(1955) Nato a Roma il 18 agosto 1889. Ha conseguito il diploma dell'Istituto Industriale dove ha insegnato ed è Direttore, dopo aver iniziato l'attività d'arte in un officina di fabbro ferraio. Ha eseguito disegni a punta d'argento, oggetti decorativi di metalli vari, soprattutto in ferro battuto. Ha adornato, fra l'altro, con una corona di spine recata da colombe ad ali aperte, la Sacra Roccia nella Basiliea del Gethsemani, e con un'acquasantiera argentea e col portale in ferro e rame sbalzato con simboli della Passione, il Santuario della Flagellazione a Gerusalemme. La bella statua in cotto di S. Teresa del Bambin Gesù (1939) che stava sull'altare della chiesa di Anzio è andata distrutta con la guerra. Alla V Mostra Italiana di Arte Sacra per la casa cristiana, indetta dall'Angelicum di Milano nel 1949, espose uno studio per la nuova statua di S. Teresa. Sue sono le croci in bronzo cesellato, alla sommità della facciata del campanile del battistero e della canonica nella Basilica di S. Eugenio a Roma (1951). Alla VI Quadriennale Nazionale di Roma nel 1951-52 ha presentato, fra l'altro, una cera raffigurante S. Teresa di Lisieux, il Simulacro dell’Angelo, disegni per Suore carmelitane e per la statua dell’Arcangelo S. Michele. ---- (1955)
Prese il diploma all’Istituto Artistico Industriale in Roma, dove da anni insegna ed è direttore. In origine fabbro-ferraio. Come disegnatore e come scultore si considera autodidatta. Ha eseguito parecchi disegni a punta d’argento, di pretta individualità. Ha dato oggetti decorativi di metalli vari, soprattutto ferro battuto. Ha adornato con una grande e preziosa corona di spine, recata da colombe ad ali aperte, la roccia del Getsemani dove Cristo pianse. Ha modellato diverse aquile, ed una stupenda ne ha battuta a colpi di maglio nel massello rosseggiante, sotto i miei occhi. La statua in cotto di “Santa Teresa del Bambin Gesù,,, che stava sull’altare della chiesa di Anzio, è andata dispersa con la guerra.
Nel 1934 figura alla Mostra “Graphik Ausstellung Italienischer Kunstler”, presso Kunstlerbund Munchen, a Monaco di Baviera.
Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 4 punte d'argento raffiguranti Riratti.
Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 6 disegni
Nel 1942 partecipa alla XXIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 11 disegni
Nel 1948 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 disegni
Nel 1950 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 sculture e 6 incisioni
Nel 1953 figura alla “Mostra del disegno e dell’incisione italiana dal Futurismo ad oggi” , a Tel Aviv (Israele).
Nel 1954 figura alla “II Mostra Nazionale del Disegno e dell’Incisione contemporanea”, Palazzo Comunale Salone Auditoriuma Forlì.
Nel 1954 figura alla “Mostra Internazionale di Arte Grafica dal 1900 al 1953”, Castello di Arbon, Arbon.
Nel 1954 figura alla “III Mostra Internazionale di Bianco e Nero”, a Villa Ciani, a Lugano.
Nel 1956 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 8 sculture, 5 oreficerie, 18 disegni.
Bibliografia:
1931 - Francesco Sapori: L’Amico degli Artisti, Roma, Casa Editrice “Sapientia,,.
1934 - XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 202.
1949 -
Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1955 - Alberto Gerardi. Scultore, Città del Vaticano, Fede e Arte, Rivista Internazionale di Arte Sacra, Anno III, n. 3 marzo, p. f.t.
1970 - Seconda biennale internazionale della grafica d’arte, la grafica tra le due guerre, catalogo mostra, Firenze, pp. 95/97, ill. DA FARE
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 519.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 432.
2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 223, 227, 236.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 431.