Franzosi Umberto Carlo

pittore
Suzzara (MN), 3 gennaio 1892 - Milano, 12 dicembre 1973
riposo
Riposo - 1967

FRANZOSI UMBERTO CARLO

Nasce a Suzzara il 3 gennaio 1892, muore a Milano il 12 dicembre 1973.

Dopo gli studi all’Accademia di Parma, allievo di Cecrope Barilli, e a quella di Modena, con Postiglione e Casanova, frequenta la scuola di nudo presso l’Accademia di Brera a Milano.

Nel 1909 riceve una borsa di studio Franchetti di L. 900, ne riceve un’altra nel 1912 di L. 700.

Nel 1910 figura con il dipinto Mio figlio ad una rassegna presso la galleria Pesaro di Milano, città dove si trasferisce dal 1912.

Nel 1913 la Fondazione Franchetti di Mantova, in occasione di una mostra, gli acquista il dipinto La sartina.

L’anno seguente, all’Esposizione di Modena, figura con l’opera Il mulatto.

Nel 1916 all’Esposizione di Modena presenta le opere Interno del Duomo di Modena e Interno del Duomo di Parma.

Nel 1917 è presente con l’opera Sole, all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano.

Nel 1918 figura con vari Peasaggi alla Mostra di Massa.

Nel 1919 con l’opera Ballatore di scimmie espone ad una collettiva a Torino.

Alla Mostra di Firenze del 1920 si presenta con l’opera Le navi e nel 1921, alla Permanente di Milano, con l’opera Il Lambro, mentre a Torino in una collettiva espone Ultimi raggi.

All’Esposizione della Famiglia Artistica milanese del 1922 espone Marina di Massa.

Nel ottobre-dicembre 1925 partecipa all’Esposizione Nazionale d’Arte alla Permanente di Milano con il dipinto: Lambro, e i due disegni a carbone Testa di uomo e Bambino ammalato.

Nel febbraio-marzo 1927 figura all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano con il dipinto: Ritratto di vecchia.

Nel 1927 partecipa all’Esposizione Nazionale d’Arte alla Permanente di Milano con il quadro: Ombra regale.

Nel maggio-luglio 1928, all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano, espone due opere: Fiori (pastello), Testa (carbonella dolce).

Nel maggio-giugno 1929 figura col dipinto Conca a Corso Venezia, alla Mostra Il Naviglio a Milano, nel Palazzo della Permanente a Milano. Sempre lo stesso anno, alla II Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia, al Palazzo della Permanente di Milano, si presenta con un disegno a matita.

Nel 1930, da marzo a maggio, all’Esposizione Sociale della Soc. per le Belle Arti di Milano espone le opere: Paesaggio, Testa (disegno colorato), Fiori (pastello), Ritratto di mio figlio (pastello).

Nell’aprile-maggio 1931, figura all’Esposizione Sociale della Soc. per le Belle Arti di Milano con le due opere Marina e Fiori (pastello).

Dal 14 febbraio al 15 marzo 1932, partecipa, al Palazzo della Permanente di Milano, alla 3a Mostra d’Arte del Sindacato Regionale Fascista Belle Arti di Lombardia con il dipinto Fiume e mare. Nell’aprile-maggio 1932, partecipa all’Esposizione Sociale della Soc. per le Belle Arti di Milano con cinque quadri: Vigo di Fassa, Marina, Autunno-Giardini pubblici a Milano, Frammento umano (pastello) e Ritratto del matematico Prof. Boari (pastello).

Nel 1933, dall’11 marzo all’11 aprile, alla IV Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano figura con il dipinto Addormentata. Quindi, dal 29 aprile al 4 giugno, presenta, all’Esposizione Sociale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano, le opere: Ritratto del Sansepolcrista Fuseri, Giardini di Milano, Ritratto di mia moglie (pastello), Marina di Massa. È presente anche all’Esposizione Sociale d’Autunno al Palazzo della Permanente di Milano, dove espone i due dipinti: Fiori ai gloriosi caduti e Mulatta.

All’Esposizione Sociale del Cinquantenario della Permanente di Milano del febbraio-marzo 1934, espone due dipinti: Ritratto del Conte Durini e La capra zoppa-Finalmarina. Dall’1 al 31 maggio, è tra gli espositori alla V Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, dove presenta i quadri: Mare e palme e Nuvole dorate.

