Frequenta l'Istituto d'arte di Venezia e nel 1949 si iscrive al corso di Scuola libera del nudo, tenuto da Pizzinato presso l’Accademia di Belle arti. La passione per la musica lo mette in contatto con l'ambiente musicale veneziano, dove ha modo di conoscere il compositore musicale B. Maderna, che lo avvicinerà alle problematiche della musica contemporanea. Questo indirizzo della ricerca lo porta a interessarsi alle nuove manifestazioni artistiche del dopoguerra a Venezia instaurando fin dal 1949 un particolare rapporto con Vedova che poi lo chiamerà a collaborare nel suo studio e intensificando il suo rapporto con Deluigi, Guidi, Ambrosini, e dal 1951 con Fontana, che poi frequenterà spesso a Milano. In questi anni inizia la sua attività espositiva partecipando nel 1948 e nel 1950 alle mostre collettive organizzate alla Bevilacqua La Masa di Venezia. Dal 1952 prende parte a numerose rassegne nazionali e internazionali. Nel 1953 espone alla Bevilacqua La Masa. Nel 1956 Finzi tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Bevilacqua La Masa. dove nel 1957, alla LXV collettiva, riceve il primo premio per la pittura. Nel 1959 partecipa alla Quadriennale di Roma. Nel 1961 si trasferisce a Milano dove entra in contatto con gli architetti Piergiacomo e Achille Castiglioni. Trasferitosi a Sanremo nel 1964, dopo quattro anni torna a Venezia. Nel 1978 è chiamato a insegnare pittura all’Accademia di Belle Arti, e dai primi anni Ottanta va svolgendo una serie di esperienze sul motivo del nero, in un’estrema esplorazione dei significati del colore. Partecipa al la Biennale di Venezia del 1986 esponendo alcune opere nella sezione dedicata al colore. Nel 1987 partecipa alla mostra “Spazialismo a Venezia", portata poi al Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Nel 1991 espone alla Galleria del Cavallino. Nel 1993 è sempre a Venezia, questa volta presso il Museo d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, nella collettiva Da Boccioni a Vedova Opere del XX secolo nella Collezione della Cassa di Risparmio di Venezia. Nel 2000, prima a L’Aquila e poi a Stra’ presso Villa Pisani, la personale Finzi e Licata a confronto; partecipa alla mostra Dal Futurismo all’Astrattismo" al museo del Corso di Roma, nel 2002. Nello stesso anno, alla Galleria civica d’Arte Moderna di Spoleto e presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, si tiene l'importante mostra “Ennio Finzi. Venezia e le avanguardie nel dopoguerra”. Negl’anni seguenti si moltiplicano le importanti antologiche in siti prestigiosi.
Bibliografia:
2008 - Dino Marangon, Ennio Finzi, Opre recenti, (Modena, Sala del Paradiso, 15 nov. / 6 dicembre), Mantova, Archivio, n. 10 dicembre, pp. 14/15.
2010 - Lucio Fontana e lo Spazialismo a Venezia, testi di Franco Batacchi, Giovanni Granzotto, catalogo mostra, Galleria Perl'A di Venezia, Ed. Il Sogno di Polifilo, pp. 44/47.
2011 - Dino Marangon e Michele Finzi, Ennio Finzi, Dal nero al non colore, (Piazzola sul Brenta, Villa Contarini, 19 dic. 2010 / 20 marzo 2011), Mantova, Archivio, n. 1 gennaio, pp. 8/9.
2011 - Ennio Finzi e Michele Beraldo. Finzi, Patologia dell'espressione (Castelfranco Veneto, Galleria del Teatro Accademico, 12 feb. / 27 marzo), Mantova, Archivio, n. 3 marzo, pp. 8/9.