Martini Arturo

scultore incisore
Treviso 11 agosto 1889 - Milano 22 marzo 1947

I suoi primordi plastici si manifestano nella scuola della ceramica a Faenza. Ebbe a Venezia qualche ammaestramento dal pittore Urbano Nono e a Treviso venne iniziato alla scultura da Spartaco Carlini. Dal 9 novembre al 1° dicembre 1907, partecipa alla I Mostra d'Arte Trevigiana, a Palazzo Spineda ora Provera, di Treviso. Altri insegnamenti ebbe nel 1909 alla Scuola privata di Adolfo Hildebrand a Monaco di Baviera. Due anni dopo, aveva studio a Parigi; di dove ritornò in patria nel 1919. Vissuto a Milano fino al 1922, la sua indomabile inquietudine lo traeva da Roma a Vado Ligure, a Nervi, a Monza, ancora a Milano. Dopo la Scuola della ceramica di Faenza, vennero le Fabbriche “La Fenice,, di Savona e “Uve,, di Nervi. Dalla felice incompostezza e audacia assimilatrice del suo temperamento e dalle estrose predilezioni per ogni arcaismo scultoreo, non si scompagna quasi mai la tecnica del ceramista, il ricordo e vorrei dire il riverbero del fuoco e del gran fuoco. Opere principali: “Giovane Centauro,, (1921), “Orfeo,, (1924) nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna in Roma; “La figlia del pescatore,, (1925); i gessi “Uomo seduto,,, “Pecora,,, “Cavallo,,; la terracotta “Bevitore,, e il grande gruppo in bronzo “Il figliuol prodigo,,, del 1926; il nudo dormente “La Pisana,, (1928); “Maternità,, (1930), legno; la terracotta ‘ Aviatore,,, “ Lupa ,,, “ Adamo ed Èva,,, “ Il Sogno ,,, “Il pastor fido,, (1931); “Gare invernali,, e “Chiaro di luna,,, terracotta; “Ballerina,, (1933), il bronzo “To- biolo,, e “Dedalo e Icaro,, dello stesso anno. Vennero poi: “Maternità,,, bronzo; “Minerva,,, bronzo, nella Città Universitaria di Roma; “Vittoria,,, bronzo, nel palazzo delle Poste di Napoli; “I morti di Bligny trasalirebbero!...,,, in pietra di Vicenza; “Leoni,, (1935), in pietra porfirica. La “Vittoria dell’Aria,,, bronzo, è dell’anno seguente. Seguirono : “Tito Minniti eroe d’Africa ,,, bronzo che trovasi nella Galleria d’Arte Moderna di Milano ; “ La Giustizia Corporativa ,,, altorilievo marmoreo nel Palazzo di Giustizia di Milano; “Ratto delle Sabine,, (1940); “Donna che nuota sott’acqua,, (1941) marmo.

È presente con le statue in gesso Il Dormiente; Testa di giovane; La pulzella d’Orléans; Ritratto di mia madre; Le stelle; Fecondità; Il pastore; e con la terracotta Busto di donna; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.

Monumento ai Caduti di Vado Ligure, (1923/1924).

Nel 1927 partecipa alla Terza Biennale di Monza, con opere sacre.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con una Mostra Individuale, dove presenta cinque sculture in terracotta: L'aviatore, Gare invernali, Il sogno, Veglia e Chiaro di luna.

Per il Padiglione Italiano all'Esposizione di Parigi 1937, esegue una grande Vittoria alata in bronzo, che rappresenta simbolicamente le gloriose crociere atlantiche del Maresciallo Italo Balbo e dei suoi arditi piloti, e nella Galleria dell'abitazione moderna presenta la scultura: Moglie felice.

Per il Palazzo dell'Arengario a Milano, dal 1937 al 1942 realizza le cornici per i portali rettangolari, con raffinati motivi vegetali, esegue anche le grandi formelle in altorilievo che raccontano episodi di storia milanese: L'Ingresso di Sant'Ambrogio a Milano, La Battaglia di Legnano, Gli Sforza, Il sogno di Costantino, ...

Nel 1957 figura con 20 incisioni alla rassegna Incisori veneti contemporanei, (Mostre postume di artisti trevigiani), a cura di Giuseppe Mazzotti, che si tiene nel Salone dei Trecento a Treviso.

