Laurenzi Laurenzio

incisore pittore
Assisi (PG), 3 gennaio 1878 - Roma, 22 dicembre 1946

Frequenta l’Istituto di Belle Arti di Roma, si perfeziona studiando dal vero nella città natale. Predilige il paesaggio, specialmente quello di Assisi che ritrae in tutti i suoi aspetti.

Partecipa a tutte le esposizioni umbre e a quelle romane degli “Amatori e Cultori”.

È stato membro dell’Accademia di Urbino, dell’Accademia Spoletiana e Accademico di merito dell’Accademia di Perugia.

Nel febbraio-giugno 1915 figura alla Terza Esposizione Internazionale d’Arte della “Secessione”, a Roma, presenta l’opera: S.Giovanni - Palermo.

Inizia ad incidere nel 1920, realizza oltre 500 lastre.

Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con le incisioni: Canale di Venezia (Canale della Giudecca), Todi, Frascati.

Alla sua città natale Assisi, dedica circa 50 rami, nel 1921 incide una magnifica lastra con il panorama della città intitolato in lastra “Assisi MCMXXI” (mm. 375x490),

Nel 1922 le belle acquaforti “La Cittadella di Assisi vista dal Monte Subasio” (520x405); “Sepolcro di Cecilia Metella” - Roma 1922”.

Del 1923 é l’acquaforteLa Basilica di S. Francesco d’Assisi e il Sacro Convento - Alla Santità di Pio XI nell’Anno II° del Suo Pontificato.

1 - Cristo di S. Damiano, Assisi. acquaforte, acquatinta, mm. 405x310 a matita in basso a sinistra Laurenzi, a destra Cristo di S. Damiano, Assisi.

Del 1923 é l’acquaforteLa Basilica di S. Francesco d’Assisi e il Sacro Convento - Alla Santità di Pio XI nell’Anno II° del Suo Pontificato.

Nel 1924 incide una grande lastra che raffigura Piazza delle Erbe a Verona. (mm. 495x375), Roma - Arco di Tito, 1924 (mm. 260x205).

Dal 2 al 31 marzo 1924 partecipa alla V Mostra del Gruppo Romano Incisori Artisti, nella sede sociale al Palazzo Venezia di Roma.

Altra incisione dal titolo “Assisi” è del 1925, e rappresenta un’inusuale panorama con la veduta della basilica da un’altura fra i cipressi (495x420); sempre di “Assisi” realizza una piccola lastra con la veduta della basilica.

(Assisi: Panorama) - 1926, acquaforte (mm. 415x485)

Nel 1928/1929 è in Eritrea dove esegue quadri e incisioni tratti da quell’ambiente esotico, queste opere vengono esposte in due mostre personali nel 1928 e nel 1933 a Roma,a cura del Ministero delle Colonie.

Nel 1928 incide la grande acquaforte “Il porto di Massaua” (mm. 380x490), e Finestra aperta su Venezia - 1928 (245x175).

Nel 1929 esegue in Eritrea una serie di animali africani.

17 - Pompei: Via dei sepolcri - 1930 acquaforte (mm. 245x320)

Navi da guerra all’ancora viene incisa nel 1931. - Roma: Isola Tiberina - 1931 acquaforte mm. (415x485)

Tiene una mostra personale nel 1931 presso la sede ‘Pro Oriente’ a Sofia in Bulgaria, presenta oltre 160 incisioni con vedute di Roma, assisi, Verona, Milano, Venezia.

Nel 1931 figura alla I° Mostra del Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, alla Calcografia di Roma.

Dall’ottobre al dicembre 1931 nell’ambito della Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale,nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma, espone le acqueforti: Struzzi, Testa di leone, e numerose altre opere: Piazza Fontana a Massaua, Porto di Massaua, Moschea di Keren, Keren, Chiesa copta all’Asmara, Madre eritrea, Bacino di Massaua.

1931 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre - dicembre, p. 305

Nel 1932 incide una grande e bella acquaforte, dedicata a Bologna che raffigura una scena animata ai piedi della Torre degli Asinelli, (395x495); e per la serie di vedute romane, incide il “Tempio della Fortuna virile, Roma, (490x355)

Nel 1932 figura alla II° Mostra del Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Nel 1932 figura alla Mostra

“L’Italie dans l’art di livre et de la gravure, exposition d’oeuvres de maitres graveurs illustrateurs et imprimeurs italiens et français anciens et modernes, Musèe de la Peinture, Bordeaux.

