Monti Cesarino

pittore
Milano, 15 settembre 1916 - Brescia, 3 ottobre 1979

Cesarino Monti nipote del pittore lombardo Cesare Monti, nasce a Milano il 15 settembre1916: dopo aver compiuto gli studi a Brescia. Ritorna a Milano nel 1935, è aiuto scenografo al Teatro alla Scala, sotto la guida di famosi sceneggiatori, ed in pari tempo frequenta la scuola di disegno e pittura dell’Accademia Belle Arti di Milano, dove avrà come maestri Carlo Carrà ed Aldo Carpi.

Le sue affermazioni artistiche hanno inizio nel dopoguerra e gli sono affidate diverse sceneggiature di spettacoli fra i quali citiamo: «Bolero» di Ravel (Teatro alla Scala di Milano); «Tanvalse» di O. Busoni (Teatro alla Scala di Milano) Maggio Musicale Fiorentino; «Glauco - L’Uomo dal fiore in bocca» di Pirandello; «Per 25 metri di fango» di Irvin Show, ed altre ancora.

Sposa Carla Colla, discendente da una famosa famiglia di marionettisti, ma il matrimonio naufraga dopo poco. Alla fine degli anni Trenta, epoca della commissione per la vetrata di Niguarda, collabora come scenografo al teatro alla Scala e trascorre un periodo a Parigi, dove frequenta Maurice Utrillo.

L'artista, nel corso del secondo conflitto mondiale, combatte come soldato di fanteria sul fronte greco-albanese e nelle poche ore di sosta e con i pochissimi mezzi a sua disposizione, realizzò una serie di opere

Nel 1950 si innamora di Adriana Medrano, figlia d’arte circense e con lei inizia un’esistenza girovaga che inciderà sulla sua arte, tanto da essere definito “il pittore dei clown”. I suoi colori tipici sono violenti e tenui in un assortimento movimentato; le maschere dei pagliacci sono tristi ed ironiche sullo sfondo dei carri e delle tende del circo. Negli anni Sessanta ritorna a Brescia, città della sua giovinezza, che gli dedicherà una grande rassegna personale, cui seguiranno importanti riconoscimenti internazionali a Parigi, New York e Stoccolma.

Dall'8 al 21 febbraio 1969 tiene una mostra personale con 45 opere, alla Galleria d'arte Ars Italica di Milano.

La critica (che ora lo ha dimenticato) lo ha un tempo osannato, ed una sua monografia venne presentata da Indro Montanelli.

Le Gallerie Civiche Gabinetto dei Disegni di Milano conservano la sua tempera: Albania 1941.

Molte sono le mostre personali allestite sia in Italia che all’estero, riscuotendo sempre le maggiori affermazioni sia di pubblico che di critica.

Milano, Genova, Brescia, Firenze, Parigi, Londra, Stoccolma, sono alcune delle città che hanno avuto la possibilità di ospitare le sue mostre.

Muore a Brescia il 3 ottobre 1979.

Molte sue opere si trovano in collezioni private e in vari musei del mondo.


Bibliografia:

1969 - Cesarino Monti, catalogo mostra, Milano, Galleria d'Arte Ars Italica, pp.nn.

1972 - Dizionario dei Pittori Contemporanei della Tradizione, Volume primo, Verona, Istituto Nazionale d'Arte, pp. 127/128.

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