Marussig Pietro - Piero

pittore
Trieste, 16 maggio 1879 - Pavia, 13 ottobre 1937

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Ritratto di signora, Natura morta.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con sei dipinti: Fanciulla, Ritratto di fanciulla, Promontorio, Villa al mare. Ponte dell'Annunciata, Nudo, Gondole.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con quattro dipinti: Nudo, Natura morta, Strada ligure, Ritratto.

PIERO MARUSSIG

Intorno a Piero Marussig da qualche anno si va intensificando l’interesse. Non passa quindicina senza l’apparizione di sue opere esposte qua e là nelle varie gallerie; spesso, pur di adempiere alle richieste del mercato, abbiamo visto racimolare abbozzi e cartoni di scarso valore, fondi di studio messi in circolazione col solo scopo di ricavarne pratica utilità. Man mano che aumentano i fedeli, crescono e si moltiplicano anche i piazzisti. Il pittore meno intraprendente d’Italia, il pittore che in vita non aveva avuti né acquirenti né amatori oggi, dopo la morte, è il più conteso. E non per le sue rare qualità e capacità che sono al di là del gusto corrente e di difficile lettura ma per un insieme di curiosità ottiche e psicologiche e una lusinga di ottimo investimento. Ci hanno promesso in molti, una grande personale di Marussig, una mostra nazionale che potesse raccogliere il meglio della sua produzione; stampatori ed editori hanno annunciato volumi e monografie ma dopo tanto parlare ogni promessa è finita in cenere. Solo in questi giorni Stefano Cairola, direttore della Galleria Genova, organizzando da Barbaroux una retrospettiva di Marussig non del tutto sceltissima ma con parecchie belle opere, ha pubblicato un volume interamente dedicato alla memoria di Piero Marussig con scritti vari e corredato di un centinaio di riproduzioni. La mostra inaugurata a Milano in questi giorni presenta dipinti di epoche diverse; nature morte, paesaggi liguri, ritratti, composizioni che vanno dal 1910 all’epoca della sua morte. Notevoli il Marinaretto, la Dormiente, Giovane che legge, l'Autoritratto in tondo e alcuni paesi e marine della Liguria. Dipingeva cose semplici con animo difficile ho scritto altrove. La pittura era l’unica cosa viva della sua vita. Aveva fatto del colore un’industria dell’anima, un castigo quotidiano. Lo maturava come una pena d’amore. Si sentiva l’idea fissa, il presentimento di un'impresa logorante e precisa. Lo sviluppava lentamente costringendolo in limiti esatti e lasciava al tono di arricchirsi e moltiplicarsi senza perdere quel sottilissimo registro di rapporti di cui era tenace revisore. Raffaele Carreri - (1941 - Raffaele Carrieri, Pietro Marussig, Roma, Tempo, n, 127, 30 ott. - 6 novembre, p. 38).


Bibliografia:

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 47, 107.

1922 - Salvatore Sibilia, Pittori e Scultori di Trieste, Introduzione di Silvio Benco, Trentanove ritratti incisi in legno da Sergio Sergi e Franco Cernivez, Milano, L’Eroica, pp. 217/225..

1925 - Piero Marussig, "La visita" (olio), Napoli, Cimento, Anno V, p. 164.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 80.

1930 - E. Z. (Elio Zorzi), L’ordinamento della XVII Biennale. XVII Esposizione Venezia, 1930 VIII° 4 maggio - 4 novembre, Fascicolo di Aprile della Rivista Le Tre Venezie, anno VI°, N° 4, p. 35.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 107.

1941 - Raffaele Carrieri, Pietro Marussig, Roma, Tempo, n, 127, 30 ott. - 6 novembre, p. 38.

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