Nel 1933 incide all’acquaforte le vedute degli“Avanzi del Foro di Cesare e la Chiesa dei S.S. Luca e Martino di Roma - A. XI E.F.” (495X375); la Basilica di Massenzio, Roma (380x495); Il colonnato di Piazza S. Pietro in Vaticano, (430x495); Il Foro di Augusto, (385x495); il “Tempio di Vesta in Piazza Bocca della Verità, (490x380); Veduta del Teatro di Marcello, acquaforte (mm. 380x495); Avanzi del Tempio di Marte Ultore in Roma - A. XI E.F.

acquaforte (mm. 385x270)

Nel 1933 figura alla Mostra

“Sucasnà Europskà Grafika VI: Italia”, presso il Muzeum Vychodoslovenchè,a Kosice.

Nel 1933 figura alla Mostra

“Moderne italienischer Kunst. L’incisione italiana d’oggi”, presso Kunstlerhaus,a Vienna.

23 - (Roma: San Pietro) - A Sua Santità Pio XI Pont. Max. nell’anno Giubilare della Redenzione - 1934 acquaforte mm. 430x495

Presso l’Istituto di Cultura Fascista di Bergamo, nel giugno 1934, tiena una grande mostra di acqueforti dal titolo: Roma antica e Mussoliniana, espone circa cento incisioni suddivise tra vedute della Roma antica (come Colle Capitolino, Teatro Marcello, La Curia, Tempio di Venere Genitrice), paesaggi umbri, e studi di animali. La mostra viene inaugurata da Roberto Papini che nell’occasione commemora l’archeoloCorrado Ricci.

Nel 1934 figura alla Mostra “Graphik Ausstellung Italienischer Kunstler”, presso Kunstlerbund Munchen,a Monaco di Baviera.

Dall’ottobre 1934 al gennaio 1935 nell’ambito della Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale,nel Castelnovo di Napoli, figura nella sezione Bianco e Nero con le opere: Facocero, Struzzo, Testa di leonessa, Fiume Barca Agordt,

1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 169, 170

Dal 7 aprile al 5 maggio 1935 figura alla Mostra “I Italijas grafiskes Makiskas Izstade Latvija”, presso Niklavs Strunke,a Riga.

Nel 1935 sempre per le vedute romane incide “Il Vittoriano e la chiesa di S. Maria in Aracoeli dal Campidoglio, (490x400);

Nel 1935 inizia ad incidere la serie “Monumenti dell’Impero Romano”, sparsi nel bacino del Mediterraneo, serie di CIRCA ottanta acqueforti che ultimerà nel 1940.

Le incisioni che ritraggono le vestigia della Roma imperiale, situate in vari paesi dell’Africa, dell’Asia e d’Europa.

Per la ricorrenza dell’anno augusteo esegue quarantacinque acqueforti di piccola dimensione, con monumenti romani (album finito in cinquanta esemplari).

Lo stesso anno 1935 incide: “Leptis Magna - Interno della Basilica di Settimio Severo - A. XIII E.F.”; “Leptis Magna - Esterno della Basilica Severiana - A. XIII E.F.”; “Leptis Magna - Le terme - A. XIII E.F.”; Sabratha - Tempio orientale - A. XIII E.F.”

Incide nel 1936: “Axum - Il Santuario - A. XIV E.F.”; “Axum - Le Stele - 1936”;“Adua - Il Rajo e la Valle di Enda Mariam Scioaitù - 1936”; “Gondar - Il Kusquam dopo l’incendio dei Dervisci - XIV E.F.”; “Spalato - Dalmazia - Mausoleo di Diocleziano (18 nov. 1936)”;

Nel 1937: “Volubilis - Marocco - Avanzi della Basilica (A. XV E.F.). 12 gennaio 1937.”; "Atene - Ginnasio di Adriano (1937 XV), 12 febbraio 1937, “Djemila - Algeria - Arco di Caracalla (1937 XV) 18 maggio.”;

Il 5 giugno 1938 viene ricevuto in udienza privata da Sua Maestà il Re e Imperatore. Incide “Orange - Francia - Arco di Trionfo - 18 luglio 1938”;

Altre serie: Sei acqueforti con soggetti dell’africa Orientale Italiana; ciclo di Assisi (circa 50 lastre) esposto e premiato al Salone di Parigi.

Vedute di: Roma, Venezia, Verona, Bologna, Atene, Isola d’Ischia.

