Allievo di Vincenzo Vela.
Nel 1862 esegue il monumento a Gian Battista Perasso detto "il Balilla", a Genova.
Con le sculture, Angela Maria, testa in marmo al vero, e con il busto in marmo a grandezza naturale di Massimo d’Azeglio, partecipa all’Esposizione di Belle Arti di Brera, del 1868 a Milano.
Sue opere: "la statua della Giustizia, che decora la facciata del Palazzo Carignano a Torino, e nel 1877 espose a Napoli La prima lettera e un busto di Massimo d'Azeglio; a Torino nel 1880 aveva altri tre busti in marmo Camillo Cavour, Massimo d'Azeglio e Galileo Galilei; una bella statua in marmo: Un buon libro; a Milano, nel 1881, i lavori Paterno ricordo, Caio Mario Coriolano ed altri; a Roma, nel 1883, Giuseppe Garibaldi.".
Torna a Como per il cimitero di quella città esegue due statue: La Fede sul monumento Barberini, e la Pietà filiale in quello Comanedi.
Bibliografia:
1868 - Esposizione delle opere di Belle arti nelle Gallerie del Palazzo Nazionale di Brera, catalogo mostra, Milano, Luigi di Giacomo Pirola, p. 44.
1879 - Balilla statua in marmo di Giani Vincenzo, (con ill.), Emporio Pittoresco, Milano, Sonzogno, anno XVI, II semestre, p. 109.
1881 - Luigi Chirtani, Al palazzo di Belle arti - La scultura II, Milano e l’Esposizione Italiana, n. 8-9, p. 58.
1889 - Angelo De Gubernatis "Dizionario degli Artisti Italiani viventi, pittori, scultori, architetti" - Firenze, Le Monnier, pp. 225-226.
1938 - Arturo Codignola, Glorie d'Italia. I grandi liguri, Le Vie d'Italia, Milano, n. 11 novembre, p. 1333.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, p. 528.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 433.