Fece le prime prove nella Scuola di disegno in Varallo e apprese ad intagliare il legno nel laboratorio Barolo. Trapiantatosi a Torino, frequentò i corsi di Vincenzo Vela e di Odoardo Tabacchi all’Accademia Albertina. Nel 1877 prese dimora in Roma, dove si fermò a lavorare per quindici anni; tornando poi a Torino intorno al 1893. Le sue opere, piene di classico naturalismo, hanno un libero accento di grazia meditata e raggiunta. Ricordiamo: “Una schiava negra che tenta strapparsi i ceppi,, (1877); “La Pétroleuse vaincue,. (i1881); “Euclide fanciullo,, (1883). Diversi busti e statue marmoree in Italia e fuori.
Esordì nel 1877 all’Esposizione nazionale di Napoli con la «Schiava», opera realizzata a Roma dove lo scultore si era trasferito dopo aver vinto una borsa al collegio Caccia di Novara, e ove avrebbe dimorato sino al 1885 (1893), prima di far rientro a Torino.
Nel 1881all’Esposizione Nazionale di Milano figura all’esposizione di Belle Arti con il busto “La Petroliera”, che risulta uno dei pezzi più ammirati dell’Esposizione.
Nel 1891 partecipa alla Prima Esposizione triennale di Belle Arti a Milano
Bibliografia:
1881 - Sua Maestà la regina … Davanti alla Petroliera di Ginotti, (ill.), Milano e l’Esposizione Italiana, nn. 4 - 5, p. 29;
1881 - Luigi Chirtani, Al palazzo di Belle arti - La scultura II, Milano e l’Esposizione Italiana, n. 8-9, p. 58;
1881 - Al Palazzo di Belle Arti - La Petroliera, (con ill.), Milano e l’Esposizione Italiana, n. 10-11, p. 73, 74;
1891 - L’Esposizione Triennale di Belle Arti, Milano, Il Secolo Illustrato, n. 84, 7 maggio, p. 150;
1942 - Alberto Riccoboni: Rorna nell’Arte, ha Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 531/533
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 435