Esegue pure vedute di templi, archi, ponti, testimonianti la grandezza di Roma.

Tiene personali come pittore e come incisore a: Parigi, Ginevra (Prima del 1934), Sofia, Costantinopoli, Palermo, Pavia, Roma, Milano, Bergamo.

Sue incisioni figurano in quasi tutti i Musei d’Europa e d’America. In Italia sue incisioni sono conservate: IsIAO di Roma, nella Raccolta di Stampe “Angelo Davoli” di Reggio Emilia: sei acqueforti, e nella Raccolta di Stampe “Adalberto Sartori” di Mantova: 49.


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it


Bibliografia:

1915 - Secessione, Terza Esposizione Internazionale d’Arte, catalogo, Roma, p. 46.

1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, pp. 148, 149.

1924 - Esposizione del Gruppo Romano Incisori Artisti, Cimento, Anno IV, fascicolo IX e X, febbraio e marzo, p. 204, 206.

1928 - Turismo d’Italia, Roma, marzo.

1929 - Turismo d’Italia, Roma, maggio.

1930 - Enciclopedia Italiana, Roma, vol. V, p. 44, voce: Assisi ; vol. XVIII, p. 981.

1931 - L’Arte di Laurenzi in Bulgaria, Il Giornale d’Italia, 22 luglio, p. 3.

1931 - Il Legionario, Roma, 29 agosto.

1931 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre - dicembre, pp. 305, 320, 337,

1934 - Un’importante mostra dell’acquafortista Laurenzi, La Voce di Bergamo, 16 giugno, p. 5.

1934 - Questa sera si inaugura la mostra di acqueforti di Laurenzio Laurenzi, La Voce di Bergamo, 18 giugno, p. 3.

1934 - Roberto Papini inaugura la mostra dell’acquafortista Laurenzi commemorando Ricci, La Voce di Bergamo, 19 giugno, p. 3.

1934 - A. Locatelli Milesi, La mostra “Roma antica e Mussoliniana” di Laurenzio Laurenzi, La Voce di Bergamo, 20 giugno, p. 3.

1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 169, 170

1934 - Agostino Mario Comanducci, I pittori italiani dell’Ottocento, I. Edizione, p. 346.

1937 - Esposizione Italiana di Bianco e Nero, Bucarest, catalogo mostra.

1937 - Romanus, I monumenti dell’Impero Romano nelle acqueforti di Laurenzi, Il Piccolo, Roma, 28-29 maggio, p. 2.

1938 - Visages d’Italie, Ankara - Istambul, catalogo mostra.

1938 - E. Giovannetti, Le acqueforti africane di Laurenzio Laurenzi, Gli Annali dell’Africa Italiana, anno I, n. 2, agosto, pp. 567-570.

1938 - E. Giovannetti, su: La Voce d’Italia, 16 ottobre.

1939 - Le vestigia di Roma nel mondo. Una raccolta di acqueforti di Laurenzi, Il Messagero, 28 febbraio, p. 4.

1940 - G. G. Loschiavo, Laurenzio Laurenzi e le sue acqueforti romane, su: L’Urbe, Roma, 2 febbraio, pp. 23/25.

1944 - L. Magugliani, La pittura dell’Ottocento e l’Africa, Bergamo, p. 17.

1945 - Agostino Mario Comanducci, II. Edizione, p. 383 e seg..

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, pp. 429, 430.

1972 - Agostino Mario Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani (…), Quarta Edizione, Vomume terzo, p. 1683.

1988 - Gruppo Romano Incisori Artisti 1921, catalogo mostra, Roma, Palazzo Venezia, aprile-maggio, pp. 69, 70.

1999 - M. Margozzi, a cura di, Viaggio in Africa, Dipinti Scultura e Grafica delle collezioni del museo africano, pp. 42/46.

2003 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, Volume quinto, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, pp. 291, 294.

2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 222, 223.

2005 - M. Margozzi, a cura di, Viaggio in Africa, Dipinti Scultura e Grafica delle collezioni del museo africano, pp. 138/156, 283.

2006 - Alida Moltedo Mapelli, a cura di. Tra Oriente e Occidente. Stampe italiane della prima metà del ‘900. Arianna Mercanti, Laurenzio Laurenzi (biografia), catalogo mostra, Roma, Calcografia, dicembre 2006 - febbraio 2007, Artemide editore, pp. 129/133, 219.

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