Mauro Andrea

pittore scultore
Faenza (RA), 11 gennaio 1954 - Faenza (RA), 31 agosto 2010

Mauro Andrea, ma sarebbe più corretto dire Andrea Mauro, nasce a Faenza l’undici gennaio 1954.

Fin da bambino ha la passione per il disegno: frequenta il Liceo Artistico “Abbandonandolo fortunatamente ben presto” come ama dire. Terminato il servizio militare (compagnia atleti), inizia nel 1975 la propria “avventura” artistica. Apre una “bottega” in Via Severoli a Faenza. I primi disegni a china richiedono mesi di paziente lavoro. Collabora con le riviste sportive “Bici Sport” e “Stadio” e nello stesso periodo inizia la ricerca pittorica. In bilico tra pittura-segno e l’utilizzo di un supporto ruvido, nascono i “graffiti”, prodromi di quell’Arte Impura che giungerà alla fine di questo percorso. Il pittore Franco Gentilini, quando torna a Faenza, sua città natale, si reca nello studio di Via Severoli; lo incoraggia e vede in lui un degno successore. Mauro Andrea realizza il manifesto e vince il concorso per il drappo del Palio del Niballo di Faenza e disegna la bandiera del Rione Bianco. Nel gennaio 1979 fonda la propria corrente ARTE IMPURA, etichetta che accompagna anche la serie di Madonne ritenute allora trasgressive e blasfeme per l’attualità di Maria raffigurata col cappotto, con vari monili e in pose inusuali. Il regista Beppe Berti lo invita ad una trasmissione televisiva (Rai 2) dedicata al suo lavoro, presentata in studio da Gianni Minà. La prima mostra importante è “Il lavoro felice” del 1980 su invito di Franco Solmi. La prima mostra all’estero è a Parigi al Salon d’Automne Grand Palais, dove è ammesso con due pitture e duesculture in terracotta. A Parigi frequenta il critico Pierre Restany e gli artisti César, Riccardo Licata, Albert Diato. Mauro incontra a Marradi, Mario Luzi: nasce una collaborazione e un’amicizia che durerà fino alla scomparsa del poeta fiorentino. Sono del 1981 gli idoli in terracotta e oro che si impongono subito all’attenzione della critica e per alcuni anni “sconvolgono” il panorama ceramico. Enrico Crispolti s’impegna di persona per far comprendere a maldestri puristi della tradizione ceramica, il senso plastico e fortemente suggestivo di quelle proposizioni fascinose come “E brilla la scaglia del cuore”. L’autore la copre per protesta all’apertura del 41° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Faenza, dopo che la giuria ha ammesso solo due sculture su sette. Nell’occasione propone che il Concorso diventi biennale e che siano invitati artisti veri, d’importanza mondiale come Henry Moore, Joan Miro, Pablo Picasso... Viene diffidato. Non parteciperà mai più al Concorso! Dopo alcuni anni il Concorso diventerà biennale e per qualche tempograndi artisti di fama mondiale vi parteciperanno. Deluso da quanto avvenuto nella sua città, inizia a guardare altrove. Nello stesso anno è invitato ad oltre 15 mostre: espone a Vallauris, Torino, Roma, Bologna, Belgrado, Zagabria, Zara, Tokio, Kyoto, Nagoya. Conosce l’architettoKenzo Tange. Dal 1984 al 1988, grazie al Comune di Faenza, tiene un corso di “grafica creativa” presso la scuola di disegno T. Minardi. Oltre alla scultura, lavora alciclo d’opere su Belinda. Giorgio Ruggeri definisce l’artista “Angelo Impuro” e lo presenta con un suo scritto per la mostra personale alla galleria “L’Ariete” di Bologna. Il tema del nudo femminile è affrontato con candore e impurità. Questi grandi lavori “erotici” celebrano il mistero dell’universo femminile, la sua ambiguità, la sconfinata solitudine, la ricerca di un proprio spazio inviolato.Marcello Venturoli recensisce la mostra su Play Man. Da ricordare la personale a Bastia (Corsica) al Musée d’Etnographie Corse ( luglio-settembre 1986). Dopo tredici anni di “solo Arte” la fede di Mauro Andrea comincia a vacillare... il traguardo sembra allontanarsi, la “corsa” si fa ogni giorno più dura. Conosce Ernesto Colnago, nasce un’amicizia e per lui studia biciclette futuribili da realizzare in fibra di carbonio. Colnago presenta l’artista ai dirigenti della Cooperativa Ceramica d’Imola dove, per tre anni, Mauro Andrea collabora lavorando nello studio “Immagine & Pubblicità”. Nel frattempo continua la propria ricerca pittorica che si è spostata verso una Nuova Arte. Sono del 1988 le prime pitture eseguite col computer Michelangelo che “diventa” il suo nuovo pennello e gli