Morbelli Angelo

pittore
Alessandria 18 luglio 1853 - Milano 7 novembre 1919

Morbelli prof. Angelo.

Fra il 1869 e il 1876 allievo di Raffaele Casnedi e Giuseppe Bertini all’Accademia di Belle Arti di Brera, Angelo Morbelli si interessa contemporaneamente di pittura e musica, quest’ultima poi abbandonata per la progressiva sordità causata da una malattia infantile. Dopo l’esordio nel 1879 alla Promotrice di Torino, si aggiudica nel 1883 il Premio Fumagalli a Milano, orientando la sua pittura a soggetti della vita quotidiana, non esenti da connotazioni sociali, caratterizzati da una spiccata sensibilità per la luce di matrice impressionista. In contatto con i Grubicy, nel 1888 è presente alla Italian Exibition organizzata a Londra dai galleristi. Dal 1891, anno in cui partecipa alla Triennale di Brera, adotta un divisionismo sempre più meticoloso, in linea con le coeve ricerche dell’amico Giuseppe Pellizza, con cui intrattiene un fitto e proficuo scambio epistolare che prosegue senza interruzioni dal 1894 al 1907. Nel 1895 partecipa alla Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il pastello: Per ottanta centesimi! (in risaia)

Dal 1902 al 1911 si dedica con rinnovato entusiasmo al tema degli anziani ospitati nel Pio Albergo Trivulzio di Milano – già affrontato nei primi anni Ottanta – collocando il suo studio all’interno della celebre struttura di accoglienza e dipingendo una serie di quadri poi esposti alla Biennale di Venezia del 1903, città in cui soggiorna nei due anni successivi. Ai consensi ottenuti nelle più importanti manifestazioni artistiche nazionali, Morbelli affianca i riconoscimenti conseguiti all’estero, fra cui le medaglie d’oro vinte a Dresda, nel 1897, e a Parigi, nel 1900.

Alla V Esposizione di Venezia del 1903, presenta i dipinti: Il Natale dei rimasti, Vecchie calzette, Siesta invernale.

Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Il bottone.

È presente alla LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma - Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti del 1909, con la bella opera: Giorno festivo.

Nel 1910 alla LXXX Esposizione di Belle Arti a Roma, espone il dipinto: Milano che scompare

Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con quattro dipinti: Sposa!, Pomeriggio al tramonto, Mattino, Tra gli zingari.

Nel 1913 figura all’VIII Esposizione dell’Associazione degli Artisti Italiani, che si tiene nel Palazzo Strozzi di Firenze, presenta tre pitture ad olio: Giovine ballerina, La prima Messa a Burano, Laguna a Venezia.

Per la Quadreria della Società degli Artisti e Patriottica di Milano, Milano, esegue il dipinto: "Ave Maria" della Sera, e il ritratto di Giuseppe Maggi.


Bibliografia:

1895 - Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 114.

1903 - Vittorio Pica, L'Arte Mondiale alla Quinta Esposizione di Venezia, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, pp. 144, 147.

1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 114.

1908 - Eugenio Vitelli, L'Arte alla VII Biennale di Venezia, Torino, Soc. Tip. Editrice Nazionale, pp. 53, 59.

1909 - Luigi Serra, La Mostra di belle Arti a Roma, Natura ed Arte, edita a Milano da Vallardi, n. 16, 20 luglio, p. 264.

1910 - Arturo Lancellotti, La LXXX Esposizione di Belle Arti a Roma, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 11 - 5 maggio, p. 727.

1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 110.

1913 - VIII Esposizione in Firenze, catalogo edizione ufficiale illustrata, Palazzo Strozzi, Associazione degli Artisti Italiani, p. 181.

1925 - La Quadreria della Società degli Artisti e Patriottica di Milano, Milano, Arti Grafiche Pizzi e Pizio, Tavv. XXVII, LIV.

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