Studiò all'Accademia Albertina, allievo di Enrico Gamba e di Andrea Gastaldi.
EUGENIO GAYS …Eugenio Gays è nato a Rivara Canavese da nobilissima famiglia del Piemonte, che conta ben sette secoli di vita e di tradizione fulgidissima.
...Entrato giovanissimo nella scuola di Rivara, fondata dal grande indimenticabile Carlo Pittara, vi apprese i primi segreti di quell’arte che doveva poi procurargli tanta gioia e tanta considerazione. Contro la volontà dei genitori che preferivano avviarlo agli studi classici, decise di applicarsi completamente alla pittura, e frequentò l’Accademia Albertina di Torino, ove fu compagno a Calandra, Grosso, Bistolfi e Canonica e coi quali fu sempre legato da affettuosa amicizia.
Poco più che ventenne, e precisamente nel 1882, all’esposizione Nazionale di Torino, i suoi quadri ottennero subito un grande successo e alcuni furono acquistati da Sua Maestà il Re, dalla Regina Margherita e dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Ma la sua vivacità non gli permise di trattenersi a Torino ed egli corse a Parigi ove frequentò la scuola del celebre Beniamino ,Constant.
… Ma sia che dipinga il suo campanile di Rivara o le cupole delle moschee di Costantinopoli o le rovine millenarie dei templi di Atene o di Leptis Magna, sia che raccolga impressioni a Venezia o a Siviglia, che dipinga a New-York, a Londra, a Parigi o ad Algeri, in una stretta vallata piemontese o sulle aperte coste dell’Africa, il Gays fa vibrare ed esprime costantemente quel ritmo di giovinezza lontana che è la vita del suo cuore e lo spirito italiano più ardente e più puro.
Ma non solo il paesaggio; anche i fiori sembra che ricevano e riprendano vita e profumo dall’arte del Gays, il quale anche ad un solo petalo staccatosi da un mazzo e caduto appassito dona col suo pennello un’espressione ed un linguaggio.
… Per questo egli è giustamente considerato, anche all’estero, uno dei pochissimi autentici maestri contemporanei dell’acquerello. Per questo egli ha raccolto, ovunque, plausi e consensi ed invidiate onorificenze.
Membro delle principali commissioni artistiche di Parigi, Bruxelles, Rio de Janeiro, S. Francisco e Buenos Aires, lo ebbero in grande considerazione la Regina Margherita, il Principe Tommaso di Genova, Re Alberto I del Belgio, l’attuale Re d’Egitto e diversi altri principi e personalità, amanti ed intenditori dell’arte. In tutte le gallerie nazionali, in ogni casa regnante e in ogni privata raccolta si trova un acquerello di questo illustre artista italiano.
L’opera sua è ricercatissima non soltanto in tutta l’America, / e più ancora in Francia, Inghilterra, Olanda e Spagna ove ha lungamente soggiornato, ma anche in ogni altro angolo di Europa, ove è giunta l’eco delle sue innumerevoli grandiose esposizioni nelle quali è sempre apparsa una impareggiabile freschezza di rappresentazione, superba di vita e di lirismo.
In Italia il Gays è tornato da pochi anni, e solo da quando coll’avvento del Governo Fascista ha visto degnamente consacrate e valorizzate nel segno del littorio le manifestazioni artistiche degli italiani.
Ed è in questa sua patria, per la quale egli ha composto un poema pittorico esaltandone la beltà e la purezza, con giovanile entusiasmo e con lo scopo di maggiormente onorarla anche in terre lontane, che ora è tornato, non per terminare inoperoso la sua vita, ma per lavorare ancora, con l’energia che lo caratterizza, alla creazione di molte altre opere degne.
Sappiamo infatti che attualmente lavora in Liguria, a Roma e anche nella Città del Vaticano…
Giovanni Donna (1936 - Giovanni Donna, Artisti contemporanei: Eugenio Gays, (con ill.), Torino, a b c rivista d’arte, Anno V, n. 5, maggio, pp. 12/13).
Bibliografia:
1936 - Giovanni Donna, Artisti contemporanei: Eugenio Gays, (con ill.), Torino, a b c rivista d’arte, Anno V, n. 5, maggio, pp. 12/13.