A Reggio Emilia dal 28 aprile al 12 maggio 1934,Il Gruppo reggiano futurista organizza, con 150 opere e 15 espositori al teatro municipale di Reggio Emilia, le «Sale dei Venticinquenni Futuristi della Centrale di Milano» e la «Sala dei Futuristi Camillo Camellini del Gruppo di Reggio, Mario Molinari del Gruppo di Modena, Aristide Barilli del Gruppo di Parma».
Nel anni '30 collaborò con opere per La Settimana Modenese, per Il Sandrone e per Mò chè ghegna, disegnando immagini della vita cittadina, mondana, sportiva ed amministrativa. Ebbe un repertorio specialistico di animali e fiori. Sono quelli gli unici momenti in cui l’artista tralascia di mordere con la sua satira.
Negli anni ’50, la sua matita satirica era al servizio di quotidiani quali Il resto del Carlino, La Gazzetta dell’Emilia, Il Corriere dello sport, Momento Sera, Il Guerrin Sportivo, L’Asso Sportivo, Il Tempo e il Tifone. Così formò il verace artista geminiano, autodidatta, autonomo e avverso ad ogni tradizione formale.
Per le edizioni Edizioni G. Malipiero Nettuno Omnia: di Bologna, illustra:
- Giulio Verne, Un Capitano di quindici anni. 1955.