(1880) ADOLFO LAURENTI
È un giovane di 26 ani su per giù, dai capelli di un castano chiaro un po' acceso, e dai bei baffi più chiari e più accesi ancora. È romano e alunno dell'Accademia romana o Istituto di belle arti di S. Luca, e ha già dato di sé più d'una bella prova. Circa otto mesi fa, per esempio nel concorso pel monumento a Vittorio Emanuele in Vercelli, vinto da Ercole Rosa, egli guadagnò il secondo premio di mille lire.
Adesso lavora attorno a un secondo bozzetto per Verona; non ne parliamo perché sarebbe mera indiscretezza. Il giovine Laurenti all'Esposizione di Torino mandò tre busti in terra cotta: un Arabo, una Araba, un Augure, e un busto in marmo Un senatore romano. Quest’ultimo concorse al premio insieme al busto Aspasia di Eugenio Maccagnani, e quello Victa del Jerace, ma non ottenne che la menzione onorevole, perché il suo busto era stato esposto due anni or sono all'Accademia di S. Luca.
L'opera del Laurenti è piena di vita: è una testa in cui la rudezza è solo superata dalla jattanza: pare rappresenti un uomo nuovo, un nobile per quattrini, che s'è imposto alla massa e se ne gonfia. Il modello che ha servito all'esecuzione di questo pregevolissimo busto il vecchio Checco, è morto a un dì presso come Seneca. Infatti egli era stoico al punto di non ubbriacarsi che ogni sera. Avvenne che un giorno andò a libare agli dèi col braccio fasciato per un salasso. A un certo punto lo colse il sonno di Noè: la fasciatura si slegò, e il sangue ebbe agio discorrere a lungo dall'incisione della lancetta. Pochi giorni dopo, lo stoico Checco moriva.
Questa necrologia mi è stata comunicata dallo stesso Laurenti, il quale mi assicurava che un senatore romano della forza di Checco non si trova a pagarlo tutto palazzo Madama. (1880 - Schizzi d'Artisti - Adolfo Laurenti, L'Illustrazione Italiana, Milano, Treves, II° semestre, Anno IV, n. 47, 21 novembre, p. 335.)
Allievo dell'Accademia Nazionale di San Luca, insegnò scultura all'Istituto d'arte di Urbino.
Realizza la parte scultorea per la "Tomba di Vittorio Emanuele II", (2° Cappella destra del Pantheon - Roma), progettata nel 1878 dall'architetto Manfredo Manfredi.
Figura all'Esposizione di Torino del 1880 con quattro busti rappresentanti: Un augure (terracotta), Un senatore romano (opera premiata / marmo), Un arabo (terracotta), Un'araba (terracotta).
Nel 1882 realizza il Bozzetto raffigurante il Principe Amedeo IV di Savoia, in occasione del Concorso per il Monumento.
All’Esposizione di Roma del 1883 presenta le tre sculture: Nerone, Le smorfie dei satiri e Una partita sulle rive del Tevere.
Realizza il monumento al Garibaldino, nel 1883 per la Piazza di Porzio Catone.
Nel 1888 realizza la fontana monumentale in Piazza Borghese a Monte Porzio Catone.
Nel 1889 gli è riconosciuta una menzione d’onore all’Esposizione Universale di Parigi.
Nel 1898 realizza il Monumento a Silvio Spaventa collocato a Bomba in provincia di Chieti,
La sua presenza a Mantova è documentata dal 1906 al 1913.
La sua prima scultura “mantovana” da noi conosciuta porta la data, infatti, del 1906 ed è un Ritratto in bronzo della signora Edvige Petrali.
Dai verbali della Fondazione Franchetti, risulta poi che, nel 1907 tiene uno studio di scultura a Mantova.
Lo stesso anno, esegue il Monumento a Giuseppe Grioli, patriota mantovano, che viene eretto nei Giardini di Porta Belfiore. (?????) sc. di Carlo Cerati.
