(1955) Nato a Loreto (Ancona) il 14 gennaio 1878, fu allievo ed aiuto del Maccari particolarmente negli affreschi della cupola lauretana e in quelli della Cattedrale di Nardo (Lecce). Completò tutti i corsi statutari dell'Istituto di Belle Arti e dei corsi superiori dell'Accademia di Roma. Ha esposto in varie mostre nazionali ed ha al suo attivo ritratti, dipinti ad olio ed affreschi.
Fra le opere a soggetto religioso ricordiamo: S. Paolo si difende avanti Erode Agrippina in Cesarea (1900); i Dottori della Chiesa (1908); varie cappelle gentilizie e la cappella nel convento delle suore della S. Famiglia a Loreto. Ma l'opera più impegnativa è quella effettuata nella cappella Polacca della Basilica pontificia loretana, impiegando circa vent'anni di lavoro. Sua è pure la vetrata e il trittico del S. Cuore. Il pittore Gatti è membro della Pontificia Accademia del Pantheon e dell'Istituto di Scienze e Lettere delle Marche. nel 1955 risiede a Roma, via Crescenzio 107. ---- (1955 fine)
Arturo Gatti è il pittore per eccellenza che onora l’Arte Italiana.
Nacque a Loreto (Marche) il 14 gennaio 1878, vi restò fino all’età di tredici anni. Avendo vinto la borsa di studio dei Piceni si recò a Roma, come studente nell’Istituto di Belle Arti e iniziò gli studi di pittura. Allievo prediletto del Maccari, sin dalla sua prima giovinezza, lo seguì prima e lo coadiuvò poi, sia nel di lui studio a Roma e sia nei dipinti (fino al compimento di questi) della Cupola Lauretana ed in quelli della cattedrale di Nardò (Lecce).
Completò tutti i corsi statutari del R. Istituto di Belle Arti e dei corsi superiori (Accademia) di Roma.
Il Gatti pur essendosi esercitato nella pittura da cavalletto, ha svolto quasi totalmente la sua attività nella pittura murale, specie nella tecnica dell’affresco, ereditata dal suo maestro; quindi poco ha potuto prendere parte ad esposizioni. Pur tuttavia ha esposto in parecchie Mostre, compresa la Prima Mostra Internazionale d’Arte decorativa in Monza nel 1923, quella della Galleria di Roma nel 1942 ed, in ultimo, in quella Internazionale d’Arte Sacra, in Roma, durante l’Anno Santo 1950.
Concorse per i dipinti a musaico della Sala dei Congressi E-42, Roma 1940. Soggetto: «La Conciliazione tra lo Stato Italiano e la Chiesa ».
Al Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale in Roma, espose, nel 1900 un suo quadro ad olio « San Paolo che si difende avanti Erode Agrippa in Cesaria », eseguito per il concorso al Pensionato Artistico Nazionale. Nello stesso Palazzo espose (nel 1902) il quadro: «Dante e Beatrice nelle celesti sfere». Prese parte, in seguito, al concorso nazionale per la decorazione delle vetrate della Basilica di San Paolo in Roma, raffigurando i Dottori della Chiesa. Concorse poi alla de-corazione del sottoportico del Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II in Roma, svolgendo i soggetti riflettenti le virtù italiche.
Nella sala della Congregazione Universale della Santa Casa di Loreto si vedono alcuni quadri ad olio di Arturo Gatti, dei quali uno ritrae l’effigie di Sua Santità Papa Leone XIII; in un altro è dipinta la statua della Madonna di Loreto.
Altri ritratti il Maestro ha dipinto, tra cui quello di S. E. Albricci. Circa la pittura murale il Gatti ha decorato sale di ville private, tra le quali quella della Villa Bocchi in Chiari (Brescia).
Ha inoltre decorato parecchie cappelle gentilizie, tra cui quella della famiglia Ciccolino, nel Cimitero di Loreto; ma l’opera maggiore e più importante del Gatti consiste nei grandi affreschi da lui svolti nella Cappella Polacca della monumentale Basilica Pontificia Lauretana, per cui ha impiegato circa venti anni di lavoro: opera di gran mole, dove sono illustrati i fatti più salienti della storia della Polonia.
Dal 1947 ad oggi il grande Maestro ha completato il trittico ad olio, rappresentante il Sacro Cuore e alcuni Santi polacchi collocati sopra l’altare della cappella polacca. Ha compiuto inoltre il progetto e i relativi cartoni riguardanti la nuova vetrata da applicarsi nel finestrone della medesima cappella.
Nell’ambito agone della Basilica Loretana Arturo Gatti è in bella compagnia dove brillano il Bramante, il Sangallo, il Vanvitelli, il Sansovino, il Signorelli, Luca della Robbia, Lorenzo Lotto, Melozzo da Forlì, il Pomarancio, il Faustini, lo Zuccari, il Lemaire, il Maccari, il Sacconi, il Maccagnani ed altri sommi.
Gli ultimi lavori nella Cappella Polacca sono:
1° Il trittico del «Sacro Cuore» (dipinto ad olio sopra l’altare della Cappella) in cui sono raffigurati alcuni Santi Polacchi.
2° La nuova vetrata, nella quale è illustrato lo spegnimento dell’incendio della Cupola Lauretana (nel luglio 1944) per opera dei soldati Polacchi, allora di stanza a Loreto.
L’incendio fu provocato dagli spezzoni e dalle bombe lanciati dai tedeschi sulla Cupola il mattino del Luglio 1944.
L’illustre artista Prof. Comm. Arturo Gatti, Accademico dei Virtuosi al Pantheon. In data dal 10 ottobre 1955 il Corpo Accademico dell’Accademia Raffaello di Urbino lo ha nominato membro della medesima Accademia e gli ha spedito il relativo magnifico Diploma. Le nostre congratulazioni e auguri fervidissimi al grande Maestro che onora l’Arte italiana. (Maggiore - 1956 fine).
Visse a Roma, dove morì nel 1958.
Bibliografia:
1955 - Arturo Gatti. Pittore. Città del Vaticano, Fede e Arte, Rivista Internazionale di Arte Sacra, Anno III, n. 12 dicembre, p. f.t.
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp. 307/312.