Ebbe i primi insegnamenti dal nonno scultore Francesco Morani. A quindici anni frequentava di già il R. Istituto di Belle Arti di Napoli, con la guida di Tito Angelini e la predilezione del pittore Saverio Altamura. Un anno dopo esponeva la sua prima opera, “Nidia cieca,,. Si può dire che la sua plastica esuberante pecchi per troppo vigore. Già nel 1878 a Parigi, si segnalava con il gruppo Eva e Lucifero. Nel 1882 fece una mostra personale di opere a Londra. Nella vasta congerie di oltre mezzo secolo di lavoro indichiamo: Guappetiello ,, (1878), La fanciulla e il gatto(1878), a Torino furono ammirate e premiate: Victa e Germanicus., il gruppo marmoreo “I Romani,,, “Mariella,, (1888), il busto femminile in marmo “Fiorita,,; il “Monumento a Umberto I,, a Pizzo di Calabria; “Gaetano Donizetti,,, (1897) in Bergamo; “La Conversione di Sant’Agostino,, (1899) per la chiesa di Santa Maria in Varsavia. Dopo l’inizio del XIX secolo: “I bimbi Friedlaender,, (1909), marmo; “L’Azione,, (1910), gruppo bronzeo pel Vittoriano in Roma; il busto marmoreo di “Francesco Crispi,,(1905 o 1921) pel Palazzo del Senato; il “Monumento a Domenico Cimarosa,, (1929) in Aversa.
Opere di Francesco Jerace sono la statua di Vittorio Emanuele (1880), una delle otto statue che ornano la facciata del Palazzo reale di Napoli, e il monumento al filosofo e critico Francesco Fiorentino, eretto a Catanzaro. altri lavori importanti: Brutiae, acquistato da S.M. il Re, e Il Vigliena raffigurante l'eroico prete calabrese di tal nome.
All’Esposizione nazionale del 1881 a Milano, figura con la scultura La Marion, opera acquista dal Comitato, e con il ritratto della Victa, opera già nota per il premio ottenuto nel 1880 all’Esposizione di Torino, e il busto di Maja.
Nel 1895 partecipò alla Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture: Beethoven (statua), Anacreontica (bronzo), Ritratto (busto in marmo).
Alla V Esposizione di Venezia del 1903, presenta la scultura in marmo: La principessa di Galatro-Colonna.
Alla VI Esposizione di Venezia del 1905, presenta la scultura: Hadria.
Nel 1905 per la facciata del Duomo di Napoli, realizza i due grandi altorilievi posti lateralmente al finestrone centrale, scoperta il 18 giugno.
Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture: Francesco Crespi (marmo), Mosè Bianchi (bronzo), Baronessa Savarese Romolino (marmo), Prof. Gallozzi (gesso), e un Bronzo.
Alla LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, che si tiene dal 1° febbraio al 30 giugno 1909, partecipa con la scultura Mystica.
Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con una Mostra Individuale, espone le sculture: Federico II, Montevergine (marmo), Malandrina (marmo), Figliuoli Friedländer (marmo), Idillio (fontana marmo e bronzo), L'eroe del Fortino Vigliena (Antonio Toscano) (gesso), S.E. il cav. Gaspare Finali (marmo), L'Angelo della carità (Monumento per onorare la memoria di Gioacchino Principe di Stigliano Colonna) (marmo), Satiretto (bronzo portalampade), Il cav. Amedeo Berner (marmo), Testa (bronzo), Giovanni Nicotera (terracotta), Chrystus (terracotta), Terracotta, Terracotta, Sigilghaida (dipinto), Ritratto del maestro G. Martucci (disegno), Carbonella (disegno), Visione (disegno), Testa muliebe (disegno), Studio di testa (disegno).
Nel 1910 esegue l’altorilievo per il timpano centrale che rappresenta la Fondazione dell'università, per la nuova Università di Napoli.
Nel 1912 risulta Socio del Consiglio Artistico dell’Associazione degli Artisti Italiani del Palazzo Strozzi di Firenze.
