Gaudenzi Pietro

pittore
Genova, 18 gennaio 1880 - Anticoli Corrado (RM), 23 dicembre 1955

L’artista pittore Gaudenzi nato a Genova il 18 gennaio 1880, morto a Anticoli Corrado il 23 dicembre 1955. Compì i suoi studi all’Accademia Ligustica sotto la guida di Cesare Viezzi e nel 1903, vinto il Pensionato artistico si trasferì a Roma. Pietro rimane a Roma per cinque anni, trascorsi a studiare l’arte del Rinascimento e ad approfondire la conoscenza di artisti come Giulio Aristide Sartorio, Antonio Mancini e Francesco Paolo Michetti, per poi frequentare e perfezionarsi nello studio di Felice Carena. Nel 1906 espose al Palazzo Rosso di Genova un quadro di composizione, che gli procurò un aumento di pensione da parte del comune; successo tanto più notevole in quanto la Commissione gli si era dimostrata ostile. Da allora fu un seguirsi di premi e di riconoscimenti, che lo hanno portato alla più chiara notorietà. Nella Capitale conosce la modella di Anticoli Corrado, Candida Toppi, che sposa nel 1909 e dalla quale ha quattro figli: nel corso degli Anni Dieci la sua pittura si concentra su temi familiari, trattati con uno stile realista ma delicato, quasi impressionista. Due anni dopo il dipinto I priori viene acquistato dalla Galleria Comunale di Arte Moderna e la carriera di Gaudenzi prende il volo, con mostre sia in Italia che in Germania, oltre alla partecipazione a cinque edizioni della Biennale di Venezia e alla seconda Quadriennale di Roma (1935), con opere caratterizzate da un verismo drammatico.

Dopo la morte della moglie, Gaudenzi si risposa con la cognata Augusta e la coppia si trasferisce ad Anticoli Corrado, dove Pietro figura tra i fondatori della Galleria d’Arte Moderna della cittadina laziale. In questo periodo la sua pittura entra nell’orbita dello stile Novecento: non è un caso che nel 1936 riceva dall’Accademia d’Italia il Premio Mussolini per le arti, seguito dalla presidenza dell’Accademia di San Luca. Nel 1938 riceve la commissione per gli affreschi a Rodi, dei quali sono rimasti soltanto i cartoni, presentati nel 2014 alla galleria del Laooconte a Roma alla mostra Pietro Gaudenzi. Gli affreschi perduti del palazzo dei Cavalieri a Rodi.

Nel maggio-ottobre 1921 partecipa alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, con il pastello: Ritratto.

Nel 1930 partecipa XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Maternità e Madre.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto Sposalizio.

Nel 1933 dall'11 marzo all'11 aprile, partecipa IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano con i dipinti: Maternità, Fiori.


Bibliografia:

1921 - 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 32.

1930 - XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 33, 83.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 87.

1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn.

1940 - La battaglia del grano. Primo Premio Cremona 1940 (foto), Assisi, La Festa, n. 30, 28 luglio XVIII, p. 356.

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, p. 301.

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