Nel febbraio-marzo 1935, figura all’Esposizione Sociale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano con tre opere: Buoi neri siciliani (disegno), Alto Adige, Paesaggio Alpino. Dall’1 al 31 maggio dello stesso anno, è presente alla VI Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano, al Palazzo della Permanente, con due opere: Il Ponte di Finalpia e Nudo (nello studio). Nel dicembre, sempre al Palazzo della Permanente di Milano, all’Esposizione Sociale figura con tre quadri: Donna abbronzata al sole, Dalie (pastello) e Ritratto del poeta Armand Godoy (pastello).

Dal 15 febbraio al 15 marzo 1936 alla VII Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano, al Palazzo della Permanente, espone due dipinti: Cabine e mare, L’Adamello. Sempre al Palazzo della Permanente di Milano, dal 21 marzo al 13 aprile dello stesso anno, alla XVII Esposizione Sociale - Associazione degli Acquerellisti Lombardi presenta le due opere: Fiume e mare e Lago visto da Pian del Sole. Ancora nel aprile-maggio, alla Mostra Sociale Primaverile della Soc. per le Belle Arti di Milano, espone due opere: Balera e Case dell’Alto Adige. Nel novembre, all’Esposizione delle Opere donate dai Soci alla Società per le Belle Arti, al Palazzo della Permanente di Milano, è presente con i dipinti: Marina di Massa e Gabine al mare. Sempre al Palazzo della Permanente di Milano, nel mese di dicembre, alla Mostra Sociale Autunnale, figura con il dipinto Marina.

Dal 20 marzo all’11 aprile 1937, alla XVIII Esposizione Sociale - Associazione degli Acquarellisti Lombardi, a Palazzo della Permanente, partecipa con le opere: Cabine e mare, Giardini e Milano scomparsa. Dal 14 aprile al 16 maggio, alla Mostra Sociale Primaverile della Soc. per le Belle Arti di Milano, è presente con i quadri: Ritratto della Contessa Jacobacci Cazzaniga e Marina Ligure. Dal 9 al 31 ottobre, è presente alla I Mostra Provinciale di Milano, al Palazzo della Permanente, con il dipinto: Paesaggio. Dal 27 novembre al 6 gennaio 1938, al Palazzo della Permanente di Milano, figura alla Mostra Sociale di Autunno con il pastello Ritratto.

Dal 24 marzo al 26 aprile 1938, è presente alla Mostra Sociale Primaverile della Soc. per le Belle Arti di Milano con il dipinto Nevicata. Dal 14 maggio al 14 giugno, partecipa al IX Mostra d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano con il quadro: La cascata. Ancora lo stesso anno, dal 29 ottobre al 13 novembre, partecipa alla XIX Esposizione Sociale - Associazione degli Acquarellisti Lombardi al Palazzo della Permanente con tre opere: Terra di Fassa, Giardino e Vigo di Fassa. Al Palazzo della Permanente di Milano nel novembre-dicembre, alla Mostra Sociale Autunnale, espone il dipinto Piazza di Sondrio.

Dal 29 aprile al 28 maggio 1939, alla X Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano, al Palazzo della Permanente, è presente con il dipinto Val di Fassa. Partecipa, dal 14 maggio al 30 giugno, alla Mostra dei Pittori, Scultori e Incisori Mantovani ’800 e ’900 al Palazzo Te di Mantova con i tre quadri: Pera di Fossa, Contadino ammalato e L’Adamello. Al Palazzo della Permanente di Milano, nel periodo novembre-dicembre, alla Mostra Sociale Autunnale espone due dipinti: Contadino ammalato e Mare a Rapallo.

Nei mesi di maggio-giugno 1940 è presente alla Mostra Sociale A. XVIII E.F. della Soc. per le Belle Arti di Milano e II Provinciale del Sindacato Fascista con due dipinti: Paesaggio ligure, Cima XI e XII (Val di Fassa - Tramonto). Ancora lo stesso anno, figura alla XXII Biennale Internazionale d’Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Giardino Papadopoli.

Dal 28 ottobre al 30 novembre 1941, alla III Mostra Provinciale del Sindacato Fascista di Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente, espone le tre opere: Il Porto d’Iseo, Calle, Suonatori (disegno).

Nel 1941 su Natura, Rivista mensile illustrata, Soc. Edit. Milanese, anno 14°, n. 11-12, viene pubblicato il servizio: Il pittore paesaggista Umberto FRANZOSI (5 riprod. b.n.).

