Luigi Enzo Mattei è autore della Porta Santa della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma, opera vaticana dedicata al III millennio, del Corpo dell’Uomo della Sindone al Museo della Sindone di Torino e in altre sedi in quattro continenti, nonché del busto in bronzo del Premio Nobel Ernesto Teodoro Moneta nel Patrimonio Artistico del Quirinale; opere riconosciute e inserite - tra le altre - nell’elenco del programma U.N.E.S.C.O. “Patrimoines pour une Culture de la Paix”. È scultore della Basilica di San Petronio in Bologna, 77° dalla fondazione, avvenuta nel 1390.
Contatti:
Luigi Enzo Mattei
Strada Maggiore, 66 - 40125 Bologna
Tel. 051.239492
Cell. +39 338.8544129
E-mail: luigienzomattei@gmail.com
Sito Internet: www.luigienzomattei.it
Nato a Bologna nel 1945, nella stessa città ha frequentato gli studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte e l’Accademia di Belle Arti, qui con i docenti Luciano Alberti, Antonio Natalini, Alessandro Parronchi, Silla Zamboni; divenendo in seguito, quale vincitore di Concorso, titolare di Cattedra di Discipline Architettoniche all’Istituto Statale d’Arte e al Liceo Artistico e alla docenza presso le Accademie di Belle Arti per la Cattedra di Scenografia.
Nella sua poliedrica attività ha spaziato dalla comunicazione visiva alla grafica, dalle discipline architettoniche alla scultura, con realizzazioni che hanno ottenuto egide e patrocini ai massimi livelli istituzionali.
Presente con le proprie opere in più di ottanta musei e gallerie nazionali nel mondo, tra i quali il Brooklyn Museum di New York, il Museo di Arte Contemporanea dell’Università di San Paolo del Brasile (MAC USP), la Cupples House Gallery di St. Louis, il Museo di Belle Arti di Budapest e quello di Città del Messico, il National Museum di Cardiff; ha tenuto mostre personali a Parigi, Barcellona, Basilea, Varsavia, Poznan, Coburgo, Milano, Roma, Bologna (tra cui quella allestita nel 2005 dal Ministero per i Beni e le Attività culturali); haricevuto premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale di Arte e Scienza “Guglielmo Marconi” a New York nel 2003 e il Nettuno d’Oro 2004 all’artista bolognese dell’anno, la Medaglia al Merito Santos Dumont dalla Repubblica Federale del Brasile, la Medaglia Pro Patria dalla Repubblica di Polonia.
Ricopre incarichi nell’ambito culturale della propria città, Bologna, ove è presente con numerose opere pubbliche tra le qualila Parete Dal Monte, la Porta dei tre Papi e la Sacra Natività per la Basilica di San Petronio, il monumento a Salvo D’Acquisto in Viale XII Giugno e la Sacra Natività di Palazzo Caprara Montpensier, sede della Prefettura. Autore inoltre di molteplici opere in spazi pubblici nell’area della “Futa e dintorni” e di Ianua Mundi, colossale ed antologica stele in bronzo su temi universali, alla Gima Ima di Zola Predosa.
E’ inoltre presente con il Volto Santo, donato a Papa Giovanni Paolo II, alla Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, della quale è Corrispondente esterno; è autore degli Elementi propri del Presbiterio della Cattedrale di Andria, costruzione di origine normanna dalle tracce federiciane ed ancora ad Andria della Pietà e della Via Crucis all’Altomare; molteplici sono le realizzazioni dei nuovi modelli del Corpo sindonico, già allineati nelle sedi di Torino, Bologna, Roma, Gerusalemme, oltre che in altri luoghi in Europa, nelle Americhe e in Egitto, nonché il progetto “In Hoc Signo” per l’Anno Costantiniano, con il plauso (2) di Antonio Paolucci.
Dal 2015 è allestita una sua mostra permanente, antologica di grafica e scultura, dal titolo “percorsi di un concreto visionario” presso la Sede centrale di Emil Banca al Business Park di Bologna.
Nel 2016, anno in cui il Giubileo si è aperto a Roma con la Porta Liberiana, ha esposto a Bologna nella Basilica di San Petronio la Grande Porta delle Opere di Misericordia e nel Duomo di Imola la Porta Fidei (3). Nello stesso anno, il 29 febbraio - in Vaticano - la sua interpretazione della “Virgo Fidelis”, Patrona dei Carabinieri, è stata donata a Papa Francesco dal Generale Comandante dell’Arma.
Nel 2018 ha nuovamente tradotto il Corpo Sindonico in due versioni, per l’Università “Finis Terrae” di Santiago del Cile e per l’Ordine di Malta di Germania (Malteser), opera destinata all’Argentina.
Il 16 dicembre 2019 è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco per la custodia delle opere sindoniche poste nella disponibilità della Santa Sede.
Nell’anno 2020 il principale semiologo italiano, Paolo Fabbri, lo ha inserito tra i trentotto artisti in ambito internazionale ai quali ha dedicato riflessioni ed analisi (“Vedere ad Arte – iconico e icastico” Mimesis Edizioni, Milano-Udine)
(1) “…oggi Santa Maria Maggiore si presenta a noi in un modo molto interessante e singolare, è uno dei pochi monumenti della Cristianità in assoluto in cui è ancora possibile cogliere la coesistenza, nello stesso spazio fisico, del retaggio della antichità classica e della Cristianità della modernità” Claudio Strinati. (2018)
Discorso ai Vescovi italiani “Sul bronzo della Porta Santa di questa Basilica è incisa la raffigurazione del Concilio di Efeso… quella assise ecumenica, celebrata nell’anno 431” Benedetto XVI. (2011)
(2) “In Hoc Signo è una bella idea che merita ogni attenzione e partecipazione” Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani. (2013)
(3) “Gli elementi che costituiranno la Porta Fidei sono belli, quant’altri mai…” “…davvero bella, grandiosa” “di grandissimo effetto, formalmente bella” Vitaliano Tiberia, Presidente della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. (2016)
(4) “La statua della Sindone pone alcune domande alla semiotica e all’antropologia dell’immagine… porre queste domande alla replica sindonica di bronzo ci permette di pensare il suo singolare statuto di senso. E di situarlo nella cultura contemporanea” Paolo Fabbri. (2020).