Marchegiani Armando

pittore
San Benedetto del Tronto (AP), 1902 - Roma, 1987

L’artista Marchegiani nacque il 1902 a San Benedetto del Tronto. Studiò e si diplomò all’Accademia di Roma, nel 1921. Seppe elevarsi sopra i colleghi tanto che il 1927 il suo Maestro don Luigi Siocchetti lo chiamò nel Nord America per fargli eseguire alcuni affreschi liturgici nelle Basiliche di San José e di San Francisco. La sua passione per il ritrattò lo richiama a Roma, dove espone in una personale al Circolo Artistico Internazionale le sue tele riproducenti i più noti e caratteristici personaggi dell’epoca. In tale occasione partecipa a vari concorsi e vince quello Internazionale di Pittura (premio Pellegrini) col tema Giuditta che tutt’ora si ammira nell’Accademia di San Luca in Roma. Vince ancora il Premio Risorgimento con una suggestiva scena di Battaglia sull’Aba Aradam ammirata al Palazzo Barberini e fa bella mostra al Circolo degli Ufficiali. In seguito vuol visitare l’Europa e con una sua Mostra personale all’Aja il più grande critico olandese, Cornelio Vethi dopo avere esaminato le pitture esposte pubblicava « Il pittore Marchegiani cerca di mettere la luce nei suoi quadri e sa dipingere in maniera convincente una scena della vita o dell’immaginazione, e la sua opera è quella d’un pittore che anche in un paese di pittori come l’Olanda ha il diritto all’ammirazione e al caldo interesse.

Viene ancora incaricato dall’ambasciatore Norvegese di recarsi ad Oslo e a Berghen dove esegue il ritratto dell’Am- miraglio Tank Niels, il ritratto della Signora Fru Dakky Kiaer di Oslo e quelli della Signora FrU Gudoun e del Sig. T. Nielsen dimorante a Horten e di altri ancora.

Il critico francese Germaine De Zeaux scrive: Ritrattista e paesaggista l’artista Marchegiani non dimentica mai che la pittura rimane lo specchio della vita e del mondo esteriore. La sua arte resta fedele alla verità senza legarsi pur tuttavia a un conformismo eccessivo. Il Marchegiani è estremamente libero nella sua espressione| e si accosta spesso ai nostri impressionisti.

L’imparziale critico d’arte del giornale «Messaggero» Piero Scarpa afferma: L’artista Marchegiani si fa valere per la originalità del taglio prospettico, per la varietà del soggetto (composizione, figura, paesaggio e ritratti) e per il gusto del colorito, che nella trasparenza delle gamme fa risultare la solidità della tecnica pittorica e si fa apprezzare ancora come disegnatore spontaneo ed espressivo.

Nella prima Mostra a San Benedetto del Tronto il prof. Marchegiani insieme al pittore Degano, era nel Comitato organizzativo e membro della commissione per la scelta delle opere. Il suo errare lo riportò spesso in Italia, dove a Roma viene invitato a insegnare all’Accademia del Nudo. Dal 1933 al 1942 è, oltre che insegnante, Vice direttore. In questo periodo esegue molti ritratti e fra i tanti citiamo quelli della Signorina Sibilla Angeli di Roma; della Colleman Sandri di Roma, di Miss Honor Easton, di Licia Ortenzi, del prof. Max Roeder ecc.

Come paesaggista predilige il mare Adriatico e le fresche colline marchigiane dove, in un’atmosfera di pace e di tranquillità lavora con passione all’ombra della notorietà e in cerca della fusione del sogno con la realtà.


Bibliografia:

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp.368/370.

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