Autodidatta. Incominciò nel mestiere d’intagliatore. Trasferitosi dalla Puglia in Roma, si dedicò alla scultura conseguendo una sua personalità. Egli ha modellato figure terzine, ritratti, grandi statue fuse poi nel bronzo o scolpite nel marmo. Ricordiamo: “Bimbo assonnato,, (1921), “Il vinto ,,, “ Torso ,,, “ Bagnante,, (1929), “ Pierrot,,, “Fornaia,, e “Convalescente,, (1934), “Contadina montanara ,,, “ Fanciulla romana ,,, “ Donna che si riposa ,,, “Pastore,,, “Donna che si spoglia,,.
Nel 1922 realizza l'opera: Il Dolore Umano, figura a grandezza dal vero.
Dal 15 novembre 1926 al gennaio 1927, è presente alla I Mostra d’Arte Marinara, a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, con la scultura: Bagnante.
Nel 1928 partecipa alla Biennale di Venezia con 1 scultura.
Nel 1930 partecipa alla XVII Biennale di Venezia con la scultura in gesso Cariatide.
Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con una scultura di san Francesco.
Nel 1932 partecipa a Roma, alla Terza Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti del Lazio.
Nel 1934 partecipa alla XIX Biennale di Venezia con 4 sculture in terracotta: Testa di ragazza, Fornaia, Convalescente, Testa di ragazzo.
Dall’ottobre 1934 al gennaio 1935 nell’ambito della Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, nel Castelnovo di Napoli, presenta la scultura: Ragazzo africano.
Per il Palazzo delle Finanze di Bari, esegue le statue del Mastro d'ascia, e Pilota, collocata il 5 gennaio 1935, sotto la supervisione dello scultore Filippo Cifariello, e dell’ing. Ettore Bianco, direttore dei lavori.
Nel 1936 partecipa alla XX Biennale di Venezia con 2 sculture.
Per il Padiglione Italiano all'Esposizione di Parigi 1937, esegue la statua simbolica rappresentante "la Corporazione della carta e delle cartiere".
Nel 1940 partecipa alla Biennale di Venezia con 1 scultura.
Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia con una Mostra personale dove presenta 24 sculture.
Nel 1948 partecipa alla Biennale di Venezia con 1 scultura.
Nel 1950 partecipa alla Biennale di Venezia con 1 scultura.
Bibliografia:
1922 - Il Dolore Umano - Grandezza dal vero - G. Martinez, Galatina, Torino, L'artista moderno, volume XXI, n. 1 gennaio, p. 7 ill.
1926 - I Mostra Nazionale d’Arte Marinara, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1926-1927, p. 76.
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 124
1930 - Esposizione di Venezia, La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Milano, Vallardi, n. 9 settembre, p. 541.
1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 64.
1930 - Alberto Neppi: Artisti dell’Italia nuova: Gaetano Martine, Milano, in “ Natura ed Arte ,,, dicembre 1930.
1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 168.
1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 142.
1937 - Le pavillon Italien. Exposition de Paris 1937, Edité par la Chambre de Commerce Italienne de Paris, p. 12.
1939 - Amadore Porcella: Arte ed artisti d’oggi alla III Qttadriennàle, Roma, ne “L’Arte,,, ottobre 1939.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 201.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 691.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 521.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 571.