Leonardo Leonardi, pittore, critico d’Arte; scrittore, polemista, nato a Monteforte Irpino il 26 gennaio 1897; domiciliato a Bari, Corso Cavour, 160.
Dopo una solida e accuratissima preparazione, a cui concorsero i Maestri dell’Accademia di Napoli e lo studio diretto dei classici del passato, esordì nel campo artistico nel 1925, con pieno successo. Da allora, sempre seguito da autorevoli e crescenti riconoscimenti, ha allestito oltre trenta «personali» in tutta Italia, partecipando per invito alle più importanti Mostre Nazionali ed Internazionali, oltre alle Sindacali d’Arte, Premi di paesaggio e Concorsi vari.
Autore di una vasta e pregevolissima produzione pittorica, ha meritato varie medaglie d’oro, premi-acquisto di Ministeri e di Enti, e onorificenze italiane ed estere. Membro d’onore di varie Accademie.
Il Leonardi è un esteta della vera bellezza. Egli attinge l’ispirazione con animo di poeta dalla fonte eterna delle armonie, rivelando e confermando una personalità inconfondibile. Nei suoi oli, coerenti al suo temperamento vibrante, signoreggia un profondo lirismo attestante amore immenso per il paesaggio dolomitico: spiritualità e tecnica che sono la sigla delle sue affermazioni, documentate in vari Dizionari di Artisti contemporanei viventi. Il Direttore del Museo Alifano definì il Leonardi «Cantore della luce e del colore» e la «Critica dell’epoca», rilevò che Egli, nel «tutto scorre» di Eraclito, non aderisce a un facile impressionismo, ma trasfigura con potenza fiamminga. Artista d’ingegno vivace e poetico, può affrontare con serenità di spirito quella libertà assoluta che il Boito invocava pei versi e per la musica. La «Libertà de Bourgogne» scrisse: Leonardo Leonardi surimpressioniste de Bari - qui ajoute à ses talents de peintre celui d’orateur puisqu’ il pronongà le discours d’uverture», e, mentre «Metropoli» affermava: Il Leonardi rappresenta una scuola che nella confusione estetica attuale riporta la pittura ai tempi aurei dell’Arte e agli eterni valori spirituali, «Il Popolo» ed il «Corriere di Roma» annotarono che l’artista «fa parte del fior fiore della pittura italiana», della quale «è un lirico».
Le deviazioni estetiche lo trovano autorevolmente e gagliardamente schierato tra gli Artisti contemporanei pensosi della loro missione e della loro dignità, sempre pronto a difendere la civiltà latina trascinata alla deriva dalle forme involute e dall’avvilente mercantilismo in Arte. (Il Leonardi accetta 1’apporto della tradizione come presupposto per il superamento dell’Arte, intesa quale consapevole creazione di bellezza, anelito all’Eterno ed all’infinito, missione estetica ed etica. Respinge la tecnolatria e le correnti degradanti e demenziali, che reimmergono la società dell’antiumae nel selvaggismo). Delegato per la Puglia del Movimento neoromantico e del Movimento Artistico Culturale Italiano, ha lanciato con altri Artisti meridionali il Movimento Nazionale Rinascita Artistica, dopo gli opportuni accordi col Ministero competente.
Particolarmente lusinghieri sono stati i giudizi della stampa relativi alle conferenze polemiche e di cultura estetica tenute in varie città per il predetto Movimento di Rinascita, pel M.A.C.I., pel Centro Pedagogico di Bari e per l’attività della Bottega delle Arti, di cui il Leonardi è Presidente. Molte sue dotte orazioni pronunziate nelle cerimonie inaugurali di Mostre d’Arte sono state registrate e pubblicate su varie riviste. («Il Tempo» del 14 agosto 1955, a proposito di una sua prolusione tenuta nel «Museo Fiorelli», scrisse che «mai il salone è stato così affollato di Autorità e Cultori di Arte giunti da Bari, Foggia, Lecce, Taranto, Roma e Torino, quanto per ascoltare l’applauditissima conferenza del pittore e critico d’Arte Leonardo Leonardi. «Il Giornale d’Abruzzo» in una nota del 16.9.1955 ha sottolineato che «il primo ad essere premiato con medaglia d’oro alla Nazionale di Termoli è stato il pittore Leonardo Leonardi da Bari, che con lirismo commovente esaltante l’Arte ha riscosso l’applauso esultante di tutti i presenti.
Il Leonardi è stato Consigliere Nazionale ai Congressi di Artisti tenuti a Roma, Urbino e Venezia. Nel 1947 ha organizzato il Sindacato Regionale Pugliese Belle Arti, ricomponendo la famiglia artistica dopo la tragedia della guerra e lo smarrimento estetico che la seguì. Iscritto al Sindacato Nazionale Autori e Scrittori, collabora nella qualità di critico d’arte alle riviste ed ai periodici tecnici «La Gazzetta delle Arti», «L’Araldo dell’Arte», « Rinascita Artistica», «Arte libera», «Pensiero ed Arte», «Terrazza» ecc. e per la sua attività ha ricevuto la tessera d’onore di varie organizzazioni artistiche.
Presidente di Giurie Nazionali, ha fatto parte di Comitati d’onore, Esecutivi ed Organizzatori di varie Rassegne, tra cui la « Mostra Nazionale di Arte Sacra » nella Basilica di S. Pietro ad Aram, la Nazionale di Montagna del 1951 e quelle allestite alla Galleria Il Parnaso, le Mostre figurative del Maggio Barese, la Prima Nazionale di Artisti Universitari, varie Rassegne, la «Permanente» nel Castello Svevo di Bari, ecc.
Tra le opere più significative acquistate da Pinacoteche, Gallerie Nazionali ed Estere e Raccolte varie sono degne di rilievo : «La Valle dell’Inferno» e «Gradelle Santa Lucia» (Museo Alitano); «Il Sepolcreto dei Saraceni» (Museo Gravina); «Raccoglimento in Montagna» (Gallery of fine Art Plymourth); «Il Castello di Federico II» (Pinacoteca Comunale - Bari); «Lago di Carezza» (Galleria Principe Amoroso d’Aragona); «Tramonto dal piazzale Michelangelo» (Collezione Unione Artisti); «Orchidee e ninfee» (Collezione Carrante); «Pale di S. Martino di Castrozza», «Paesaggio a Vietri», «La Torre di Vaiolet» (Collezione Marchese Soncini); «La divina costiera» (Raccolta Grimaldi); «Arco Felice» (Ing. Ercole - Ente Irrigazione); «Bufera sul lago di Alleghe» (Picture Gallery di Washington); «Rustico barese» (Collezione Conte Tomas - Madrid); «Anelito di vita» (Pinacoteca Università - Bari); «Rose rosse su rosso» (Provv. O.O. P.P.) «Riflessi» (Ente Riforma); «Pace alpestre» Ministero P. I.; « Motivo goliardico » (Raccolta Amato - Napoli).
Bibliografia:
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp. 330/336.