permette di realizzare, tra i primi al mondo, opere di dimensione che vanno dal grande quadro al grattacielo. Lo studio INAUGE di Bologna produce il video “Nostalgia di futuro”. Nel 1992 la Cooperativa Ceramica d’Imola chiede a Mauro Andrea di rivestire il ruolo di direttore dello storico Reparto Artistico, impegno che l’artista mantiene fino al 2000. In quegli anni l’azienda imolese s’illumina, vengono fatte mostre d’importanza nazionale: Joe Tilson, Emilio Tadini, Igor Mitoraj, Franco Summa, Germano Sartelli, Alessandro Mendini, Hsiao Chin, Allen Jones, i poeti Tonino Guerra e Florindo Bertozzi, sono solo alcuni degli amici artisti coinvolti. La galleria Pallata di Brescia, nel 1996, organizza la mostra Gio Ponti e Mauro Andrea. Da ricordare la personale “Works by Mauro Andrea” tenuta presso l’ University of Miami a Miami Beach. Nel 1997, vince il primo premio, alla prima Biennale d’Arte Ceramica di Spezzano Modenese, con una piastrella cm. 90x90dipinta con il Michelangelo. Realizza e progetta grandi opere per Miami e per un grattacielo a Manhattan. Sempre per l’azienda imolese vince nel 1999 il primo premio a Washington D.C. (The spirit of the Millennium plate) promosso dalla NIAF. La “Stella del Millennio” è donata durante la serata di gala al Presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton. Al rientro in Italia è invitato a “Domus” dal critico Pierre Restany. Irrequietezza, capacità creativa vulcanica, temperamento ad un tempo docile e intollerante, fanno si che per incomprensioni col Presidente della Cooperativa Ceramica d’Imola, Mauro Andrea “lasci” la direzione del Reparto Artistico. Non s’interesserà e non realizzerà mai più opere in ceramica. Chiusa la parentesi imolese, riprende il proprio cammino artistico, inizia a lavorare il marmo e il bronzo. Frequenta in Sicilia, Ibrahim Kodra. Lavora per un anno con l’amico editore Antonio Petruso e realizza opere pittoriche su una carta speciale fatta a mano dal maestro cartaio Franco Conti di Acireale. Opere di grande formato e fascino, dove la tecnologia del computer si accosta alla poetica di una carta fatta col cuore, in maniera antica e artigianale. Da alcuni anni le donne dipinte sono delle Nuove Sante e portano sul proprio corpo i segni della passione di Cristo. Le crocefissioni e deposizioni al femminile non passano inosservate. Mauroè chiamato da vescovi e cardinali per dare una spiegazione su questa nuova figurazione poetica, su questa nuova religiosità. Su invito dell’architetto Ugo La Pietra, una sua opera è posizionata nel “Muro delle Meraviglie” a Caltagirone. L’amico Antonio Petruso nel 2000 stampa ben 5 libri: “Nostalgia di futuro”, “Tra terra e cielo”, “Un’arte è un’arte è un’arte”, “Mauro Andrea e le Nuove Sante” e la monografia “ARTE IMPURA” Europe Campo Edition. Espone con Velda Ponti alla Rocca Possente di Stellata (FE); la suggestiva mostra e il catalogo sono curati dal critico Tiberio Artioli. Una sua opera in ceramica è posizionata all’aperto a Lamezia Terme. Nel 2001 vince il concorso per la realizzazione di una fontana per Piazza Mirri ad Imola. L’opera pubblica “Sembrerebbe il sussurro dell’acqua” desta grande scalpore ed allo stesso tempo interesse artistico tanto da coinvolgere il sottosegretario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi, Marcello Venturoli, Tonino Guerra, Gian Ruggero Manzoni. Nello stesso anno, Antonio Lagioia, direttore della Sangiorgio Investimenti d’Arte, presenta a Milano al proprio staff, Mauro Andrea e Mark Kostabi. Dal 2001 è invitato ad oltre 50 mostre annue. Da ricordare la mostra personale alla galleria Lazzaro di Milano “Metamorfosi segnica”, curata da Domenico Montalto, la mostra itinerante “Omeopatia”, la personale “Assassinio d’amore nello studio di Picasso” e la mostra con l’amico artista Franco Summa alla Fiera d’arte Contemporanea di Forlì, dove sono intervistati da Red Ronnie. Nel 2004 partecipa al concorso internazionale per un monumento a Marco Pantani per la sede centrale del Mercatone Uno ad Imola. Alla presentazione delle migliori proposte c’è anche il suo lavoro.Mauro protesta pubblicamente e non accetta la validità del concorso, poiché le prime tre proposte premiate, non rientrano nel rigoroso regolamento e non sono pertinenti al tema specifico del bando. Nel 2005 è invitato come unico rappresentante italiano ad una mostra su Dalì a