Graziosi Giuseppe

scultore pittore incisore
Savignano sul Panaro MO 25 gennaio 1879 - Firenze 2 luglio 1942

Dopo avere studiato all’Accademia di Belle Arti di Modena, si perfezionò in quella di Firenze, dove fu allievo di Augusto Rivalta e del pittore Giovanni Fattori. Vide e ammirò a Parigi gli impressionisti, che ricordò come pittore e acquafortista e medaglista. Insegnò scultura nell’Accademia di Brera dal 1916 al 1922, poi a sua domanda in quella di Napoli; infine a Firenze. Le sue opere di scultura sono piene di foga sensuale, classicamente concepite. Oltre a numerosi ritratti e monumenti, fece: “Il figlio della gleba,, (1898), “Il fonditore ,, (1900), “ La moglie di Putifarre ,, (1907), “ La lupa,, (1908), “Susanna,, (1909), “La bagnante,, (1913), una fontana monumentale dei cinesi, per la città di Lima nel Perù, realizza la statua “Le tre Razze,, (1922); “Baccante,, (1924); “Monumento a Cristoforo Colombo,, (1923) perla città La Paz in Bolivia; “ Maternità,, (1926), “ Pomona ,, (1930), “ Madonna,, (1936); “Autunno,,, “Èva,,, “La Colomba,, (1940), “Nudo di donna ,, (1941).

Alla V Esposizione di Venezia del 1903, presenta le sculture in bronzo: Fra amici, e L'automa.

Nel gennaio 1904 è tra i trenta giovani scultori ammessi alla prova definitiva per il concorso al pensionato nazionale di scultura, che espongono nel Palazzo dell’Esposizione in Roma, un’opera in altorilievo sul tema del lavoro.

Partecipa con Faccende domestiche (targhetta in bronzo), Ritratto del sig. Matteo Campori, Presso la fonte (targhetta in bronzo) La madre (bronzo), La zia (targhetta in bronzo), All’Opera (statua in gesso bronzato), alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906.

Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Di notte, La pace, Alla fiera, La stalla, e le sculture in gesso: La moglie di Putifarre, L'aratura nell'Emilia (bassorilievo).

Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: La danza del mosto, Mio figlio, la scultura in gesso: Il fonditore, e le acqueforti: Scena di mare, Cantiere, Lavandaie, Lavandaie.

All’Esposizione di Bruxelles del 1910, viene premiato dalla giuria internazionale, con Medaglia d’argento per le Arti grafiche.

Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Ballo, Interno, con le acqueforti: Libro, Fontana, Alba, Biancore, Capriccioso, Interno di Stalla, e con la scultura in gesso: ritratto di Ugo Ojetti.

.Partecipa con tre acquetinte: Duomo di Modena, La madre, Il bucato, e con la scultura Ezechiele profeta, alla Mostra di Belle Arti dell’Esposizione Internazionale di Roma del 1911, (nella Sala Internazionale).

Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con la scultura: Autunno.

Con il bronzo Branco di porci, figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.

Realizza il monumento ai Caduti intitolato “Il Vittorioso” o “Il Legionario”, innalzato nel 1921 nella piazza Garibaldi a Sassuolo, quello di Bozzano (BO) inaugurato nel 1922 al centro di Piazza Garibaldi. (oggi smontato, la statua è sistemata nella piazzetta antistante la caserma dei Carabinieri). esegue anche l'erma con un busto di donna, dedicato ai Caduti di San Cesario Sul Panaro (MO).

Nell’aprile-maggio 1922, figura alla Prima Mostra d’Arte Sacra, che si tiene a Milano nel Chiostro di Santa Maria delle Grazie, e promossa dalla Società Amici dell’Arte Cristiana, con le opere Nazzareno; Sacro Cuore; Bozzetto d’altare per la chiesa del Corpus Domini di Milano; S. Francesco (gesso); Deposizione (bronzo) e con Via Crucis (12 acqueforti doppia tinta).

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: La cena, Il mattino, e due sculture in bronzo: San Francesco, Uomo d'armi.

Esegue il Monumento ai Caduti di Novellara (MO) con la statua in bronzo che raffigura la "Fertilità", che viene inaugurato nel 1925, e quello di e Pievepelago (MO), inaugurato il 7 settembre 1925.

Nell’ottobre-dicembre 1925, Partecipa con le incisioni: Ponti di Panico nel Bolognese, acquaforte; Nevicata, acquatinta; Piazza delle Erbe a Modena, litografia; Nella stalla, acquatinta; all’Esposizione Nazionale d’Arte, R. Accademia di Brera…, Milano, Palazzo della Permanente.

Partecipa alla II^ Mostra Regionale d’Arte Toscana, nell’aprile-maggio 1929, presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, con la scultura in bronzo Madre, e con Il Duce (Particolare del grande gruppo Equestre per il Littoriale di Bologna).

Il 27 ottobre 1929 viene inaugurata al Littoriale di Bologna la statua equestre di Benito Mussolini, (distrutta), viene collocata solennemente nell'incavo ad arco della Torre di Maratona, proprio di fronte alla tribuna reale.

Nella cappella funeraria di destra, della chiesa di San Giuseppe nel Tempio Monumentale di Modena, esegue nel 1929 l'effigie in marmo, di monsignor Natale Bruni, arcivescovo di Mantova nonché principale committente della costruzione.

