Monfardini Alfonso

pittore scultore
Mantova, 11 giugno 1887 - Mantova, 6 gennaio 1965

Alfonso Monfardini nasce l’11 giugno 1887 a Mantova, dove muore il 6 gennaio 1965.
Completa gli studi artistici di scultura e pittura, prima a Venezia, poi a Verona, grazie alla borsa di studio Franchetti che riceve negli anni 1906, 1908, 1909, 1910, 1911 e 1912. Nel 1915, partecipa alla “Mostra Artistica Mantovana pro mutilati e orfani di militari caduti in guerra” al Palazzo Ducale di Mantova. Viene arruolato soldato alla Prima Guerra Mondiale. Come scultore, Monfardini realizza diverse opere, fra le quali il Monumento ai Caduti di Sustinente, inaugurato il 25 maggio 1925 dal re Vittorio Emanuele III, e quello ai Caduti di Castelbelforte. Fra le tante sculture dall’artista vale la pena di citare quella del Barone Franchetti in gesso patinato ed il mezzo busto raffigurante Lucio Campiani, esposta nel Duomo di Mantova. Monfardini scultore è autore della Via Crucis della Chiesa Parrocchiale di San Michele in Bosco.
Successivamente abbandonò la scultura per dedicarsi alla pittura. Il suo studio in via Chiassi e poi in Via Fratelli Bandiera a Mantova, diventò un punto di incontro per molti artisti coevi e per alcuni giovani dei quali fu maestro ed amico, Luigi Somensari, Guido Resmi, Francesco Vaini. Partecipa alle esposizioni della Société des Artistes Indépendants, al Grand Palais des Champs-Elysées di Parigi nel 1917 e nel 1955. Nel 1920 espose in Palazzo Valenti Gonzaga di Mantova. Nel 1921, ordina una mostra personale insieme all’amico Giuseppe Guindani, nelle sale delle Società del Casino in Mantova. Organizza una grande Mostra personale nel Circolo Cittadino di Mantova. Nel 1922, partecipa alla “Prima Mostra d’Arte” di Suzzara. Realizza il Monumento ai Caduti di Sustinente che viene inaugurato il 25 maggio 1925, da S.E. il Re Vittorio Emaunele III. Realizza il ricordo marmoreo di Basilio Barbieri, caduto eroicamente in guerra collocata nel Liceo di Mantova. Nel 1926, per l’Editore Mondadori di Milano, illustra la copertina del libro di Ferruccio Ferretti, Poesie in dialetto mantovano. Figura, nel 1933 alla Mostra Nazionale d’Arte Futurista in Palazzo Ducale, con l’opera Ossessione. Partecipa, spesso su invito, sia per la pittura che per la scultura, alle Mostre d’Arte del Sindacato Artisti Mantovani, nel Palazzo Ducale di Mantova, 1933, 1935, 1952, 1958, 1959. Prende parte alle numerose rassegne dell’Associazione Artisti Indipendenti di Mantova, 1921, 1928, 1929, 1946, 1948, 1949, 1950, 1951, 1953, 1954, 1956. Interviene nel 1939 alla Mostra dei pittori scultori e incisori mantovani ‘800 e ‘900 in Palazzo Te di Mantova. Dal 1 al 15 settembre 1943, figura al “2° Premio Verona, Mostra Nazionale d’Arte e Celebrazione dell’Agricoltura” nel Palazzo della Gran Guardia. Nel 1945, partecipa alla “Mostra della libertà” tenutasi nelle Sale di Palazzo Ducale a Mantova. Nell’agosto 1948, partecipa alla “Mostra d’Arte” di Casteldario. Dal 18 dicembre al 15 gennaio 1950, in occasione della “Mostra Nazionale di Pittura e Scultura - Premio Mantova 1949”, tenutasi al Palazzo della Ragione di Mantova, presenta l’opera Lago di Mantova d’inverno. Nel 1950 la sua opera intitolata Natura morta, selezionata da una giuria composta da artisti di illustre e chiara fama, quali Felice Casorati, Giacomo Manzù, Giorgio Morandi, Carlo Carrà e Felice Carena ebbe l’onore di essere esposta alla XXV edizione della Biennale di Venezia. Nel 1951, con Bergonzoni e Ceruti, espone a Torri del Benaco; ancora lo stesso anno, figura alla “Mostra d’arte contemporanea” di Asola. Nel 1952 partecipa al “V Premio Suzzara”. Nel 1956, allestisce una mostra personale alla Casa del Mantegna di Mantova. Nel 1961 è tra gli artisti della Rassegna delle arti figurative mantovane dall’800 ad oggi presso la Casa del Mantegna. Partecipa alle diverse edizioni del Premio Bozzolo nel 1954, 1955, 1956.
Dopo la morte, la Galleria d’Arte La Saletta di Mantova, gli dedica una Mostra postuma. Le sue opere entrano nelle collettive di varie gallerie cittadine. Nel 1980, lo “Studio Sartori” di Mantova gli dedica una mostra personale. Nel 1982, viene inserito alla Mostra itinerante “Dal Mincio al Naviglio e ritorno. Artisti nell’Alto Mantovano dal 1900 al 1950”, Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano di Gazoldo degli Ippoliti, spostata nel 1983, a Palazzo Bagatti Valsecchi, Milano. E’ presente alla “Mostra del Disegno Mantovano del ’900”, Mantova, Palazzo Te, nel 1984. Nel 1990, sue opere figurano alla mostra “Collezionismo mantovano: dall’800 sino ad oggi”, Circolo La Rovere, Mantova. Nel 1992, figura nella collettiva “Cento anni di Pittura mantovana 1895-1985”, nel Teatro Comunale di Medole. Nel 1996, è presente alla mostra “Artisti mantovani del primo Novecento”, Galleria Arianna Sartori-Arte di Mantova. Nel 1997, mostra “Omaggio ad Artisti Mantovani da fine 800 al 900”, Città degli Antiquari di Casteldario. Nel 1960, Palazzo Te, “Incanto della città - Immagini di Mantova nella quadreria comunale d’Arte moderna”, Mantova. 1999, “Arte a Mantova 1900-1950”, Palazzo Te, Mantova. 2000, “Collezione d’arte moderna della Provincia di Mantova”, Casa del Mantegna, Mantova. Nel 2007 la galleria Arianna Sartori di Mantova, ordina la retrospettiva "Omaggio ad Alfonso Monfardini.


Bibliografia:

1933 - III^ Settimana Mantovana, Mostre d'Arte - Mostra Nazionale d'Arte Futurista, Palazzo Ducale di Mantova, 30 aprile - 21 maggio XI°, pp.nn.

1974 - Maria Gabriella Savoia e Adalberto Sartori, a cura di, Dizionario dei Pittori Mantovani, Volume Primo,

Mantova, Sartori Editore, pp. 80/81.

1985 - Adalberto Sartori, a cura di, Pittori Scultori Incisori nella Mantova del '900, Mantova, Archivio Grafico Sartori, pp. 301/305.

2002 - Adalberto Sartori e Arianna Sartori, “Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico”, volume IV, Archivio Sartori Editore, Mantova, pp. 1969/1980.

2014 - Cento anni di arte mantovana dal secolo breve ai nostri giorni, a cura di Arianna Sartori, catalogo mostra, Casa Museo Sartori, Castel d'Ario (MN), Archivio Sartori Editore, Mantova, pp.nn.

2015 - MantovainArte2015. 1° regesto artistico mantovano, a cura di Arianna Sartori, presentazione di Maria Gabriella Savoia, catalogo mostra, Castel d'Ario, Casa Museo Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. nn.

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