Per il Consorzio di Bonifica Agro Mantovano Reggiano realizza il Busto in bronzo di Alberto Capilupi De Grado, collocato nella sede di Moglia di Sermide, mentre l’opera in gesso si trova nella soffitta-archivio, della sede mantovana del Consorzio.
Nel mese di luglio del 1908, riceve l’incarico di eseguire il Monumento al Commendator Giuseppe Franchetti, da parte della Fondazione omonima e dal Comune di Mantova; nel febbraio del 1909, tra i committenti, di comune accordo, viene decisa la collocazione dell’opera nei Giardini di Porta Belfiore. La Fondazione decide di commissionare al Laurenti un secondo esemplare del Busto del Franchetti da collocarsi nella Sala delle adunanze della stessa, l’opera viene fusa e inaugurata nel mese settembre. Sorte diversa tocca al Monumento collocato nei Giardini e inaugurato nel 1909, infatti già nel 1910, si pensa di farne dei miglioramenti, così il Laurenti presenta un bozzetto nel 1910 ed un’altro nel 1911, ma entrambi non vengono approvati dai committenti, così che solo nel marzo 1912 un terzo bozzetto ha miglior fortuna ed in data 19 ottobre si stipula il contratto per i miglioramenti da apportare allo stesso. Eseguite le modifiche, all’inizio del 1913 l’opera è riscoperta senza inaugurazione. Più tardi, nel giugno 1943, per motivi bellici, il Busto in bronzo di Franchetti, collocato nei Giardini viene fuso, (per fortuna si salva quello della Fondazione). Dal dopoguerra, però, malgrado le varie interpellanze fatte al Comune, da parte di cittadini e studiosi, della scultura non è ancora stata fatta una copia da ricollocare nei Giardini di Porta Belfiore.
Nel 1909 per iniziativa della contessa Virginia Arrivabene Valenti Gonzaga, realizza l'artistico cofano che contiene lo stendardo delle dame di Mantova al nuovo reggimento "Lancieri Mantova".
Per i Giardini di Porta Belfiore a Mantova, esegue anche il Monumento a Domenico Fernelli, patriota mantovano, che viene eretto nel 1911.
Trasferitosi a Roma, colloca il lungo fregio rappresentante la “Corte della Vita e del lavoro” sulla facciata del Palazzo delle Belle Arti di Roma, ora sede della Galleria Nazionale romana d’Arte Moderna, costruito nel 1911 dall’Architetto Cesare Bazzani.
Lo scultore mantovano Libero Frizzi lavora nel suo studio di Roma negli anni 1914 e 1915 circa.
Per il Vittoriano in Roma, il Laurenti scolpisce in bassorilievo una “Fama” collocata nel pronao di sinistra.
Esegue i monumenti ai caduti di Rocca Priora (RM), inaugurato il 20 maggio del 1921, e quello di Monte Porzio Catone nel 1926.
Muore a Roma nel 1944.
Bibliografia:
1880 - Le statue premiate all'Esposizione di Torino, Senatore Romano, busto in marmo di Adolfo Laurenti (centenari inc.), L'Illustrazione Italiana, Milano, Treves, II° semestre, Anno IV, n. 42, 17 ottobre, p. 233 ill.
1880 - Gli artisti premiati all'Esposizione di Torino - IV Pittori e scultori - Adolfo Laurenti, L'Illustrazione Italiana, Milano, Treves, II° semestre, Anno IV, n. 47, 21 novembre, p. 321 ill.
1880 - Schizzi d'Artisti - Adolfo Laurenti, L'Illustrazione Italiana, Milano, Treves, II° semestre, Anno IV, n. 47, 21 novembre, p. 335.
1907 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.66 e 97;
1908 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.51/162 e 82;
1909 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.10/g, 11, 35, 40/66, 67, 74/238, 75;
1910 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.8, 38, 44/d, 50, 51/159, 77/390;
1911 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.49, 82, 86/2 a - b;
1912 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.34, 77;
1913 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n.21/c.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal neoclassicismo al liberty. Vol. lI. Lodi, Il Pomerio, pp. 600, 601.
2002 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume IV, La - Mu, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 1578/1580.