), pastelli (390), disegni a penna e a matita (580) e altre tecniche – assommano a circa 1.200.
I suoi nipoti lo ricordarono ai Torinesi con una grande mostra antologica tenuta nell’ottobre del 1982 presso il Circolo degli Artisti. (Consolata Morbelli - 1 settembre 2010 - Facebook)
Illustra la pubblicità del Cacao Talmone, su "Primavera Italica",anno II°, nn. 13, del 15 luglio 1923, di Torino.
Nell'aprile/maggio 1950 partecipa alla VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana - Primavera all'Angelicum, a Milano, con l'opera: S. Luca Evangelista, Cocifisso.
Bibliografia:
1923 - Cacao Talmone, su "Primavera Italica", diretto da Vincenzo Buronzo, anno II°, nn. 13, del 15 luglio 1923, di Torino, p. Ultima di Copertina.
1950 - VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana - Primavera all'Angelicum, catalogo mostra, Milano, p. 18.
2010 - Consolata Morbelli, Gigi Morbelli, su Facebook, 1 settembre 2010.