Nel giugno-settembre 1942 è presente alla XXIII Esposizione Internazionale d’Arte - Biennale di Venezia, Padiglione della Regia Marina, con l’opera Guardiacosta in osservazione. Nell’ottobre e novembre, alla XII Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti di Milano, Concorsi Paesaggio Lombardo e Ritratto, al Palazzo della Permanente, figura con il dipinto Sul ponte di Gorla.

Nel periodo maggio-luglio 1943, alla IV Quadriennale di Arte Nazionale di Roma, espone il quadro Naviglio.

Dopo il periodo bellico, nel 1948, figura, alla XXIV Biennale Internazionale d’Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Paesaggio invernale - Nevicata.

Si presenta, fuori concorso, nel 1949 al II Premio Suzzara con i dipinti Birocciaio e Gli spalatori. Sempre nel 1949, in occasione della Mostra Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Mantova 1949” tenutasi al Palazzo della Ragione di Mantova, dal 18 dicembre al 15 gennaio 1950, partecipa con le tre opere: Lepre, La Cuchi, Pernici e gazza. Nel maggio-ottobre 1950, alla Mostra Collettiva Artisti Mantovani nel Palazzo Te di Mantova, espone due dipinti: Piccolo pagliaccio e Paese invernale. Ancora nello stesso anno viene accettato alla XXV Biennale Internazionale di Venezia con il dipinto: Tramonto in Liguria. Nel settembre, con il dipinto Aggiustatore delle reti, è presente al III Premio Suzzara.

Torna al Premio Suzzara con due dipinti: Pescatori a Bellano, Vecchio contadino anche nel settembre 1951. Nel 1951-52, alla VI Quadriennale di Roma, figura con il dipinto Entrata a Montmarte.

Nel settembre 1952 viene accettato al V Premio Suzzara con i dipinti: Arature siciliane e Spalatori di neve.

Nel 1953, all’Esposizione Nazionale d’Arte - Biennale di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, espone il dipinto Planetario d’inverno - Milano. Lo stesso anno, al VI Premio Suzzara, che si tiene nell’ottobre-novembre, espone il dipinto Operaio in riposo.

Dal dicembre 1954 al gennaio 1955 espone, alla Società per le Belle Arti al Palazzo della Permanente di Milano, alla Mostra annuale degli Artisti Soci dove presenta le opere: Nevicata e Parigi.

Alla fine del 1955, nel novembre-dicembre, è presente alla XIX Biennale di Milano con il dipinto Regate a Bellano.

Dal 24 giugno all’8 luglio a Dalmine, e dal 14 luglio al 12 agosto alla Permanente di Milano, figura al Premio Dalmine 1956 con il dipinto Lungomare a Trieste. Partecipa, lo stesso anno, al Premio Marzotto - 4 Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea alla Permanente di Milano, con tre opere: Autunno, Paesaggio di Milano: i giardini, Parigi: Montmartre.

Al X Premio Suzzara che si tiene dal 15 al 29 settembre 1957, è presente con il dipinto I barconi di Burano.

Dal 7 dicembre al 13 gennaio 1958, partecipa alla LXI Mostra Annuale alla Permanente di Milano con due dipinti: Composizione, Ristorante all’aperto.

Dal 2 al 31 marzo 1958, alla Permanente di Milano, alla Prima Mostra Nazionale - L’Arte e il Convito, figura con due dipinti: Pesche, Colazione all’aperto. Dal 21 aprile al 19 maggio, partecipa alla Permanente di Milano alla Mostra Milano di Ieri e di Oggi attraverso l’arte, con il dipinto Giardini pubblici - Ingresso allo zoo. Nel novembre-dicembre espone alla XX Biennale Nazionale di Milano presso il Palazzo della Permanente con il dipinto Mare a Rapallo; su “Arte Figurativa”, Servolini scrive: “…Umberto Franzosi, probo e acuto ricercatore di toni…”.

Nel febbraio 1959, partecipa alla Quarta Edizione del concorso “La Bella Italiana nella pittura contemporanea” con il dipinto Ritratto di nobildonna. Nel giugno, partecipa alla 62a Mostra Annuale al Palazzo della Permanente di Milano, con due opere: Il frigido alla foce (acquerello), Concerto (disegno). Nell’aprile-maggio, nel Palazzo della Permanente di Milano, alla Mostra Milano di Oggi e le Città Lombarde attraverso l’Arte, figura con il dipinto: Autunno ai Giardini pubblici. Dal novembre al gennaio 1960, nel Palazzo della Permanente di Milano, espone alla XXI Biennale Nazionale di Milano con il dipinto Borgo Val Taro.