Nel 1930 partecipa XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il bronzo Mussolini - particolare del Monumento, e una Madonna con Bambino (bronzo), e due dipinti intitolati Paese.

Nella primavera del 1932, espone alla Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, a Firenze, con le acqueforti: Carbonaio, La sorgente, La fuga in Egitto, Acquaforte.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Meriggio e Riposo, e tre sculture in bronzo: Ritratto del pittore Carena, Ritratto del pittore Tommasi, Eva.

Nel 1933 figura alla Mostra “Sucasnà Europskà Grafika VI: Italia”, presso il Muzeum Vychodoslovenchè, a Kosice.

Nel 1934 figura alla Mostra “Graphik Ausstellung Italienischer Kunstler”, presso Kunstlerbund Munchen, a Monaco di Baviera.

Dal 7 aprile al 5 maggio 1935 figura alla Mostra “I Italijas grafiskes Makiskas Izstade Latvija”, presso Niklavs Strunke, a Riga.

Nel 1936 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana Moderna”, presso Padiglione delle Esposizioni, ad Abbazia. (primavera).

Nel 1939 figura alla Mostra “Esposizione di incisioni italiane nell’America Centrale e Meridionale (Exposiciòn de Grabados)”, a cura della Biennale di Venezia, varie sedi, mostra itinerante in Venezuela e Messico.

Per la Basilica di san Pietro e Paolo all'EUR di Roma, esegue il Crocifisso di bronzo sopra l'altare maggiore.

Nel 1947 figura alla “Mostra dell’Incisione italiana e del libro”, a Santiago del Cile.

Nel 2004 sue opere sono esposte nella mostra: L’Oro e l’Inchiostro. Gli Incisori Italiani tra le due guerre nel “Concorso della Regina”, esposizione che si tiene nel Centro Comunale di Cagliari a cura di Francesco Parisi e Massimiliano Vittori.


Bibliografia:

1903 - Vittorio Pica, L'Arte Mondiale alla Quinta Esposizione di Venezia, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, p. 62.

1904 - Pietro D’Achiardi, Il concorso per il pensionato nazionale di Scultura, (con ill.), Bergamo, Emporium, n. 112, aprile, pp. 317, 318, 320;

1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 63;

1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 72, 104.

1909 - VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 31, 36, 66, 147.

1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Veneti - La scultura, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 24, 20 novembre, pp. 802/803.

1910 - Artisti Italiani premiati all’estero, L’Artista Moderno, Torino, n. 18, p. 290.

1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 73, 77, 142.

1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Italiani, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 23, 1° novembre, p. 730.

1911 - Esposizione Nazionale di Roma, Mostra di Belle Arti, catalogo, Roma, pp. 8, 11.

1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, pp. 102.

1921 - 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 31.

1922 - Prima Mostra d’Arte Sacra promossa dalla Società Amici dell’Arte Cristiana, catalogo mostra, Milano, aprile maggio, p. 9, 10, 29, 30 (ill:9.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 52, 108.

1924 - Guido Marangoni, L'arte Internazionale a Venezia, La Grande Illustrazione d’Italia, n. 6 agosto, p. 14.

1925 - Esposizione Nazionale d’Arte, catalogo mostra, R. Accademia di Brera…, Milano, Palazzo della Permanente, pp. 48, 49.

1929 - II^Mostra Regionale d’Arte Toscana, Sindacato Fascista Toscano Belle Arti, (con ill.), catalogo mostra, Accademia delle Belle Arti di Firenze, p. 18, 29.

1930 - XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 38, 43, 131.

1932 - Catalogo della Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, Firenze, Isituto Italiano del Libro, p. 31.

1932 - Augusto Paci-Perini, La III Mostra del Sindacato Lombardo, L’Artista Moderno, Torino, n. 6, p. 111.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 89, 90.

1934 - Italo Cinti: Giuseppe Graziosi (Mostra personale), Livorno, “Bottega d’Arte,, novembre.

1935 - Giuseppe Bazzocchi, Lima Vecchia e Nuova, Milano, Le Vie d'Italia e del Mondo, n. 1, gennaio, p. 129.

1940 - Guglielmo Pacchioni: Disegni di Giuseppe Graziosi (Mostra personale), Milano, Galleria del Milione 23 ottobre 1940.

1942 - Raffaello Franchi: Giuseppe Graziosi (Mostra personale), Milano, Galleria del Duomo maggio.

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1949 - Armando Pelliccioni, Dizionario degli Artisti Incisori Italianiii (dalle origini al XIX secolo), Carpi (MO), Gualdi, e F., p. 93.

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 397, 401;

1970 - Seconda biennale internazionale della grafica d’arte, la grafica tra le due guerre, catalogo mostra, Firenze, pp. 67/68, ill.

1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 436.

1987 - Luciana Frigeri Leonelli, Arte Modenese tra Otto e Novecento, Cassa di Risparmio di Modena, pp. 215/241.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 559/563.

2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 223, 224, 237.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 443.

2003 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume V, Gr-L, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 24, 27 ill.

2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 223, 224, 225.

2004 - Francesco Parisi, Massimiliano Vittori, a cura di, L’Oro e l’Inchiostro. Gli Incisori Italiani tra le due guerre nel “Concorso della Regina”; Arianna Mercanti, Giuseppe Graziosi (biografia), catalogo mostra, Latina, Novecento, pp. 59, 70/71.

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