Mancuso Grandinetti Maria

pittrice
Soveria Mannelli (CZ), 27 agosto 1891 - Roma, 26 aprile 1977

Dopo avere frequentato l’Accademia di Belle Arti a Napoli, nel 1912 si trasferisce a Roma. Qui dopo la sua personale di esordio nel 1914 presso l’Associazione abruzzese-molisana, la pittrice partecipa alle ultime due edizioni della Secessione del 1915 e del 1916 e, nel 1918, alla "Mostra d’Arte Indipendente pro Croce Rossa" organizzata da Mario Recchi alla Galleria L’Epoca. Nello stesso anno un suo dipinto, "Casolare", viene pubblicato sul primo numero di “Valori Plastici”.

Dopo una lunga pausa, la pittrice torna a esporre a Roma nel 1930 al Circolo della stampa estera; in questa occasione vengono presentate due monografie sulla sua pittura, firmate da Roberto Melli e Italo Tavolato, a cui segue, nel 1931, quella di Giuseppe Ungaretti.

Nel corso degli anni successivi partecipa a numerose rassegne nazionali, tra cui le Sindacali e le Quadriennali di Roma:

Dal 5 febbraio al 31 luglio 1935 partecipa alla Seconda Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.

(1936) Diremo per primo, della MANCUSO che ha Riscosso da tempo il plauso incondizionato della critica in Italia e all'estero. Temperamento meridionale, allieva dell'Accademia napoletana, conserva nella sua pittura tutta l'immediatezza nativa, e modera l'enfasi cromatica con un sapiente accostamento formale. Il sintetismo moderno trova nella MANCUSO una intelligente interprete che non rinuncia a valorizzare la realtà in tutte le sue manifestazioni: i numerosi ritratti presentano un duplice interesse, interpretativo e compositivo; le nature morte sono definite "oggetti"; tale denominazione non è una semplice variazione di terminologia, ma dimostra che tali motivi sono interpretati quale vera realtà e non come esercitazione compositiva. L'accostamento cromatico determina, poi, nella realizzazione formale, quel sintetismo di impronta assolutamente moderna che è gran parte dello stile della MANCUSO. Il taglio del quadro dal titolo "Il Ventaglio" è tra i più arditi ed espressivi, mentre in quello intitolato "La sigaretta" si possono notare gli abili accostamenti cromatici di questa pittrice il cui nome è ormai noto da tempo e il cui stile si afferma con sempre maggiore originalità. - MARIA LUISA GENGARO.

Dal 5 febbraio al 22 luglio 1939 partecipa alla Terza Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.

Dal 16 maggio al 31 luglio 1943 partecipa alla Quarta Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.

Dal 31 marzo al maggio 1948 partecipa alla Rassegna Nazionale di Arti figurative (V Quadriennale) di Roma.

Tiene diverse personali: nel 1931 a Parigi alla Galerie Rosemberg, nel 1933 a Roma alla Galleria Sabatello e, sempre a Roma nel 1936, alla Galleria Apollo, nel 1940 a Milano alla Casa d’artisti, nel 1942 a Genova alla Galleria Genova e, nel 1945, a Roma alla Galleria di Roma. Nel dopoguerra, abbandonata la pittura, fonda il periodico di critica artistica e attualità “Arte Contemporanea”, pubblicato dal 1946 al 1968.


Bibliografia:

1936 - MARIA LUISA GENGARO - Almanacco Annuario della Donna Italiana 1937 XV, Firenze, Bemporad, pp. 194/195.

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