Figlio dello scultore Egidio Girelli.
Ha compiuto i suoi studi nell’Accademia Belle Arti “Cignaroli,, della città nativa; e più tardi è stato chiamato nella medesima Accademia alla cattedra di Scultura, che occupa anche oggi. Nell’atmosfera delle ricerche tecniche novecentesche la sua plastica converge ad un intimismo meditato e sereno. Dal 1930 le sue opere più significative sono: i bronzi “ Testa di donna,, e “Adriana,, del 1930; i marmi “Sogno ,, del 1931 e “ Giovane sposa,, del 1935. Altri bronzi: “Le stelle,, (1940), “Adorazione al sole,, (1941), “Rosella,,, “Bagnante,, e “Chimera,, (1942), altra statua dal titolo “Sogno,, (1943), “Nudo femminile,, (1946), “Figura,, (1947), “Nudo,, (1948).
Esegue il busto a Francesco Crispi, sistemato in piazza dell’Indipendenza a Verona, inaugurato il 28 ottobre 1927.
Realizza il Monumento ai Caduti di Trevenzuolo (Vr), che viene inaugurato il 23 settembre 1928.
Realizza il busto del soldato per il Monumento ai Caduti di Torri del Benaco (Vr) inaugurato il 29 settembre1929, sulla facciata del Monumento-Oratorio Santissima Trinità.
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con lo studio in bronzo: Testa di donna.
Alla Mostra del Sindacato Fascista delle Belle Arti nel Padiglione del Lido di Venezia del 1930 espone la scultura in bronzo Sardegnola.
Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con una scultura raffigurante San Francesco.
Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 sculture
Nel 1938 partecipa alla XXI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 sculture
Con la scultura in gesso: Toro, partecipa nell’agosto 1942 al Premio Verona, Prima Mostra Nazionale d’Arte, che si tiene nel Palazzo della Gran Guardia, a Verona.
Nel 1948 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura
Nel 1950 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura
Nel 1953 partecipa all'Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, con la scultura in bronzo: bambina.
Nel 1954 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 3 sculture
Dall’8 ottobre al 10 novembre 1961 figura al IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, con le sculture: Naufrago, Incontro.
Bibliografia:
1927 - Cronache Veronesi, (ill.), Il Garda, n. 12 dicembre, p. 58;
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 132.
1930 - Francesco Sapori: Alla XVII Biennale Veneziana (Scultura, Bian co e Nero, Oreficeria), Urbino, in “Rassegna dell’Istruzione Artistica,, agosto 1930.
1930 - Pino Tedeschi, La Mostra del Sindacato Fascista delle Belle Arti nel Padiglione del Lido, (ill.), Le Tre Venezie, n. 9, settembre, p. 11;
1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 68.
1942 - Premio Verona, Prima Mostra Nazionale d’Arte, catalogo mostra, Verona, Palazzo della Gran Guardia, agosto, p. 71, 136 ill.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1953 - Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, catalogo mostra, tav. 46.
1961 - IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, catalogo mostra, Padova, p. 25, (Ill.).
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 436.
2001 - Giorgio di Genova, a cura di, Scultori a Verona 1900-2000, catalogo mostra, Milano, Electa, pp. 34/37, 171/172;