Fracassi Patrizio

scultore
Siena 24 dicembre 1873 - Siena 13 settembre 1903

Finì suicida a ventotto anni il 13 settembre 1903. Autodidatta, antiaccademico, ribelle, ebbe prestissimo maestose concezioni, anzi titaniche. S’impose di lavorare a due gruppi macchinosi e alati; di quello intitolato “Vita umana,, plasmò diverse parti di grandezza naturale. Furono trasferiti nel gesso diversi particolari dell’altro, “Monumento al lavoro,,, e cioè: ‘‘Il servo della gleba,,, “Lo schiavo,,, “Schiavo alla macina,,, “Compagni di sventura,,, “ Cinquant’anni di miniera,,. Altre ideazioni plastiche: “La Crocifissione,,, “Il naufragio,,, “Il demolitore,,, “ Funerali di Tiberio Gracco ,,. Nobili e ispirate immagini sono: “La Psiche „ , “Medioevo,,, “Nerone,,. Visitato dal genio e chiamato dalla morte, gli fu interdetto il premio di vedere la vasta opera propria nel bronzo e nel marmo. E suo padre faceva il marmista !

Bibliografia:

1927 - Piero Misciattelli: Patrizio Fracassi, Siena, ne “La Diana,, i° trimestre.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 470

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 373

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