Mistruzzi Aurelio

scultore
Villaorba di Basiliano UD 7 febbraio 1880 - Roma 25 dicembre 1960

Frequentò a vent’anni la Scuola d’Arti e Mestieri di Udine, dopo avere compiuto gli studi classici. Fu scolaro della Accademia di Belle Arti a Venezia; poi di Brera a Milano, dove ebbe a maestro Enrico Butti. Ha eseguito numerosi monumenti funerari e ai Caduti di guerra. Alcune opere sue: “Nudo di fanciulla,, (1908), “Autoritratto,, (1914), cera; “La ranocchia,, fontana nel parco di Monza; “Ecce Ancilla Domini,,, che trovasi in marmo a Giava; una replica è nello studio dell’artista a Roma. Ha eseguito tabernacoli, lampade votive, candelieri, pastorali, bastoni di comando, cofani, targhe e targhette d’argomento religioso. Presentemente lavora alla porta bronzea destra pel prospetto del Duomo milanese. Dal Papa Pio XI fu nominato Medaglista della Santa Sede; ha plasmato così e cesellato tutta la serie delle monete dal 1900 ad oggi, e le medaglie annuali, giubilari, commemorative della Città del Vaticano. Artefice d’alta spiritualità, il Mistruzzi ha continuato le migliori tradizioni italiane.

Partecipa con un Busto in gesso, alla Mostra Nazionale di Belle Arti (III Concorso della Pace), che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906.

Partecipa dal 18 settembre al 6 novembre 1910, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Milano, con il bronzo: Columbae.

Nell’aprile-maggio 1922, figura alla Prima Mostra d’Arte Sacra, che si tiene a Milano nel Chiostro di Santa Maria delle Grazie, e promossa dalla Società Amici dell’Arte Cristiana, con l’opera La vergine saggia, Studio dal vero di S.S. Benedetto XV.

È presente con Studio dal vero di S.S. Benedetto XV (targa in bronzo); Quattordici medaglie coniate; Dieci modelli di medaglie (bronzo); Due medaglie fuse ; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.

Nel 1925 riceve la commissione per il Monumento ai Caduti di Pordenone, Il monumento viene inaugurato nell’aprile del 1929 alla presenza del principe Umberto di Savoia e di Italo Balbo.

Nel 1930 partecipa XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il bronzo Dux (medaglie).

Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con 13 opere medaglie e targhe.

Nel 1931 partecipa alla Mostra d'Arte Sacra a Padova, espone un medaglione marmoreo, e una testa di San Francesco.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia - Mostra della Medaglia, con 16 medaglie.

Realizza il busto in bronzo, alla memoria del poeta drammatico e sacerdote Giuseppe Ellero, che viene inaugurato il 25 ottobre 1936 nel suo paese natale di Tricesimo (UD):

Per il cimitero Monumentale di Milano:

Nel 1911 esegue il Monumento in pietra Serpentino con figura in bronzo per la tomba Coniugi G. W. Frey.


Bibliografia:

1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 152;

1910 - Esposizione Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Palazzo della Permanente, p. 34.

1913 - Ambrogio Annoni, a cura di, Il Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Editore Bonomi, p. 67;

1922 - Prima Mostra d’Arte Sacra promossa dalla Società Amici dell’Arte Cristiana, catalogo mostra, Milano, aprile maggio, p. 10, 16;

1922 - La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, p. 152;

1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, p. 61.

1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 27.

1930 - XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 38.

1931 - Bruno Brunelli, La Mostra d'Arte Sacra a Padova, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 131.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 140/141.

1936 - Tricesimo paese natale....., Milano, Pro Familia, n. 44 (1876), 1 novembre, p. 423.

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. Fa Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 714/716

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 583/584

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