Galli Federica

incisore
Soresina (CR), 15 agosto 1932 - Milano, 6 febbraio 2009

Federica Galli è nata a Soresina (CR) nel 1932.

Frequenta il Liceo artistico di Brera durante il difficile periodo del dopoguerra, nella città sventrata dai bombardamenti. Inizia a dedicarsi molto presto all’incisione e durante i suoi numerosi in Europa esegue le sue prime incisioni. Nel 1957, a Crema incide ‘Il Platano di Garibaldi’, la sua prima pianta monumentale. Nel 1958 allestisce la sua prima mostra personale a Milano, alla galleria Il Prisma; e a Cremona la seconda mostra personale. È del 1960 la prima mostra di sole acqueforti alla Galleria La Colonna di Milano. Incomincerà poi a esporre regolarmente a Milano (dove fino al 2003 ha tenuto 22 mostre personali) e in altre città italiane e straniere. Nel 1965 viene pubblicato il primo libro sul suo lavoro “Gli alberi di Federica Galli” di Antonino Uccello per l’editore Salvatore Sciascia. Nel 1966 esegue la prima incisione sul tema delle cascine: in trent’anni ne inciderà oltre 50. Nel 1967, Marco Valsecchi scrive la prefazione al catalogo per la mostra personale alla Galleria Trentadue, a Milano. Nel 1969 allestisce le prime mostre personali all’estero, al Cairo e poi al Museo di Belle Arti di Alessandria d’Egitto. Nel 1971 le viene assegnato dal Comune di Milano l’Ambrogino d’oro. L’anno seguente in Sicilia, esegue l’incisione ‘Paese Siciliano’, la cui prima copia viene acquistata da Leonardo Sciascia. Nel 1977 incomincia a incidere nel bosco Pisani Dossi, ad Albairate la prima di trentatré opere nel giro di cinque anni. Nel 1980, partecipa alla mostra “Luigi Bartolini, Federica Galli e Giorgio Morandi” alla Compagnia del Disegno, di Milano. Nel 1982 allestisce Mostre personali in contemporanea a Milano e a Parigi, dove il Presidente Mitterrand visita in privato l’esposizione e acquista per la sua collezione personale l’acquaforte ‘Divieto di caccia’. Nel 1983 inizia il ciclo dedicato a Venezia. Tiene una mostra antologica al Palazzo dei Diamanti a Ferrara, a cura di Franco Farina. Sono esposte ottanta acqueforti. Nel 1987 allestisce “Trentanove Vedute di Venezia” alla Fondazione Giorgio Cini, all’isola di San Giorgio, a Venezia; e successivamente al Museo Civico di Mantova, a Palazzo Te, e all’Accademia di Firenze. Nel 1990, il Comune di Milano le dedica una grande mostra antologica al Castello Sforzesco, curata da Gian Alberto Dell’Acqua, Harry Salamon e Giovanni Testori. Ottanta delle opere esposte vengono inviate poi a Londra per una mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura. Nel 1992, una mostra itinerante, composta da settanta opere, viene esposta negli Istituti italiani di cultura di Singapore, Bangkok, Seul, Kuala Lampur, per una iniziativa culturale delle Ambasciate italiane. Nel 1995 ordina una mostra personale a Pechino, negli Archivi imperiali della Città Proibita, Galleria Wang Fung, dove espone ottanta acqueforti. Decide di donare a Milano tutte le acqueforti da lei fin qui eseguite, oltre 550, impegnandosi anche a far avere le opere che via via realizzerà, cosicché rimanga alla città dove vive e lavora l’intero “corpus” della sua opera. Nel 1996, le ‘Trentanove Vedute di Venezia’ vengono esposte, alla Fondazione culturale del Municipio di Atene, e a Corfù, nella Fortezza Vecchia. Nel 1998 conclude il ciclo degli alberi monumentali di ben sessantuno opere. Allestisce la mostra antologica a Palazzo Salmatoris a Cherasco. Nel 2000 espone nel Palazzo dei Pio, Carpi (Mo). Nel 2001, viene nominata dal Comune di Milano “Cittadina Benemerita”. Nel 2007 dona le “Trentanove vedute di Venezia” alla città di Legnano che la nomina “cittadina onoraria”. Nel 2008 cura l’ultima retrospettiva in vita, al Serrone di Villa Reale di Monza, catalogo Allemandi. Oltre 210 le mostre personali in Italia e all’estero.

Il 6 febbraio 2009 si spegne.

(Franco Grechi, memoria storica per le acqueforti di Federica Galli).


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it


Principali monografie
1969 - Mario De Micheli, “Federica Galli. Acqueforti”, Edizioni Trentadue, Milano, (catalogo generale delle acqueforti dal 1954 al 1969).
1980 - Giovanni Testori, “Itinerario di Federica Galli”, Edizioni Compagnia del Disegno, Milano.
1987 - Carlo Bo, “Le cascine di Federica Galli”, Edizioni Compagnia del Disegno, Milano.
1987 - Roberto Tassi, “Trentanove vedute di Venezia”, con una nota su Venezia nell’acquaforte vedutista di Renzo Zorzi, biografia critica di Gianni Cavazzini, Fondazione Cini, Edizione Olivetti, Milano.
1996 - Silvia Giacomoni, “Alberi monumentali di Federica Galli. Parte prima”, 1998 - S.G.,“Parte seconda”, Edizione Compagnia del Disegno, Milano.
2003 - Marco Fragonara, Erich Steingräber, “Federica Galli. Catalogo generale 1954-2003”, Bellinzona Editore, Milano.


Bibliografia
2008 - Adalberto Sartori e Arianna Sartori, “Incisori moderni e contemporanei. Raccolta di monografie illustrate”, libro primo, Mantova, Centro Studi Sartori per la Grafica, pp. 264/283.

2012 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 188.

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