Nel dicembre 1960, partecipa alla 63° Mostra Annuale d’arte nel Palazzo della Permanente di Milano, espone due dipinti: Primavera e Luce alpestre.

Nel 1961, alla Rassegna Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, tenutasi alla Casa del Mantegna dal 25 settembre al 31 ottobre, espone tre quadri: Golfo di Rapallo, Place Pigalle, Fagiani. Dal 19 luglio al 6 agosto, al Premio di Pittura Amici di Francesco Torri, alla Permanente di Milano, figura con il dipinto Paesaggio - Porto di Rapallo. Dal novembre 1961 al gennaio 1962 espone alla XXII Biennale Nazionale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano il dipinto Autunno a Venezia con nebbia. Partecipa, nello stesso periodo, al Premio nazionale di paesaggio “Autostrada del Sole” che si tiene a Roma, a cura della Quadriennale.

Nel novembre-dicembre 1962, alla LXIV Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano figura con i dipinti: Mare di Rapallo e Autostrada del Sole.

Nel 1963, nel novembre-dicembre, alla XXIII Biennale Nazionale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano, espone le due opere: Mare di Bordighera e Ritratto di Signorina.

Dal maggio al giugno 1964, partecipa alla Mostra Sociale di Pittura - Scultura - Disegno alla Società per le Belle Arti Palazzo della Permanente di Milano, con il dipinto: S. Ampelio di Bordighera.

Dal 30 gennaio al 28 febbraio 1965, alla LXVI Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano, espone il quadro Costa Azzurra e Fiori. Partecipa alla XXIV Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano, dal maggio all’ottobre, alla Permanente di Milano con il dipinto Osteria di campagna.

Nel febbraio 1966, alla Mostra Sociale di Pittura - Scultura - Disegno al Palazzo della Permanente di Milano si presenta con due opere: Nevicata e Parigi - Montmarte.

Partecipa, nell’aprile 1967, alla LXVIII Mostra Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano con il quadro Montecatini Alta. Ancora, alla XXV Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano, espone il dipinto: Riposo.

Nel gennaio-febbraio 1968, partecipa alla LXVIII Mostra Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano con tre opere: Viottolo di Bellano, Parigi - Montmartre, Il Naviglio (bianco-nero). Nello stesso anno, partecipa al Concorso Internazionale La Donna d’Oggi nella Pittura al Palazzo della Permanente di Milano con il dipinto Ritratto.

Partecipa nel 1970, alla LXX Mostra Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano con l’opera I pappagalli.

Nel giugno-luglio 1972, alla LXXII Mostra Annuale d’Arte della Regione Lombarda alla Permanente di Milano figura con il quadro Mare di S. Ampelio - Bordighera.

L’artista muore a Milano il 12 dicembre 1973.

La Galleria d’Arte Moderna di Milano possiede il suo dipinto Giardini pubblici a Milano.


Bibliografia:

1909 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n. 100.

1912 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n . 85.

1913 - Verbali Fondazione Franchetti di Mantova, n. 73.

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1948 - XXIV Esposizione Biennale Internazionale d’Arte, Venezia, catalogo mostra, p. 67.

1949 - Premio Suzzara, catalogo mostra, settembre.

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1950 - 196 Pittori al 1° Giro d’Italia della pittura contemporanea. 1950 - 1951, Milano, Galleria Cairola, pp. 54, 61.

1950 - Lanfranco, Ognuno vede e giudica a suo modo il “Premio Mantova”, Gazzetta di Mantova, 13 gennaio, p. 3.

1950 - Mostra collettiva artisti mantovani, catalogo mostra, Mantova.

1950 - Premio Suzzara, catalogo mostra, Suzzara, settembre.

1951 - Premio Suzzara - Lavoro e Lavoratori nell’Arte, catalogo mostra, Suzzara, settembre.

1952 - Premio Suzzara, catalogo mostra, Suzzara, settembre.

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1956 - Quarta Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Premio Marzotto”, catalogo mostra, Firenze, Vallecchi editore, p. 26, (ill.).

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1961 - Rassegna Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, catalogo mostra, Mantova, Casa del Mantegna.

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1971 - Dino Villani, a cura di, 800 Pittori allo specchio, Milano, Ed. Cavour, p. 94.

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1990 - Gente aspetti e costumi padani 2, Suzzara, Bottazzi, p. 47.

1993 - I pittori italiani dell’ottocento, Milano, Ed. Il Quadrato, p. 265.

1993 - Il premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie, catalogo della mostra, Milano, Electa. pp. 200, 201.

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