Zagabria. Scelto da Vittorio Sgarbi è inserito, con altri 98 artisti, nel volume “I giudizi di Sgarbi” edito da Giorgio Mondadori. Dello stesso anno è la mostra “Mauro Andrea - Aligi Sassu” che si tiene presso la Rocca Trecentesca di Riolo Terme (RA) e collabora su invito del Comune alla realizzazione, nella stessa sede, della mostra De Chirico - Summa. Nel 2006 è invitato dal Comune di Ofena (AQ) a realizzare assieme a tredici artisti di fama internazionale, un’edicola per una Via Crucis: gli viene assegnata la VI° stazione ( Gesù flagellato e incoronato di spine). La Via Crucis è curata da Antonello Rubini, catalogo Mazzotta. Il critico Domenico Montalto pubblica il libro “Il velo della Veronica” scritti sull’arte moderna e contemporanea. Partendo dai grandi in assoluto come Picasso, Chagal, Sironi, Warhol, quattro pagine sono dedicate all’Arte Impura.Mauro Andrea cura il libro e la mostra “Domenico Minganti” e illustra 31 pagine “ufologiche” dell’agenda Archivio 2007. Esegue su commissione un graffito di m. 3x3 “Piccola Poesia”. E’ invitato alla trasmissione televisiva “La luce, i colori, gli elementi” assieme a Franco Summa e a Vittorio Storaro (3 Oscar cinematografici per la fotografia). Realizza il busto in terracotta di Ernesto Colnago e esegue su commissione il grande marmo “E ci marmorizzammo”. Pubblica “Opere giovanili” e il Comune di Faenza lo invita, dopo vent’anni, ad una mostra personale alla galleria “Molinella”. Per l’occasione pubblica la monografia “L’ARTE È IMPURA”. S’interessa di cinematografia. Con il giovane regista Matteo Tondini, lavora alla realizzazione di vari cortometraggi. Presenta Tondini a Tonino Guerra. Nel 2007 vince il premio “Coinè per l’arte” con il bronzo “Il tuo respiro dietro me”. Con gli amici Franco Summa e Giovanni Marinelli, partecipa a varie installazioni dal titolo “IntraVedersi” in alcune piazze italiane. Presso la “Cascina Grande di Rozzano” presenta la mostra “Il nostro canto libero” legata a Lucio Battisti enel 2008 la Fiera di Forlì “Vernice Art Fair” la sceglie come mostra collaterale. Conosce Giulio Rapetti, in arte Mogol. Al fine di contribuire ad avvalorare il settore dell’Arte Contemporanea e grazie a stretti rapporti d’amicizia tra Mauro Andrea e artisti che operano in ambiti pittorici e scultorei quali Emilio Tadini, Concetto Pozzati, Joe Tilson, Franco Summa, Hsiao Chin e Fathi Hassan, Mauro, assieme alla moglie Cristina, fondala società “Contatto Arte”. Nel decennale della scomparsa di Lucio Battisti gira l’Italia con la mostra “Giovani Emozioni”. Castelfranco Veneto, Pesaro, Roma, Faenza (MEI),sono alcune tappe. Organizza “SolidArte”: coinvolge diversi amici artisti, ospitandoli a Campigno (FI) edespone le opere a Marradi,paese natale di Dino Campana. Le opere donate sono battute all’asta per aiutare con il ricavato i bambini africani e la comunità Sasso di Marradi. Nel 2009 festeggia 30 anni d’ARTE IMPURA con varie mostre. Diverse riviste d’Arte pubblicano servizi e interviste al riguardo. D’A gli dedica un articolo e la copertina. Lavora, con l’amico Stefano Tedioli alla realizzazione di un “corto” legato al tema “UFO project”. L’Architetto Ennio Nonni, del Comune di Faenza, lo esorta a creare un’installazione “Il mio tempo vola” in un soffitto di un ufficio comunale in Via Zanelli. Espone su invito d’Enzo Dall’Ara, a “Casa Mussolini” a Predappio. Su richiesta di Antonio Pugliese, realizza il lavoro “Credimi io sono Febbraio” per un calendario artistico ed etichette artistiche per “Segno Divino”. Vince, nella sua città, il 12° Concorso nazionale di Pittura, “Giovanni Romagnoli”. Nell’estate 2010 lavora assiduamente al catalogo virtuale “UFO project”: una trentina d’amici artisti affrontano il delicato tema, alcuni rilasciando testimonianze di propri avvistamenti.

Mauro Andrea scompare improvvisamente a 56 anni, il trentuno agosto 2010.


Bibliografia:

2004 c. - Arte Impura / Mauro Andrea. Assassinio d'amore nello studio di Picasso, Bari, SanGiorgio Investimenti d'Arte, pp.nn.

2010 - Sapore di vino. 24 artisti a confronto, mostra e catalogo a cura di Arianna Sartori, presentazione di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Arianna Sartori Editore, pp.nn.

2012 - Catalogo Sartori d’Arte Moderna e Contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 274.

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