Juti Ravenna nato il 26 dicembre 1897 nella località Spadacenta (VE), morto a Treviso nel 1972.
Ravenna è stato tra i protagonisti della pittura veneta di questo secolo. Anti-personaggio, viveva schivo ed appartato. Concepiva l'arte come vocazione e vi si applicava con totale dedizione, tanto da declinare sovente gli inviti ad allestire mostre personali per evitare di distogliersi dal quotidiano lavoro al cavalletto.
Dal 1920, quando si trasferì a Venezia in uno dei leggendari studi nelle soffitte di Ca' Pesaro, partecipò al movimento della cosiddetta “scuola di Burano”, divenendone ben presto l'anima critica.
Nel '27 l'atelier fu portato a Palazzo Carminati, dove il pittore ospitò per un breve periodo Filippo De Pisis. Frequentando il poeta Vincenzo Cardarelli e lo scrittore Giuseppe Mesirca, allargò i suoi orizzonti culturali e cominciò a collaborare con disegni e testi ad alcune riviste italiane.
Nel 1928 partecipa alla XVI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 dipinto.
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con Ritratto della signorina Sofia Minassian.
Nel 1931 conobbe i pittori francesi Albert Marquet e Raoul Dufy: un incontro rilevante per l'evoluzione della sua ricerca espressiva.
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con tre dipinti: Natura morta - Fiori, Natura morta - Pesce, Piazzetta.
Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Natura morta, Piazzetta San Marco.
Nel 1948 si stabilì a Treviso dove contava molti estimatori e frequentava la casa di Nevra Garatti, punto d'incontro di artisti e letterati della "piccola Atene". L'anno seguente sposò la vedova dell'amico Sante Caneian. Negli anni successivi partecipò ancora a qualche importante rassegna (come la Quadriennale romana del'59) ma mantenne fino alla fine il suo atteggiamento antimondano.
Nel 1948 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 5 disegni.
Nel 1950 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 3 dipinti.
Nel 1955 partecipa con il dipinto "Colli in fiore", alla rassegna: Viaggio in Italia. Terzo Premio di Pittura ESSO, a Venezia.
Alla Biennale di Venezia del 1972, figura con un acquerello a: Venezia: Ieri, Oggi, Domani.
Juti Ravenna non è certo sconosciuto agli “addetti ai lavori"’. Alcuni importanti studiosi l'hanno indicato tra gli artisti di spicco (Carlo Ludovico Ragghianti lo ha inserito nella cruciale mostra storica di Palazzo Strozzi a Firenze, dedicata all'arte italiana del ventennio 1915-1935) e rilevante è stato il suo contributo alla riflessione critica, con gli scritti raccolti da Mesirca.
Dal 29 novembre al 31 dicembre 1997, nel centenario della nascita, il Comune di Annone Veneto, gli ordina una mostra antologica nel Palazzo del Comune.
Bibliografia:
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 58.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 110.
1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 117.
1955 - Viaggio in Italia. Terzo Premio di Pittura ESSO, Venezia, p. 76.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 593.
1997 - Juti Ravenna (1897 - 1972). Catalogo mostra, Comune di Annone Veneto, pp. 60.