Con Gino Miozzo sono i due architetti padovani che fecero parte del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale) e, dal 1932 al 1937, dedicarono la maggior parte del loro lavoro ai progetti per l'Opera Nazionale Balilla.
Nel 1934 progettano, realizzano e inaugurano la Casa della Giovane italiana di Padova.
Tra il 1934 e il 1936 realizzano a Bolzano, all'imbocco di ponte Druso, La Casa della Giovane Italiana per l'Opera Nazionale Balilla, che nel 1937 diventa sede della G.I.L.
Eseguono anche la Casa della G.I.L. di Gorizia (L’edificio CPGI – GIL di Gorizia é uno dei 23 progetti di edifici analoghi (Casa Balilla; Casa della Giovane Italiana; Casa del Fascio) commissionati agli architetti e da loro realizzati nel periodo compreso tra il 1931 e il 1938.)
Bibliografia:
1938 - Elio Zorzi, Città italiane che attendono il Duce: Padova, Milano, n. 9 settembre, pp. 1071/1077.