Nasce a Lecce il 22 settembre 1869 da padre napoletano e madre pugliese. Ancora molto giovane, si trasferisce a Napoli per iscriversi all’Accademia di Belle Arti, dove è allievo degli scultori Achille D’Orsi, Giovan Battista Amendola e Luigi De Luca, dai quali apprende il modellismo classico e la perfetta anatomia nella realizzazione di statue e sculture. Le sue opere robuste, ben modellate e di forte impatto vengono presentate in varie mostre e rassegne: Figura alle Esposizione di Monaco di Baviera (1895-1897-1898 e 2005), di Venezia (1897) con il bronzo: La figlia dei campi; ancora nell’Esposizione Nazionale delle Belle Arti della Società Amatori e Cultori delle Belle Arti di Roma. Invitato nelle grandi esposizioni di Firenze (1896-1897-1905), Napoli (1890), Milano (1894) espone la scultura in gesso: La bestia umana; Torino (1898), Berlino (1897), Barcellona (1898), San Pietroburgo (1898), Parigi (1906). Alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906, presenta la Testa in bronzo: Torillo monello napoletano; e Figlia dei fiori (testa in bronzo).
Gargiulo, affetto da una grave infermità mentale, muore ad Aversa nel 1917.
Bibliografia:
1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 58, 78.
1909 - Renato D’Andrea, I Poeti del marmo e del bronzo (1), Natura ed Arte, N. 3, 1° gennaio, Milano, Vallardi, p. 162/163.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 507.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 426.