Nel 1983 figura alla mostra curata da Maria Masau Dan, “Incisori del novecento nelle Venezie tra avanguardia e tradizione”, mostra che si tiene a Palazzo Torriani di Gradisca d’Isonzo, e poi al Museo di Castelvecchio di Verona, partecipa con le incisioni: Il viandante, La fanciulla delle rose, Meprisez la femme, La beghina, L’Artista, Accordi, Il superuomo, Solitudine, Sulla Spiaggia, Bagnanti, Figure, Composizione di figure, La violoncellista, La fanciulla del fiore, Fanciulla al pianoforte, Manifesto per la Mostra “Rifiutati alla Biennale”, Manifesto per una Mostra d’Arte, Pesca a Porto d’Anzio, Istoria d’amore a Nippo, L’Idillio (dall’Istoria d’amore a Nippo), L’amplesso (dall’Istoria d’amore a Nippo), Il duello (dall’Istoria d’amore a Nippo), Il commiato degli amanti (dall’Istoria d’amore a Nippo), Solitudine (dall’Istoria d’amore a Nippo), L’Oblio (dall’Istoria d’amore a Nippo), La sposa felice, Vergine e angeli, Gli amanti a cavallo, Ritratto di russo, Nudo di schiena, Morte di Pierrot, Ritorno dai campi, Busto di fanciulla, Il bacio.

Nel febbraio/aprile 1985 si tiene la mostra: Arturo Martini, su progetto di Mario De Micheli, nel Palazzo Reale, di Milano.

Dal 6 maggio al 7 giugno 1988, 10 sue incisioni figurano alla rassegna: Incisori trevigiani del Novecento, mostra a cura di Marco Goldin, che si tiene nel Palazzo Sarcinelli, a Conegliano Veneto.

Dal 2 dicembre 1994 al 22 gennaio 1995, si tiene la mostra: Arturo Martini. La collezione Banca Popolare Vicentina, nella Sala Napoleonica, dell'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.

Dal 5 settembre al 31 ottobre 1999, presso il Museo del Paesaggio di Verbania, si tiene la mostra: Arturo Martini la scultura interrogata, opere dal 1934 al 1947, a cura di Nico Stringa.


Bibliografia:

1922 - Alberto Savinio, Arturo Martini, La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, p. 142/144.

1924 - Monumento ai Caduti di Vado Ligure, Napoli, Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 239.

1927 - La terza Biennale di Monza. I Risultati. Milano, La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Casa Edit. Vallardi, n. 7 luglio, p. 409.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 114.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte - Venezia, 1932 X° 28 aprile 28 ottobre, Fascicolo di Maggio della Rivista Le Tre Venezie, anno VIII°, N° 5, p. 248.

1933 - Lo Duca: Arturo Martini, Milano, Hoepli 1933.

1937 - Le pavillon Italien. Exposition de Paris 1937, Edité par la Chambre de Commerce Italienne de Paris, pp. cop., 37, 60.

1940 - Vincenzo Costantini: Scultura e pittura italiana contemporanea, Hoepli 1940.

1945 - Piero Bargellini: Scultura italiana contemporanea, Firenze, Arnaud 1945.

1948 - Umbro Apollonio: Mostra retrospettiva di Arturo Martini, nel Catalogo della XXIV Biennale, Venezia, Edizioni di “ Serenissima ,,.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1957 - Incisori veneti contemporanei, a cura di Giuseppe Mazzotti, catalogo mostra, Treviso, pp.nn.

1970 - Seconda biennale internazionale della grafica d’arte, la grafica tra le due guerre, catalogo mostra, Firenze, pp. 99, ill.

1983 - Maria Masau Dan, Incisori del novecento nelle Venezie tra avanguardia e tradizione, Venezia, Albrizzi Editore, pp. 56/76.

1985 - Arturo Martini, progetto e ordinamento della mostra Mario De Micheli, Milano, Palazzo Reale, Electa Editrice, pp. 148.

1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 468.

1985 - Arturo Martini, Terrecotte e Ceramiche, catalogo a cura di Gianni Vianello, Milano, Arnoldo Mondadori Editore / Edizioni Philippe Daverio, pp. 88.

1988 - Incisori trevigiani del Novecento, a cura di Marco Goldin, pieghevole mostra, Palazzo Sarcinelli, Conegliano Veneto.

1989 - Pier Carlo Santini, Aspetti della scultura contemporanea 1900-1989, Bologna,Grafis, pp. 90, 91;

1990 - Annuario della Grafica in Italia n. 20. Milano, Mondadori.

1990 - Annuario della Grafica in Italia n. 20. Milano, Mondadori, p. 38.

1994 - Arturo Martini. La collezione Banca Popolare Vicentina, catalogo mostra, Sala Napoleonica, Accadema di Belle Arti di Brera, Milano, Electa Editrice, pp. 140.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 571/572

2006 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume VI, M-Ne, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 128/129 con ill.

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