Ghizzardi Pietro

pittore
Viadana (MN), 20 luglio 1906 - Boretto (RE), 7 dicembre 1986

Nasce a Corte Pavesina di Viadana il 20 luglio 1906; muore a Boretto (RE) il 7 Dicembre 1986.

Nel 1965 Athos Campanini gli ordina a Guastalla (RE) la sua prima mostra personale.

Nel 1967 tiene la sua seconda personale a Boretto (RE) sempre a cura di Campanini.

Nel 1969 partecipa alla Seconda edizione del Premio Luzzara. Dal 25 maggio al 15 giugno partecipa alla rassegna “Il mondo dei naïfs” a Correggio Emilia. Partecipa nell’estate alla prima Rassegna internazionale di pittori naïfs di Lugano. Dal 7 al 23 settembre alla XXII edizione del Premio Suzzara, viene segnalato per l’opera Contadino padano. Presso il Centro Studi “L.A. Muratori” di Modena, tiene una mostra personale nell’ottobre. Dall’11 dicembre tiene presso la galleria La Parete di Pino di Milano una mostra personale, in catalogo presentazione di Maria Giovanna Vinsani. È presente alla mostra collettiva di pittura naïfs che si tiene a Roma dal 18 dicembre 1969 presso la galleria “I Volsci”.

Nel marzo 1973 sue opere figurano alla Collettiva presso la galleria La Torre di Mantova. Nel 1973 per decisione della giuria gli viene dedicata la Sala Omaggio della VI edizione del Premio Luzzara.

Nel 1974 espone alla Rotonda della Besana di Milano. Dal 21 dicembre espone alla rassegna “Incontro con i grandi Naïfs italiani” presso la galleria L’Arca di Crevalcore (BO).

Nel 1975 partecipa all’ottava edizione del Premio Luzzara.

Il 4 ottobre 1976 partecipa con altri artisti naïfs alla trasmissione televisiva TV dei Ragazzi, per la presentazione di I fioretti di San Francesco nell’arte naive.

Dal 4 marzo 1978 tiene una mostra personale alla Loggia di Giulio Romano a Mantova.

Partecipa a molte mostre, rassegne, manifestazioni e premi in numerose città italiane.

Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.


Giudizi critici:

…L’uomo Ghizzardi, con la sua dolcezza, la sua taciturna bontà, il suo desiderio di amore ormai lo conosciamo tutti, ma l’artista mostra sempre più di frequente aspetti nuovi e singolari irriducibili a qualsiasi definizione limitativa.

Certamente l’opera di Ghizzardi è al limite della “art brut”, al limite di quell’aspetto patologico che fa dell’arte l’unica chiave per penetrare e sperdersi in labirinti oscuri ed ossessionanti, ma essa è anche il frutto di una dedizione costante, autentica, ormai quarantennale, di linee ripetute all’infinito, di colori distillati con bolliture ed infusi sapienti suggeriti dall’istinto e da un’esperienza atavica mai dimenticata, di un desiderio urgente ed implacato di esprimersi, di esorcizzare le proprie paure, le proprie visioni…

L’interesse di Ghizzardi per il passato, per la “storia”, com’egli dice, è vivo ed autentico, ma egli non sa distinguere leggenda e cronaca, documento e aneddoto, e perciò tende a contemporaneizzare gli avvenimenti accaduti tempo fa, assimilandoli alla propria esperienza esistenziale di ogni giorno. La sincronia è la sua dimensione perché tutto egli riconduce alla propria esperienza emotiva ed intuitiva, tutto egli trasforma in sensazioni ed immagini percepite in una loro presenza dall’oggettività quasi fisica. E basta poco per sconvolgerlo, per coinvolgerlo in un turbine esistenziale, di cui sente la necessità e l’urgenza di liberarsi dipingendo. Da qui la ripetizione, solo apparentemente monotona, di temi, di soggetti e di immagini, da qui un procedimento paratattico che Ghizzardi non usa solo in pittura, ma anche quando scrive. Questi ritmi circolari e apparentemente deformi lo rassicurano, lo tranquillizzano e nello stesso tempo gli permettono di impadronirsi della realtà che lo affascina, lo avvince, ma anche lo tormenta. Ne diventa padrone, ma anche se ne libera in un processo dialettico evidente.

Anche in questo,senso va interpretata l’ossessiva ripetizione del tema femminile, dei ritratti deformati, eppure fisionomicamente aderenti al soggetto, dei volti e dei torsi femminili invecchiati da un segno crudele ed impietoso, sotto l’urgenza di cariche di sensualità che si esauriscono nell’impianto dei grandi seni e nel volto ferino e avido di sensazioni e piaceri…

Marzio Dall’Acqua, 1972


Bibliografia:

1969 - Umberto Bonafini, Diviso tra nove pittori “ingenui”, al “Premio” ideato da Zavattini, Gazzetta di Mantova, 15 gennaio, p. 5;

1969 - v. m. (Vittorio Montanari), Due pittori e uno scultore mantovani alla rassegna “Il mondo dei naïfs”, Gazzetta di Mantova, 13 giugno, p. 5;

1969 - Successo dei pittori naïfs mantovani alla Mostra internazionale di Lugano, Gazzetta di Mantova, 13 agosto, p. 5;

1969 - Luciano Spagna, Rivoluzione dopo la contestazione: il “Premio Suzzara” discute se stesso, Gazzetta di Mantova, 7 settembre, p. 9;

1969 - XXII Premio Suzzara, catalogo mostra, Suzzara, 7-23 settembre;

1969 - Umberto Bonafini, Il ventiduesimo Premio Suzzara…, Gazzetta di Mantova, 9 settembre, p. 6;

