Fiorini Federico

pittore
Rimini, 14 luglio 1981

Federico Fiorini è nato a Rimini il 14 luglio 1981.

Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti nella città di Urbino. Nel 2004 ha completato gli studi accademici con una tesi intitolata "Archetipi". Allo stesso periodo appartengono le prime mostre. La sua produzione artistica comprende principalmente pittura ma anche installazione e incisione. Attivo anche come curatore di mostre ed eventi culturali, Federico continua i propri studi con la laurea specialistica in Arti visive e discipline dello spettacolo. La tesi conclusiva, dal titolo "L'alchimia dell'immagine", fu curata e supervisionata dell'artista internazionale Alfredo Pirri.

Dopo un periodo formativo ad Istanbul (2011), attualmente vive e lavora nella provincia di Milano.


Contatti:

Federico Fiorini

E-mail: federico_fiorini_@libero.it


Mostre personali:

2014 - Archetipi, a cura di Antonio Bechelli, Biblioteca Baggio, Milano.

2010 - Ciò che è in alto Ciò che è in basso, a cura di Antonio Rinaldi, Elena Lombardi, MIT, Rimini.

2006 - L’Alchimia dell’Immagine, a cura di Matteo Conti, Teatro Effetto Notte, Rimini.


Residenze:

2011 - 25/01-15/07 Avni Akyol Güzel'Sanatlar'Lisesi, Kadikoy, Istanbul.


Mostre collettive:

2022 - Va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar, a cura di Silvia Grassi, Castello Visconteo, Abbiategrasso.

2022 - Collettiva di aprile, a cura di Silvia Grassi, Castello Visconteo, Abbiategrasso.

2022 - Collettiva di febbraio, a cura di Silvia Grassi, Castello Visconteo, Abbiategrasso.

2016 - Libro d'artista - reimmaginare la forma del libro, a cura di Lorenzo Argentino e Sonia Patrizia Catena, spazi espositivi Circuiti Dinamici, Milano.

2016 - Aperiarte, Chiostro della Chiesa di S. Maria Nuova, Abbiategrasso.

2014 - Il periodo rosa passato e il simbolismo presente, a cura di Andrea Lucchetta, Galleria Elle, Treviso.

2011 - Drawing connections, a cura di Miriam Grottanelli, Siena Art Institute, Siena.

2011 - BITE, a cura di Sevgi Yanar, Kadikoy, Istanbul.

2010 - JEFFREY / Art fall 2010, a cura di Antonio Rinaldi, PAC (Pavilion of Contemporary Art), Ferrara.

2010 - La costruzione del silenzio, a cura di Matteo Conti, Ex pastificio Ghigi, Rimini.

2010 - Incursioni urbane, a cura di Paolo Baroni, Ex fornace, Rimini.

2010 - Arte³, a cura di Matteo Conti, MIT, Rimini.

2009 - Primum Movens, a cura di Susan Mohamed, MIT, Rimini.

2009 - Futurismorciano, a cura di Matteo Conti, MIT, Rimini.

2008 - Passaggi d’arte, a cura di Mauro Forbicini, Sala dei convegni, Rimini.

2008 - h 13 : 31 m, a cura di Matteo Conti, MIT, Rimini.

2006 - Allestimenti Urbani / Luoghi-non luoghi della città, Rimini.

2005 - Imperfetto / Sistemi Operativi _05, Rampa, Urbino.

2005 - 9° Concorso internazionale scultura da vivere, Fondazione Peano, Cuneo.

2004 - Premio Galleria Arte+, Galleria Arte+, Cuneo.

2004 - Fuori Tema / Sistemi Operativi _04, Palazzo Ducale, Urbino.

2004 - Premio Tiepolo / Biennale dell’incisione italiana contemporanea, Villa Morosini, Venezia.

2004 - Rassegna grafica etichetta d’artista, a cura di Armando Ginesi, Museo internazionale, Ancona.

2003 - Premio internazionale biennale d’incisione, Museo d'arte contemporanea, Pistoia.

2002 - Mostra collettiva / Santarcangelo dei teatri, Giardini di Santarcangelo, Rimini.


Di lui hanno scritto tra altri:

Francesca Sacchi (MI), Martina Antoci (MI), Giorgio Bertozzi (RN).


Giudizi critici:

"Esseri animali e antropomorfi si stagliano su sfondi vuoti. Dall’unione di figura e sfondo nascono contrasti dai colori lividi, talvolta cangianti, freddi e incandescenti. Tale contrapposizione diventa il carattere fondante delle opere dell’artista, sdoppiate anche nella loro lettura su due livelli opposti: in contrasto tra non-sense e forte carica interpretativa egli fonde la nuda oggettività con tematiche primordiali e simboliche, religiose e alchemiche. I quadri prefigurano l’unione di una dimensione naturalistica con una dimensione interiore, il derivato dell’archetipo in immagine. In questa visione complementare ci si ritrova perfettamente inseriti nel mezzo, in bilico tra questo fascino eterno caratterizzato da concezioni e idee cicliche che tengono in scacco il tempo, in una sorta di salvaguardia esistenziale, e, al momento stesso, una realtà fuggevole di cui siamo i temporanei osservatori. Lo scopo dell’artista è quello di raccontare i dualismi e, attraverso un’ardua ricerca poetica, tentare di conciliarli attraverso la loro unione, armonia che emerge nel titolo delle opere che, infine, “il tutto” riassume per approdare a nuovi significati".
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