Maiolino Enzo

pittore incisore
Santa Domenica Talao (CS), 27 ottobre 1926 - Bordighera (IM), 11 novembre 2016

Enzo Maiolino nasce il 27 ottobre 1926 a Santa Domenica Talao (CS).

Si trasferisce in Liguria nel 1937 e dal 1945 vive e lavora Bordighera, dove frequenta lo studio del pittore Giuseppe Balbo. Nel 1948 si diploma al liceo artistico Barabino di Genova e dallo stesso anno insegna disegno ed educazione artistica nella scuola media (1948-1981). La sua formazione è da autodidatta, con riferimenti agli artisti del passato, da Cézanne a Mondrian e ai maestri dell’astrattismo, secondo un percorso che lo porterà, a partire dagli anni ‘70, a un’astrazione di matrice neoconcreta. Esordisce nel 1951 al Premio 5 Bettole di Bordighera. Tra il 1953 e il 1955 perviene a rappresentazioni molto semplificate; sente tuttavia l’esigenza di dimostrare che non è arrivato a simili soluzioni per mancanza di mezzi espressivi e ricomincia a dipingere dal vero. Alla fine del ‘58, su esortazione di Giuseppe Balbo, abbandona nuovamente la pittura dal vero e inizia a lavorare sul “ricordo”, ricorrendo sempre più frequentemente all’uso della tecnica a tempera, che utilizzerà fino ai primi anni ‘70, quando ritornerà alla pittura ad olio. Nel 1959 viene allestita la sua prima personale presso il Casinò di Sanremo. A partire dagli anni ‘60 giunge a un’interpretazione personale dell’architettura dell’entroterra ligure e ad una sintesi delle forme che lo condurranno, agli inizi del decennio seguente, ad un’astrazione di tipo costruttivistico, del tutto simile a quella a cui era pervenuto negli anni ‘50. Nel 1972 pubblica La casa nera, ovvero piccolo elogio del rigore geometrico, cartella di sei acqueforti a cura di Vanni Scheiwiller con testi di Calderara, Lhote, Magnelli e Read, mentre nel 1973 la sua opera viene segnalata da Renzo Guasco nel Catalogo Bolaffi della grafica. Nel 1975 pubblica Blocchi Liguri, cartella di cinque acqueforti originali, con presentazione di Enzo Di Martino, e partecipa alla mostra Grafoteca 25 italiana, curata da Jean Leppien a Berlino. Nel 1976 è presente alla mostra La gravure en Italie de 1945 a 1975, organizzata a Moulhouse (Francia) da Enzo Di Martino nell’ambito della Biennale Européenne de la gravure, e nel 1978, su invito di Guasco, presenta i suoi primi oli astratti alla XXIX Mostra d’Arte Contemporanea di Torre Pellice. Negli stessi anni, in seguito alla scoperta del Tangram (1976) e dei polimini (pentamini ed esamini… 1982), nelle sue opere scompaiono i riferimenti naturalistici, sostituiti da pure forme geometriche elementari. Nel 1981 l’editore Fògola pubblica il suo libro Modigliani vivo con prefazione di Vanni Scheiwiller, risultato di lunghe ed appassionate ricerche: l’attività artistica e didattica si intreccia, dunque, con quella di studioso. Agli inizi degli anni ‘80 alcune sue opere entrano a far parte della collezione di Maria Cernuschi Ghiringhelli e vengono esposte nel 1985 a Genova presso il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce che acquisirà nel 1989 la stessa collezione. Dal 1987 prende parte alla biennale Piccole forme grafiche di Lodz (Polonia) e nel 1989 aderisce all’Associazione Incisori Liguri, alle cui rassegne parteciperà regolarmente. Nel 1992 alcune sue incisioni sono esposte al Museum of Modern Art di New York, in occasione della mostra The Artist and the Book in Twentieth Cenrury Italy. Nel 1993 il critico e storico dell’arte tedesco Walter Vitt inizia ad occuparsi della sua opera. A lui si devono Trasparenza, cartella di otto serigrafie e un multiplo, e la mostra itinerante Enzo Maialino, allestita tra il 1996 e il 1997 a Ingolstadt (Museum für konkrete Kunst), a Friedberg (Galerie Hoffman), a Bonn (Gesellschaft für Kunst und Gestaltun) e a Botrrop (Josef Albers Museum Quadrat). Contemporaneamente alla mostra di Bottrop, una selezione di sue incisioni è stata esposta a Colonia, presso l’Istituto Italiano di Cultura. È ancora Vitt a curare il catalogo Enzo Maiolino 1950-2000 Das druckgrafische Werk/Opera incisa e serigrafica (Nördlingen 2000) che ha accompagnato le recenti mostre sull’attività grafica dell’artista: nel 2000 a Bonn (Gesellschaft für Kunst und Gestaltung), nel 2001 a Münster, insieme a serigrafie di Josef Albers (Josef Albers und Enzo Maiolino. Positionen konkreter Druck-graphik, Westfälisches Landesmuseum für Kunstund Kulturgeschichte) e a Genova (Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce). Nel 2001 la Fondazione Mario Novaro di Genova gli assegna il “Premio Mario Novaro per la cultura ligure” e dedica alla sua opera un numero della rivista “La Riviera Ligure”, curato da Leo Lecci a cui si deve, con la collaborazione di Paola Valenti, la prima mostra antologica dell’artista Enzo Maiolino, opere scelte 1949-2001, allestita presso il centro culturale ex Chiesa Anglicana di Bordighera, tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002. Numerose le successive presenze internazionali, tra le quali si ricordano Enzo Maiolino das druckgrafische Werk del 2003 presso la Stàdtischen Galerie Villa Zanders di Bergisch Gladbach, Walter Dexel und Enzo Maiolino. Zwei Positionen konkreter Malerei del 2004 presso il Dominikanerkloster Hl. Kreuz di Colonia e Enzo Maiolino Bilder und Druckgrafik (1999-2005) del 2005 presso l’Istituto Italiano di Cultura della stessa città. Nel 2006 la galleria Ulisse di Bogliasco organizza la mostra Enzo Maiolino, dipinti e incisioni e lo stesso anno l’artista prende parte a 200 artisti per 100 anni (CGIL, I colori del lavoro) a Siracusa e alla mostra L’olivo nell’arte a Imperia. Nel 2007, il Museo Civico di Sanremo, ospita la mostra personale Geometrie in gioco. Enzo Maialino: opere 2000-2007, mostra e catalogo realizzati a cura di Leo Lecci e Paola Valenti. Nel 2011 è invitato alla 54° Biennale di Venezia (sez. Liguria). Nel 2014 l’Editore Philobiblon di Ventimiglia, pubblica “Non sono un pittore che urla” conversazioni di Enzo Maiolino con Marco Innocenti, testo introduttivo di Leo Lecci.

Muore a Bordighera (IM) l'11 novembre 2016.


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it


Bibliografia:

2012 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 247.

2013 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea 2014, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 168.

2014 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea 2015, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 109.

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