Nel 1913 figura all’VIII Esposizione dell’Associazione degli Artisti Italiani, che si tiene nel Palazzo Strozzi di Firenze, presenta la scultura in marmo Velia.
Inaugura nel 1914 - Il Monumento a Gabriele Pepe in Campobasso.
Con i marmi: Multa tulit, e Myriam, figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.
Partecipa con Testa di donna, terracotta nel 1924 alla Quarantesima Mostra della Promotrice napoletana.
Esegue a San Ferdinando (RC), il Monumento dedicato ai Caduti nella prima guerra mondiale ed a Vito Nunziante, che viene inaugurato il 23 gennaio del 1926.
Nel 1926 realizza anche il Monumento ai Caduti di Sorrento, in piazza della Vittoria.
Nel 1929 esegue il monumenti ai caduti di Cava de' Tirreni (SA).
Esegue il monumento ai Caduti di Reggio Calabria inaugurato nel maggio del 1930 alla presenza del re Vittorio Emanuele III.
Per l'Università di Napoli, realizza il busto in marmo di Francesco Fiorentino, inaugurato nel 1934.
Dall’ottobre 1934 al gennaio 1935 nell’ambito della Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, nel Castelnovo di Napoli, presenta le sculture: Francesco Crispi (marmo), Mussolini (bronzo), Myriam.
Realizza gratuitamente il monumento ai caduti di Polistena (RC) sua città natale; che viene inaugurato il 26 maggio del 1935 alla presenza del re Umberto di Savoia.
Bibliografia:
1878 - La fanciulla e il gatto, Museo di Famiglia, Milano, Fratelli Treves Editori, I° semestre, p. 65 (con ill.);
1879 - Il Guappo Napoletano, statua del prof. Jerace Francesco, (con ill.), Emporio Pittoresco, Milano, Sonzogno, anno XVI, I sem., pp. 1/2.
1881 - Luigi Chirtani, Al palazzo di Belle arti - La scultura II, Milano e l’Esposizione Italiana, n. 8-9, p. 58.
1881 - Raffaello Barbiera, La vita in Città e all’Esposizione, Milano e l’Esposizione Italiana, n. 24-25, p. 200.
1881 - Al Palzzo di Belle Arti - La Galleria B., Milano e l’Esposizione Italiana, n. 37-38, p.303.
1895 - Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 154, 155.
1903 - Vittorio Pica, L'Arte Mondiale alla Quinta Esposizione di Venezia, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, p. 75.
1905 - La facciata del Duomo di Napoli, L'Illustrazione Italiana, secondo semestre, pp. 16/17.
1905 - R.B., La scultura all'Esposizione di Venezia, L'Illustrazione Italiana, secondo semestre, p. 31/36.
1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 94.
1908 - Eugenio Vitelli, L'Arte alla VII Biennale di Venezia, Torino, Soc. Tip. Editrice Nazionale, p. 51.
1909 - LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, catalogo, Roma, p. 48.
1909 - Antonio Fradeletto: Mostra individuale di Francesco Jerace, nel Catalogo della Vili Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia, catalogo mostra, pp. 100/102..
1910 - Francesco Jerace - La fondazione della Università, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 6 - 20 febbraio, p. 361 ill. f.t., 388.
1910 - Monumento a Garibaldi in Calabra, Natura ed Arte, N. 2 - 20 dicembre, p. 122.
1913 - VIII Esposizione in Firenze, (con ill.), catalogo edizione ufficiale illustrata, Palazzo Strozzi, p. 158, 177.
1914 - Il Monumento a Gabriele Pepe in Campobasso…, Ivi, Stab. Tip. G. Colitti & Figlio.
1921 - 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 55;
1924 - Quarantesima Mostra della Promotrice napoletana, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 227.
1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 66, 121, tav. XXXII.
1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell'Arte. Ea Scultura nell'Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1955 - Domenico Maggiore, Arte e artisti dell’ottocento napoletano e scuola di Posillipo, Napoli, pp. 206/209.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 580/586.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 503.