1969 - “Gli amici del Premio” hanno votato:…, Gazzetta di Mantova, 22 settembre, p. 2;

1969 - Pietro Ghizzardi espone a Modena, Gazzetta di Mantova, 24 ottobre, p. 7;

1969 - Pietro Ghizzardi espone a “La Parete” di Milano, Gazzetta di Mantova, 12 dicembre, p. 7;

1969 - Pietro Ghizzardi espone a Roma, Gazzetta di Mantova, 29 dicembre, p. 10;

1969 - Enciclopedia Universale SEDA della pittura moderna, volume terzo, Milano, Seda, p. 1254, 1255;

1970 - Dino Campini, a cura di, Arte Italiana per il mondo, Torino, S.E.N., p. 192;

1971 - Dino Villani, a cura di, 800 Pittori allo specchio, Milano, Ed. Cavour, p. 102;

1971 - Gli anni ’60 e ’70 dell’Arte Italiana, Piacenza, Ed. Studio d’Arte;

1971 - Menozzi, La grafica naive nella bassa padana, Reggio Emilia, Ed. Age;

1971 - Omaggio a Ghizzardi, Reggio Emilia, Ed. Age;

1971 - Querel, I Quaderni dei naïfs, Roma;

1972 - Marzio Dall’Acqua, Il grande realismo dei Naïfs, Mantova, Editrice Cultura e Lavoro, pp. 13/16, 42, 43;

1972 - Bihalyi-Merin, Pittori Naïfs, Milano, Mondadori;

1972 - Nevio Jori, Italia Artistica, Brescia, Ed. Magalini, gennaio;

1972 - I naïfs italiani, Parma, Ed. Passera e Agosta Tota;

1972 - Brenno Romiti, Il convivio letterario, Milano, maggio;

1972 - Mario De Micheli e Renzo Margonari, I naïfs italiani, Parma, pp. 186/191;

1973 - Vittorio Montanari, Riservata ai pittori naïfs italiani la 6a edizione del “Premio Luzzara”, (con ill.), Gazzetta di Mantova, 10 gennaio, p. 7;

1973 - Collettiva alla “Torre”, Gazzetta di Mantova, 10 marzo, p. 6;

1973 - Poletti, Da Ligabue a Ghizzardi, Gazzetta di Reggio Emilia, 14 marzo;

1973 - Menozzi, La scultura naive, Reggio Emilia, Ed. Age;

1973 - Dino Villani, La gente di Ghizzardi, S. Martino (VR), Ed. Manuzio;

1973 - Jakovsky, Les proverbes vus par les peintres naifs, Parigi, Ed. Fourny;

1973 - Catalogo Bolaffi dei naifs italiani, Torino, Ed. Bolaffi;

1973 - Renzo Margonari, Naïfs?, Parma, Ed. La Nazionale;

1973 - Panorama, Milano, Ed. Mondadori, 30 novembre;

1974 - Catalogo Monteverdi 1974, Annuario degli Artisti visivi italiani, Milano, Editrice Seletecnica;

1974 - Il Quadrato, Milano;

1974 - Livio Blini e Walter Carlino, Naïfs italiani oggi, Milano, Editrice Seletecnica, pp. 45, 318, 319;

1974 - L. Bortolon, La grande Domenica, Milano;

1975 - V. M. (Vittorio Montanari), Crevalcore: Naïfs mantovani (ed altri) a “l’Arca”, Gazzetta di Mantova, 3 gennaio, p. 7;

1975 - Gilberto Cavicchioli, Il Premio di Luzzara, Gazzetta di Mantova, 15 gennaio, p. 3;

1975 - Mario De Micheli, Pietro Ghizzardi, Parma;

1975 - Cesare Zavattini, Vi auguro buon 1976 con il calendario naïf, Milano, Domenica del Corriere, n. 52, 25 dicembre, p. 40;

1975 - Paganelli P., Fornero E., Benassi B., Fornero C., a cura di, Itinerari Naifs, Bologna, Pia Opera Fratini, pp. 130/133;

1976 - v. m. (Vittorio Montanari), Pittori naïfs mantovani lunedì in televisione, Gazzetta di Mantova, 1 ottobre, p. 11;

1977 - Angelo Guglielmi, (Mi ricordo ancora) di Ghizzardi, Gazzetta di Mantova, 8 gennaio, p. 10;

1977 - Catalogo nazionale Bolaffi dei naïfs, n. 3, Torino;

1978 - Ghizzardi voce dell’innocenza, Gazzetta di Mantova, 4 marzo, p. 3;

1979 - Dizionario degli Artisti Italiani del XX secolo, vol. I, Torino, Bolaffi, p. 163;

1985 - Claudio Moschin, Quei candidi sognatori della “bassa”, (con ill.), Famiglia Cristiana, n. 14, 7 aprile, p. 56/60;

1985 - AA.VV., Pietro Ghizzardi, Mirandola - Mantova;

1988 - Renzo Margonari, a cura di, Itinerari Gonzagheschi, catalogo mostra, Sabbioneta, pp. 46/48;

1992 - Marzio Dall’Acqua, Pietro Ghizzardi, quasi un’autobiografia, Boretto;

2000 - Marzio Dall’Acqua, a cura di, Reggio cent’anni d’arte pittori e scultori del XX secolo, Gualtieri (RE), Agosta Tota Editore, p. 211;

2001 - Mauro Corradini, Ferdinando Capisani, a cura di, Po-etico, catalogo mostra, Quistello, Pinacoteca Comunale, p. 54.


2001 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume III, Dio - Ku, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 1367/1371.

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