Alessandro Laforet: nato a Milano il 27 marzo 1863, morto a Milano il 27 gennaio 1937. Studia all’Accademia di Brera sotto la guida di Ambrogio Borghi e di Francesco Barzaghi. Dal 1886 insegna scultura presso la scuola Generoso Galimberti di Seveso. Partecipa all’Esposizione triennale di Belle Arti di Brera sin dalla prima edizione con lavori caratterizzati da un aggiornato verismo e divisi, nella scelta tematica, tra ispirazione romantica e denuncia sociale. Espone più volte all’estero e molteplici furono i concorsi a cui partecipò in Italia. Ottiene numerosi incarichi per la realizzazione di monumenti ai caduti.
Per l’Ospedale Maggiore di Milano e degli Istituti annessi, realizza il Busto in marmo del chirurgo Ambrogio De Marchi Gherini, inaugurato il 2 giugno 1890.
Nel 1891 partecipa alla Prima Esposizione triennale di Belle Arti a Milano, con il gruppo scultoreo: Orfanella
Alla Prima esposizione Quadriennale di Torino del 1902 presenta la scultura Donnina.
Nel 1904 riceve da parte della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano la commissione della statua raffigurante Santa Ada destinata a uno dei capitelli delle navate della cattedrale
Partecipa con il gruppo in gesso All’Ipocrisia, e Giuseppe Verdi, alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906.
Nell’aprile-maggio 1922, figura alla Prima Mostra d’Arte Sacra, che si tiene a Milanonel Chiostro di Santa Maria delle Grazie, e promossa dalla Società Amici dell’Arte Cristiana, con l’opera Nazzareno.
Esegue il Monumento ai Caduti di San Giuliano Milanese (MI), con scultura di soldato in bronzo, inaugurato il 15 giugno 1924. E Tra il 1921 e il 1929 è impegnato nella realizzazione dei monumenti ai Caduti durante la prima guerra mondiale di Cannobio, Cerro Maggiore, Vignone e Vignate.
Per la Chiesa di San Sebastiano a Milano, esegue la statua di Sant’Ambrogio.
Esegue per il cimitero Monumentale di Milano
- La tombe di Ida Lorini Tresoldi (1889-1890).
- Adone Calderoni e Virginia Curti Calderoni (1893, 1917).
- Le tombe: Stefano Carlo Pomè (1896), Luigi Crespi Falciano (1897), Edmondo Guigoni e Giuseppina Ghioldi Guigoni (1900), Orazio Herzfelder (1903),
le tombe dei benefattori Rosa Dell'Acqua (1901), Giovanni Battista Agudio (1903).
- Nel 1905 esegue il Monumento in marmo di Carrara con la scultura "Orante", per la tomba Jacopo Brizzi.
- Nel 1905 esegue il monumento in marmo di Carrara "Trasporto di un'anima" per la tomba Gamboa Marianna Turri.
- Tomba Ferdinando Zappa (1905),
- Nel 1906 realizza Il Monumento in marmo di Carrara con la scultura "Maternità" per la tomba Adelaide Falconi Negri.
Ferdinando Zappa (1905),
- Nel 1908 esegue la Figura in bronzo che rappresenta "L'angelo della pace che depone ramoscello d'olivo sulla tomba dei morti" per la tomba Achille Pagnoni e Anastasia Ferroni Pagnoni (1908),
- Nel 1909 realizza il Monumento in granito figura in bronzo “Pensiero” per la tomba Coniugi Lorini.
- La romba Antonietta Donadelli (1910-1911),
- Esegue nel 1911 "L'Infanzia e la Vecchiaia protetti dalla Carità" per la tomba Edoardo Crespi.
- Le tombe: Carlo Fighetti (1912), Giovanni Rosa e Angela Restelli Rosa (1914), Edmondo Apostolo (1914),
5) Figura rappresentante il “Dolore” e decorazioni in bronzo per la tomba Coniugi ROSA, anno 1915
Le tombe: Cesare Cavenaghi e Maria Anna Silva Cavenaghi (1916), Antonio Apostolo e Gaetanina Viganò Apostolo (1917), Anna Maria Polles Bisutti (1917), Giulia Pessina Fighetti (1918), Armida Robbiani Bonatti (1919),
7) Lavoro in bronzo “Preghiera” per la tomba Paolo Sartorio e Giuditta Sartorio Legnani (1920),
4) Monumento con statua in bronzo “Sfinge” per la tomba Coniugi APOSTOLO, anno 1920,
8) Gruppo in bronzo “La Bontà” per la tomba Coniugi Luigi Arienti ed Erminia Bosetti Arienti (1920-1921),
Le tombe: Attilio Sottovia (1920-1921), Natale Bordelli e Teresa Reina Bordelli (1921), Pietro Caimi (1921), Paolina Crotti Perversi (1922), Emilio Cesare Farino (1923-1924), Giuseppe Vietti (1924), Gaspare Fighetti ed Elisa Berinzaghi Fighetti (1924), Leonardo Arienti (1924-1926), Leopoldo Muggiasca (1925), Maria Antonietta Inzerillo Bono (1927), Virginia Pastore Guggi (1927).
Altri monumenti sono destinati ai cimiteri di Barlassina, Bovisio Masciago, Busto Arsizio, Canzo, Erba, Lodi, Meda, Varese, Vignate in Lombardia e a quelli di Schio e di Trieste fuori regione.
Bibliografia:
1891 - L’Esposizione Triennale di Belle Arti, Milano, Il Secolo Illustrato, n. 84, 7 maggio, p. 150;
1891 - Orfanella - gruppo di Alessandro Laforet, (con ill.), Milano, Il Secolo Illustrato, n. 100, 23 agosto, pp. 278, 280;
1902 - Pasquale De Luca, L’esposizione Quadriennale di Torino, (con ill.), Natura ed Arte, n. 20, 15 maggio, Milano - Roma, Vallardi, p. 516;
1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 85;
1922 - Prima Mostra d’Arte Sacra promossa dalla Società Amici dell’Arte Cristiana, catalogo mostra, Milano, aprile maggio, p. 10;
1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, pp. 39, 40, 67, 69, 71, 121.
1926 - Pio Pecchiai, Guida dell’Ospedale Maggiore di Milano e degli Istituti annessi, (con ill.), Milano, Stucchi Ceretti, p. 84.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 595, 596, 597 ill.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 512