Eugenio Linati, nativo di Como, allievo dell’università di Pavia, e autore di molti edifici sparsi pei laghi di Como, Maggiore, e d’Orta. In Como eresse il palazzo ex Novi e l’Albergo Volta in Piazza Cavour; a Bellaggio, l’Albergo Grande-Bretagne. Sul Lago Maggiore ricostruì due palazzi di villeggiatura: a Belgirate e a Lesa. È suo il sarcofago di famiglia dei conti di Savoiroux a Meina, dove riposano le ceneri del valoroso Tancredi che, esploratore in Africa, cadde prigioniero di Ras Alula. L’istituto delle scuole professionali di Intra, eretto per liberalità della benefica Luisa Cobianchi, è pure opera del Linati. Sul lago d’Orta fabbricò la casina dove riposava i suoi autunni Agostino Bertani, e il castello di Miasino, massiccia costruzione in granito rosso, di stile romanzo, di proprietà del conte Solaroli. Ora attende a ristaurare il caratteristico palazzo del Broletto di Como a marmi policromi. Per l’erezione del palazzo dell’Esposizione voltiana, il Linati ha adottato quel poco usato stile Empire, dal quale si lusinga di cavare qualche nuovo effetto. Il suo ritratto dice che, per quanto alto e tarchiato il Linati ha già varcato il mezzo secolo.
Nel 1896 progetta gli edifici dell'Esposizione Voltiana a Como, l'8 luglio del 1899 a causo forse di un corto circuito, il padiglione viene quasi tutto distrutto dalla fiamme, la ricostruzione viene riaffidata al Linati, ed i padiglioni vengono inaugurati il 20 agosto dello stesso anno.
Bibliografia:
1899 - L'Esposizione Voltiana a Como e i suoi collaboratori, Milano, L'Illustrazione Italiana, n. 6, 5 febbraio, pp. 77, 99/100, ill.